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Il benessere parte dall'alimentazione

Il mercato alimentare si è estremamente diversificato e oggi arrivano sulle nostre tavole prodotti di varia provenienza. Non solo prodotti italiani quindi, al contrario spesso di origine esotica. Ma siamo sicuri di ciò che mangiamo? Questo è un quesito molto ricorrente dal momento che gli accordi internazionali sull'import/export dei cibi cambiano, cadono le barriere e aumenta la confusione. Come destreggiarsi allora oggigiorno con la lista della spesa?
Prediligi prodotti italiani, meglio se biologici e certificati.

Cosa vuol dire prodotto certificato?

Per prodotto certificato s'intende un prodotto che rispecchia determinati canoni di sicurezza. Qualsiasi prodotto della catena alimentare deve chiaramente essere un prodotto sicuro e di qualità, ma nel caso dei prodotti certificati ci sono più controlli da parte delle autorità e dei consorzi di tutela riguardo le sostanze nutrizionali e le proprietà organolettiche.

Perchè acquistare prodotti certificati?

Acquistare prodotti certificati è il primo passo da compiere per prenderti cura di te stesso e delle persone a te care. Noi siamo ciò che mangiamo e per tale motivo dobbiamo non solo seguire uno stile di vita sano ma selezionare gli alimenti migliori prediligendo prodotti nostrani, coltivati biologicamente e di stagione.
I prodotti certificati sono garanzia di benessere e salute. Si tratta di prodotti controllati ed esentati nei loro processi di lavorazione dall'impiego di sostanze nocive per la salute quali fertilizzanti o pesticidi. Tali prodotti si contraddistinguono dagli alimenti generici in quanto presentano qualità organolettiche superiori alla media per via del loro legame con il territorio, indice sostanzialmente del fatto che un prodotto ha trovato in una particolare zona condizioni climatiche e culturali ideali per svilupparsi in maniera del tutto naturale conservando tutte le sue proprietà nutrizionali.
Una certificazione di qualità infatti è un'attestazione di conformità da parte di organismi terzi abilitati riguardo definiti standard qualitativi.

Sigle prodotti certificati

Le certificazioni di qualità nel settore agro-alimentare sono riconoscibili attraverso delle sigle create appositamente dalle autorità preposte per regolamentare la materia. L'istituzione che regola il rilascio di tali certificazioni è di fatto l’Unione europea. Tali prodotti si dividono in prodotti di denominazione di origine protetta, prodotti di indicazione geografica protetta, specialità tradizionali garantite e prodotti di indicazione geografica. Per i vini invece distinguiamo i vini Doc, i vini di qualità prodotti in una regione determinata e i vini Denominazione di origine controllata e garantita.
DOCG è la sigla che identifica i prodotti di Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Più nello specifico, è un marchio italiano che indica al consumatore l'origine geografica di un vino.
I vini DOCG devono obbligatoriamente presentare un'etichetta su cui deve comparire la zona di origine ben precisa, anche con specifica di sottozona, vale a dire l'indicazione del comune, della frazione, della fattoria, del podere o della vigna in cui è stato prodotto. L'etichetta deve riportare anche l'indicazione dell'annata, eccetto che per i vini frizzanti.

Requisiti DOCG

I disciplinari che regolamentano la produzione dei vini DOCG prevedono gli stessi requisiti di quelli DOC ma i valori di conformità sono più stringenti. La legge prevede infatti che la denominazione DOCG. possa essere assegnata a un vino che sia già stato riconosciuto come DOC da almeno 10 anni.
I vini DOCG sono sottoposti poi a un doppio esame di qualità, prima dell'imbottigliamento e durante.
Inoltre, la denominazione viene assegnata a tutti quei vini che oltre ad essere stati riconosciuti come DOC siano anche considerati di particolare pregio, in relazione alle loro caratteristiche qualitative, all'incidenza di fattori umani, naturali e storici e alla reputazione di cui gode il vino a livello nazionale ed internazionale. Questa valutazione viene eseguita da esperti in materia tenendo conto della media generale di vini con caratteristiche analoghe.

Quali sono i requisiti che rendono il tuo vino un prodotto DOCG ?

I vini D.O.C. sono regolamentati da un disciplinare di produzione vinicolo molto severo che tiene conto di vari aspetti, tra questi:
- la denominazione d'origine controllata detenuta come già anticipato da almeno 10 anni;
- l'ubicazione geografica delle vigne;
- la resa di uve e vino per ettaro lavorato;
- il tasso alcolimetrico minimo delle uve;
- le condizioni a livello climatico del terreno dove sono ubicate le vigne, l'altitudine e l'esposizione al sole;
- le peculiarità organolettiche del vino;
- il periodo minimo di invecchiamento in botti in legno e/o l'affinamento in bottiglia.

 

 

Vini DOCG

 

 

Se sei un appassionato di vini t'interesserà senz'altro sapere che attualmente i vini italiani che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento della denominazione di origine controllata garantita sono ben 73.

 

La regione italiana che detiene il primato di produzione di vini DOCG è il Piemonte, con all'attivo 16 vini che presentano tutti i requisiti prima citati. Tra i più rinomati ti consigliamo di segnare il Barolo, il Brachetto d’Acqui e il Moscato d’Asti. Segue in classifica il Veneto con 14 vini tra cui segnaliamo il Conegliano-Valdobbiadene, più noto come Prosecco e il Bardolino Superiore.

 

Prodotti "vegan"

I prodotti vegan sono alimenti pensati nel rispetto della filosofia vegana, che prevede di non mangiare nulla che derivi dal "mondo animale".

Filosofia vegana

I "vegani" sono persone che, per etica e morale, hanno scelto di eliminare dalla loro dieta tutti i prodotti di derivazione animale.

La filosofia vegana si basa sul rispetto degli animali e non tollera che essi vengano uccisi per diventare cibo.

I vegani ripudiano:

  • la carne;
  • il pesce;
  • uova;
  • latticini.

Più in generale, tutte le preparazioni che includano, appunto: uova, latte e tutti i suoi derivati, come burro, formaggi e panna, miele, carne e pesce in tutte le sue forme.

Cibi concessi

Nell'alimentazione vegana sono concessi, invece: tutti i cereali, tutti i vegetali inclusi i legumi, i condimenti vegetali come:

  • olio;
  • margarina:
  • latte vegetale di soia, di cocco, di mandorla o di avena e tutti i loro derivati;
  • frutta;
  • frutta secca.

Molte ricette tipiche della tradizione italiana, anche piuttosto gustose ed elaborate, possono essere rivisitate in chiave vegana, semplicemente sostituendo gli ingredienti di origine animale con prodotti vegan equivalenti.

Prodotti vegan

Il commercio alimentare propone un vasto assortimento di ingredienti e cibi vegani, sia pronti per l'uso sia da utilizzare per l'elaborazione di ricette.

Sugli scaffali dei negozi alimentari, infatti, si trovano formaggi realizzati con latte vegetale, bistecche e hamburger a base di soia o ceci, creme spalmabili, dolci e pasticceria preparati senza latte né uova.

Nelle preparazioni dolci, solitamente, viene sostituito il burro con l'olio e, per amalgamare i composti, si ricorre ad un latte vegetale.

Per quanto riguarda i lievitati salati è più semplice realizzare ricette vegane, in quanto pizze, focacce e torte salate, solitamente, vengono condite o farcite con la verdura.

In questi casi l'unica accortezza è quella di evitare formaggio o mozzarella.

Prodotti "contrassegnati"

I prodotti vegan in commercio sono "contrassegnati" sulla confezione, dalla dicitura "vegano" o "vegan".

Nella lista degli ingredienti, che deve essere per legge, riportata in chiaro, non comparirà alcun tipo di ingrediente primario o complementare che abbia origine animale.

La tabella nutrizionale è da tenere sempre molto in considerazione perché uno dei limiti dell'alimentazione vegana è quello di tendere ad essere carente di proteine.

I prodotti vegan derivati dai legumi o dalla soia, ad esempio, risolvono questo problema, apportando ottimi quantitativi di proteine vegetali.

I prodotti senza allergeni sono dei prodotti alimentari che non contengono nessuno dei 14 principali allergeni riconosciuti e isolati dalla Comunità Europea. Inoltre, tutti i prodotti che contengono uno di questi ingredienti devono, per legge, specificarlo chiaramente sulla confezione.

Cosa sono gli allergeni

Gli allergeni sono sostanze, contenute anche in alcuni cibi, in grado di scatenare, in soggetti sensibili, reazioni allergiche da moderate a potenzialmente pericolose per la vita. In alcuni casi di allergia, infatti, l'assunzione di un alimento che contiene un allergene può provocare crisi respiratorie, asmatiche e shock anafilattico. I 14 allergeni ritenuti, dalla Comunità Europea, più pericolosi e meritevoli di segnalazione sui prodotti che li contengono sono: le arachidi, i lupini, il glutine, il lattosio, la soia, le uova, il pesce, i crostacei, i molluschi, la frutta secca con il guscio, la senape, il sesamo, il sedano e l'anidride solforosa, che viene usata come conservante. Sono, inoltre, ritenuti a rischio altri alimenti come: fragole, pesche e miele.

Cosa sono i prodotti senza allergeni

I prodotti senza allergeni sono cibi che non contengono uno o più dei 14 allergeni evidenziati dalla CE. La mancanza di questi ingredienti, così come la loro presenza, va segnalata in etichetta, per permettere all'utente di sapere esattamente cosa sta acquistando e da quali allergeni si sta proteggendo. Chi soffre di allergie, infatti, deve fare molta attenzione a tutto ciò che mangia: anche una minima quantità di allergene potrebbe provocargli una crisi allergica.

I prodotti senza allergeni sono sicuri

Tutti i prodotti che indicano, sulla confezione, l'assenza di uno o più allergeni sono sicuri, in quanto sono prodotti sottoposti a severe politiche di confezionamento e di distribuzione. Le fabbriche che producono cibi senza uno o più allergeni hanno il divieto assoluto di preparare, anche in altri reparti, cibi che ne contengano, per evitare il rischio di contaminazioni. Allo stesso modo, i prodotti che contengono uno o più allergeni hanno il dovere legale di scriverlo a chiare lettere sulla confezione, specificando quali allergeni contengono.

Dove si acquistano i prodotti senza allergeni

I prodotti esenti da uno o più allergeni, ormai, si trovano ovunque, anche nei normali supermercati e discount. Inoltre si possono acquistare online o nei negozi specializzati di cibi dietetici, biologici o specifici per protocolli alimentari particolari e degni di attenzioni specifiche. Quando si soffre di un'allergia è fondamentale controllare l'etichetta prima di acquistare un prodotto. Spesso gli allergeni sono presenti in addensanti e conservanti. Nei prodotti senza allergeni questo non accade, almeno per gli allergeni che, sulla confezione, sono dichiarati come non presenti.
La dicitura DOC è l'acronimo per: Denominazione di Origine Controllata ed è un menzione che si applica ai vini di un certo prestigio.

Prodotti DOC: Denominazione di Origine Controllata

DOC è un simbolo usato in enologia, per distinguere e premiare, in un certo senso, i vini pregiati che si avvalgono di uve e viti del loro vicino territorio di produzione. Un vino, per essere certificato DOC, deve passare un esame sui metodi di produzione e avere una struttura organolettica conforme alle norme che disciplinano il marchio DOC. Tali norme sono state dettate da un decreto legislativo: il n. 930 del 12 luglio 1963. Solo i vini ritenuti idonei, e che rispettano gli standard di qualità organolettica e di produzione, possono essere insigniti del marchio DOC.

Quali caratteristiche devono avere i prodotti DOC

I vini DOC, per poter essere classificati come tali, devono soddisfare alcune caratteristiche di qualità. Innanzitutto devono essere buoni e pregiati, cosa che viene stabilita e decisa da enologi professionisti e dall'impatto sul pubblico, grazie anche a verifiche chimiche ed organolettiche sul prodotto. Poi devono essere prodotti con uva raccolta entro un certo chilometraggio, e non oltre, per garantire di essere prodotti DOC del territorio. Infine, la Commissione, assegna l'etichetta di vino DOC quando le materie prime sono scelte accuratamente e per buona resa, in modo da evitare lo sfruttamento delle viti e lo spreco, quando le fasi della produzione rispettano tutte le norme stabilite dal decreto legge di competenza e quando l'invecchiamento viene effettuato rispettando i canoni stabiliti dall'enologia.

Le tipologie dei prodotti DOC

I vini DOC si dividono in: Classico, Riserva e Superiore. I vini DOC Classici sono i vini pregiati realizzati grazie a uve di vitigni conosciuti e già ampiamente classificati come eccellenti. I vini DOC Riserva sono quelli che hanno subito un processo di invecchiamento più lungo, pur conservando tutte le caratteristiche di sapore, aroma e retrogusto in standard per quell'etichetta. I vini DOC Superiore sono quelli eccezionali, frutto di un'annata particolarmente positiva e che difficilmente si ripeteranno, in altri anni, esattamente uguali.

Alcuni esempi di prodotti DOC italiani

L'Italia vanta numerosissime etichette ritenute DOC. Tra i più famosi, qualche esempio è dato da: Brunello di Montalcino, Amarone della Valpolicella, Barolo, Barbera, Merlot Toscano, Refrontolo, Bolgheri Sassicara, Ca' del Bosco Franciacorta e molti altri. L'Italia è uno dei paesi che può vantare più prodotti DOC al suo attivo.
Il glutine è la proteina del grano, alla quale alcune persone risultano intolleranti.

Cos'è il glutine

Il glutine è una proteina tipica dei cereali, contenuta soprattutto nel grano, o frumento. Si trova, inoltre, nel farro, nella segale e nell'orzo. I cibi che contengono glutine, pertanto, sono tutti quelli a base di questi cereali o quelli nella cui ricetta è previsto l'uso di farine derivanti da questi cereali. Contengono glutine: la pasta, il pane, tutti i prodotti da forno sia dolci che salati, quasi tutti i dolci con base di farina, molti sughi preparati con gli addensanti, molti insaccati che usano farina per la conservazione e tutti i prodotti ricoperti da panatura. In realtà, la maggior parte dei cibi pre-confezionati o pronti, presentano, tra gli ingredienti, una fonte di glutine.

Differenza tra celiachia ed intolleranza al glutine

La celiachia è la grave e totale intolleranza al glutine. Si presenta, in genere, in età infantile, caratterizzata da gravi problemi intestinali e difficoltà nella crescita, in termini di peso. L'intolleranza al glutine, invece, può insorgere in qualsiasi fase della vita, con sintomi più sfumati ma altrettanto fastidiosi. In entrambi i casi è necessario modificare la propria dieta e scegliere prodotti senza glutine.

Cosa sono i prodotti senza glutine

I prodotti senza glutine sono alimenti realizzati con farine alternative, che non contengono la proteina del grano. Si tratta di farine per la preparazione di dolci e salati, alle quali, tramite un trattamento particolare, è stato tolto il glutine. Queste farine possono essere usate per cucinare qualsiasi cosa: pasta fresca, pasta all'uovo, pizze e focacce, prodotti da forno salati, basi per torte salate o dolci, biscotti. I prodotti senza glutine già pronti all'uso sono, generalmente, preparati con questa farina o con farine alternative, sicure anche per chi soffre di celiachia o intolleranza: farina di riso, di mandorla, di avena o di mais, generalmente.

I prodotti senza glutine

Sulle confezioni dei prodotti senza glutine deve campeggiare, ben visibile, la scritta "senza glutine" o "gluten free". Questi prodotti sono certificati per non contenere glutine, né tra gli ingredienti principali né tra gli ingredienti atti alla conservazione, al condimento o all'addensamento. In commercio si trova qualsiasi tipo di prodotto privato del glutine, adatto a persone celiache o intolleranti: dalla pasta al pane, dai dolci ai biscotti, dai grissini alla pizza. Il sapore è altrettanto gradevole e le caratteristiche nutrizionali, sia per calorie sia per macro e micronutrienti, sovrapponibili a quelle dei prodotti che contengono classica farina di grano.
I prodotti senza lattosio sono latticini derivati dello zucchero del latte, adatti a chi ne è intollerante.

Cos'è il lattosio

Il lattosio è il naturale zucchero contenuto nel latte e, di conseguenza, nei latticini. È composto da due monosaccaridi: glucosio e galattosio. Il lattosio è contenuto nel latte vaccino ed in tutti i suoi derivati: panna, yogurt, formaggi. Di conseguenza è presente anche in tutti gli alimenti ed i piatti che hanno, tra gli ingredienti, latte e derivati. La maggior parte dei dolci, per esempio, che hanno il latte nell'impasto o la panna nella farcitura, le torte salate con ripieni conditi con formaggio, le paste al forno o le lasagne preparate con la besciamella. In molti prodotti confezionati, inoltre, c'è il lattosio: in alcuni insaccati, in quasi tutte le merendine e brioches industriali, nella maggior parte dei cibi pronti.

Perché alcune persone sono intolleranti al lattosio?

I mammiferi, in genere, passata la fase dell'allattamento materno, smettono di produrre la lattasi: l'enzima responsabile della digestione del lattosio. L'interruzione di produzione di lattasi può essere congenita. In quel caso un neonato nasce già intollerante al latte, anche a quello materno, seppur si tratta di una condizione abbastanza rara. Più comunemente, in età infantile, adolescenziale o adulta, si smette di produrre lattasi e si diventa intolleranti ai latticini. I sintomi da intolleranza sono: disturbi digestivi e, a volte, eczemi e fastidi della pelle.

Cosa sono i prodotti senza lattosio

I prodotti senza lattosio sono stati creati e messi in commercio per permettere agli intolleranti di non rinunciare a molti alimenti. In alternativa al latte vaccino ci sono molti latti vegetali: di soia, di cocco, di avena, di mandorla. Questa tipologia di latte è tollerata perfettamente anche da chi non digerisce il lattosio. Utilizzando il latte vegetale è possibile preparare qualsiasi tipo di latticino: tutti i formaggi, lo yogurt, la besciamella, la panna. Di conseguenza, anche i dolci, i prodotti confezionati, le zuppe e gli insaccati, che necessitano di latte o derivati nella preparazione, possono diventare senza lattosio. I latticini deprivati di lattosio sono realizzati con l'uso di latte vegetale e possono essere consumati da tutti. In alternativa al latte vegetale esiste il latte delattosato: di origina animale ma trattato per eliminare, dalla sua composizione, il lattosio.

Come riconoscere i prodotti senza lattosio

Trattandosi di alimenti destinati a persone intolleranti, che potrebbero stare male se assumessero del lattosio, i prodotti delattosati devono riportare ben visibile, sulla confezione, la dicitura "senza lattosio" e, naturalmente, indicare gli ingredienti che contengono. Una particolare attenzione va fatta alla differenza tra latte "ad alta digeribilità" e "senza lattosio". Il primo è solo alleggerito, ma può contenere un po' di lattosio, il secondo è totalmente sicuro anche per chi è intollerante.

Il marchio DOP è molto importante per la tutela di numerosi prodotti italiani nati in specifici territori e che di quella zona hanno assunto caratteristiche tipiche.

Fatti con amore e metodi tradizionali, rappresentati da una lunga storia e da genuinità, i prodotti agroalimentari di un territorio meritano la tutela di consorzi competenti, che li mettano sul mercato sottolineando la loro origine, la loro particolarità e la loro preziosità, contro quelle lavorazioni industriali più economiche e meno rappresentative della tradizione agroalimentare più antica.

Il marchio DOP, stabilito dall'Unione Europea, rappresenta la Denominazione di Origine Protetta di una serie di alimenti e lavorazioni che si sono sviluppate in un dato territorio, che ne hanno assunto le caratteristiche ambientali e naturali e che possono aver avuto una lavorazione tradizionale, artigianale o manuale. Per questa serie di fattori, il prodotto rappresenta qualcosa di unico, da tutelare e da riconoscere in tutto il mondo.

Il marchio DOP prevede dei controlli molto severi e dei criteri di qualità altissimi, ma in compenso garantisce la sopravvivenza di quel dato alimento e l'arrivo sulle tavole dei consumatori di qualcosa di sano e genuino.

Il produttore può presentare domanda di registrazione al marchio DOP e da quel momento è lo Stato stesso a prendere in carico la richiesta e a esaminare in modo preciso il prodotto da tutelare, tramite controlli serrati e severi.

Sebbene siano noti i prodotti italiani registrati sotto questo importante marchio, l'Italia è solo uno degli stati membri dell'Unione Europea ad avere certificazioni DOP.

Nella lista degli alimenti certificati DOP possiamo trovare moltissimi prodotti, di natura diversa. Un ruolo molto importante lo hanno i vini, nati da vigneti situati in territori specifici. Ma si trovano anche frutti e verdure, nonché formaggi e spezie. Ricordiamo per esempio il formaggio Asiago, il Bitto, il Chianti, il Castelmagno, il Fontina, il Grana Padano, la famosissima Mozzarella di Bufala Campana, il Salame Piacentino, la Soppressa Vicentina e moltissimi altri piccoli capolavori del territorio, ormai noti in tutto il mondo per la loro bontà e, purtroppo, colpiti spesso da frodi e falsificazioni che vanno a danneggiare il piccolo e medio produttore.

Per questo motivo il marchio DOP sottopone gli alimenti certificati a molti controlli, per poter stabilire che quel particolare elemento è originale, nato in territori particolari e lavorato con tecniche antiche, tradizionali o addirittura manuali. Ogni marchio di certificazione è importante per il riconoscimento dei prodotti e per la loro protezione contro i tentativi di imitazione.

I prodotti certificati sono i prodotti agroalimentari, italiani ed esteri, legati a un territorio specifico, dotati di marchi particolari che ne garantiscono l'altissima qualità e la genuinità.
Ogni elemento coperto da certificazione risponde a standard qualitativi molto alti e a numerosissimi controlli effettuati dalle autorità competenti, ma in compenso il marchio ne permette la tutela contro falsificazioni o contro la concorrenza di altri prodotti non certificati e di minore qualità.
All'interno di un territorio, molti possono essere i prodotti messi sul mercato, rappresentativi di una zona specifica. Non tutti però ricevono la certificazione. Per ottenerla è necessario essere in linea con criteri molto severi e rappresentare in modo molto forte il territorio in cui si è sviluppato, andando ad assumere caratteristiche tipiche di un luogo, sia dal punto di vista geografico, sia dal punto di vista delle tecniche della lavorazioni. È infatti importante che il prodotto sia composto da ingredienti genuini e che sia lavorato in modo non industriale, possibilmente a mano o con strumentazioni tradizionali.
Le certificazioni possono essere il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), che tutela i prodotti tipici di un certo luogo, con caratteristiche endemiche di quel territorio sia riguardanti i fattori ambientali che i fattori di produzione; il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) indica invece i prodotti agroalimentari di alta qualità e fama, di cui almeno una fase della produzione si deve realizzare in una specifica area geografica; il marchio STG (Specialità Tradizionale Garantita) che si impegna a proteggere e classificare le lavorazioni tradizionali di molti prodotti: il marchio IG, invece (Indicazione Geografica) può riguardare prodotti non protetti di cui sull'etichetta si vuole indicare la zona di provenienza.
Ogni marchio è molto importante per preservare le caratteristiche dei territori in cui sono nati dei prodotti specifici e per proteggere i metodi di produzione tradizionali. Determinano la tutela di alimenti che possono avere secoli e secoli di storia e che ancora oggi vengono cucinati, impastati o creati con ricette o lavorazioni molto antichi e tipici di una zona. I marchi intervengono contro frodi e falsificazioni, per fare in modo che in commercio circolino prodotti genuini e realmente tradizionali, che vadano ad aiutare il piccolo e medio produttore e che donino riconoscimento al territorio in cui sono nati. Per colpire duramente qualunque tipo di scorrettezza, la legge adotta misure estremamente severe. Sono salate le multe per chi non rispetta i criteri di produzione certificata.
Per fare un esempio di prodotti agroalimentari coperti da marchio, si possono citare l'arancia rossa di Sicilia, la Cipolla di Tropea, la pizza napoletana, la porchetta di Ariccia, il Grana Padano, il Gorgonzola e moltissimi altri tesori alimentari.

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