REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Liquori
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: IGP
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"L'Ambrosia di arance", una delizia che nasce dalle arance pugliesi.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'Ambrosia di arance nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Inoltre, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha inserito le arance del Gargano nell'Elenco dei Prodotti DOP (Di Origine Protette), IGP (Indicazioni Geografiche Protette), e STG (Specialità Tradizionali Garantite), della regione Puglia.
Questo vuol dire che in nessun'altra zona nascono arance con le stesse caratteristiche.
Un punto molto importante a favore dell'economia pugliese e un notevole vanto per l'Italia.
Le zone più ricche e produttive, per quanto riguarda le arance, sono:
Le "arance garganiche" si contraddistinguono per la loro forma perfettamente sferica, a pezzatura fine e sottile, con la buccia lucida, di un bell'arancione brillante.
Sono agrumi molto profumati e succosi, seppur non eccessivamente grandi come dimensioni.
Sono proprio queste arance, native della Puglia, l'ingrediente principale dell'ambrosia di arance, un tipico liquore pugliese.
L'Ambrosia d'arance è un "liquore" che si produce in Puglia, soprattutto nella zona del Gargano e della provincia di Foggia.
Viene realizzato grazie alla tecnica dell'estrazione a caldo tramite alcool.
Questa tipologia di distillazione permette di non perdere il profumo e l'aroma delle arance e non ne altera il colore.
La dolcezza delle arance, adeguatamente equilibrata dal sapore dell'alcool, assume un retrogusto quasi frizzante.
Il liquore è:
Gli ingredienti necessari per la preparazione dell’Ambrosia di arance sono semplicissimi e la ricetta non è per niente difficile!
Abbiate cura di avere in casa i seguenti ingredienti:
Passiamo alla preparazione di questo squisito liquore tipico pugliese, per prima cosa dovete:
Durante questa fase, la cosa importante è che dovete pelare "solo" la parte "arancione" dell’arancia, in quanto la parte "bianca" è quella più “amara” e rischiereste di dare un sapore piuttosto "amarognolo" alla vostra Ambrosia di arance.
A questo punto sarà necessario:
A parte, in un pentolino, fate bollire l’acqua insieme allo zucchero e successivamente fate raffreddare il liquido.
Quando la soluzione di acqua e zucchero sarà "fredda", potrete aggiungerla all’alcool con l’aroma di arance.
Siamo arrivati alla fase di imbottigliamento, pertanto, utilizzando un mestolo ed un imbuto, riempite le vostre bottiglie dell’Ambrosia di arance.
Una volta rabboccate, chiudetele e conservate il liquore di arance in un luogo che sia lontano dalla luce e da fonti di calore, sarebbe meglio riporle in un posto buio e fresco!
Prima della degustazione dell'Ambrosia di arance, lasciate riposare le bottiglie per almeno un mesetto.
L'Ambrosia di arance viene servita:
È un liquore molto versatile, che trova applicazione anche nell'ambito della preparazione di "dolci".
Ad esempio, diluito in acqua, diventa una perfetta bagna per il Pan di Spagna, per preparare torte a base di creme fresche o frutta.
Viene utilizzato anche per aromatizzare "creme pasticcere", sia a base di uova che di cioccolato.
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Liquori
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: IGP
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"L'ambrosia di limone" è un liquore antichissimo, tipico della tradizione pugliese, è infatti un prodotto tipico di Rodi Garganico un comune della provincia di Foggia.
Il Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'ambrosia di limone nella lista deiProdotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
L'ambrosia di limone più nello specifico è:
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha inserito il limone F emminello del Gargano nell'Elenco dei Prodotti DOP (Di Origine Protette), IGP (Indicazioni Geografiche Protette), e STG (Specialità Tradizionali Garantite), della regione Puglia.
La scorza di questo tipico limone è ricca di oli essenziali dal profumo intenso che rendono questo liquore unico nella sua tipologia.
Il Femminello del Gargano IGP è uno dei limoni più antichi d'Italia.
La sua particolarità è la:
Si conoscono due specie di Femminello del Gargano:
Il limone Femminello del Gargano è un prestigioso tipo di limone prodotto nella provincia di Foggia, in particolare nei comunci di:
I limoneti del Femminello del Gargano sorgono principalmente sulla fascia di costa prossima al mare, dove il clima è mite e la posizione strategica assolata, creano le condizioni ideali per la produzione di limoni, ma anche di arance.
Questo liquore solitamente accompagna il dessert o viene offerto a fine pasto per le sue proprietà digestive.
Gli ingredienti necessari per la preparazione dell'ambrosia di limone sono:
Vediamo nello specifico come prepararlo secondo la ricetta della tradizione.
L’ambrosia di Limone racchiude in ogni sorso tutto l'aroma degli ottimi agrumi locali.
Per preparare questo liquore, vengono impiegati solo i migliori limoni pugliesi, in particolare, come abbiamo già detto, quelli appartenenti alla varietà "Femminello".
Per la preparazione di una buona ambrosia di limone è necessario:
Una volta trascorso questo tempo, verrà effettuato un ulteriore filtraggio e solo allora sarà possibile procedere all'imbottigliamento dell'ambrosia di limone.
Si consiglia di imbottigliare il liquore in bottiglie di vetro con tappi di sughero.
Vi proponiamo di seguito una ricetta per un'ottima torta all'essenza di ambrosia di limone e non solo.
Gli ingredienti per la base, necessari per la prealizzazione di questa torta, sono:
Per quanto riguarda la farcia, della torta all'essenza di ambrosia di limone gli ingredienti sono:
Cominciamo con la preparazione della torta all'essenza di ambrosia di limone, quindi:
Prendete il formaggio, lavoratelo con lo zucchero e successivamente unite:
A questo punto mescolate ed impastate il tutto per bene.
Togliete la pasta frolla dal frigor, poi:
Trascorsi i minuti di cottura, togliete la torta all'essenza di ambrosia di limone dal forno, aspettate che si raffreddi ed infine date il tocco finale con una bella spolverata di zucchero a velo.
La vostra torta all'essenza di ambrosia di limone sarà pronta per essere gustata!
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: IGP |
La "burrata", originaria di Andria, è un formaggio fresco pugliese dal gusto avvolgente e dal cuore morbido.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la burrata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Divenuta ormai simbolo della gastronomia pugliese, la burrata ha ottenuto il riconoscimento IGP.
Gli ingredienti necessari per la preparazione della burrata sono:
Il latte utilizzato per la produzione della burrata puglise è rigorosamente di "vaccino".
La forma di questo formaggio è:
Il composto così ottenuto è chiamato "stracciatella".
Dopo averla composta, la burrata è chiusa e sigillata grazie ad un tuffo in acqua bollente subito seguito da un altro tuffo in acqua ghiacciata.
La nascita della burrata si collega ad una storia particolare.
Sembra che un certo Signor Bianchino Lorenzo, proprietario di una masseria agli inizi del '900, si sia trovato in difficoltà nel portare il latte prodotto dalle sue mucche in città a causa di un forte freddo che aveva portato con sé una nevicata abbondante.
Per non perdere il latte decise di improvvisare una produzione casearia seguendo i principi della mantéche, un involucro di pasta filata utilizzato al tempo per la conservazione del burro.
Così mescolò insieme dei ritagli di pasta filata con il latte e la crema da esso derivata per poi avvolgere il tutto in altra pasta filata.
Fu così che, dall'originale intento di trasformare il latte per non perderlo, il Signor Bianchino inventò il prodotto destinato ad avere così tanto successo in Puglia, in Italia e nel mondo.
Regione: Puglia |
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati |
La coltivazione della "cipolla bianca di Margherita" risale agli inizi del '700.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha inserito la cipolla bianca di Margherita nell'Elenco dei Prodotti DOP (Di Origine Protette), IGP (Indicazioni Geografiche Protette), e STG (Specialità Tradizionali Garantite), della regione Puglia.
Già allora, grazie al lavoro degli agricoltori, si potevano trovare cinque ecotipi diversi di cipolla bianca di Margherita:
I cinque ecotipi, oltre ad avere periodi differenti di raccolta, si distinguono anche per forma e peso:
La coltivazione della cipolla bianca di Margherita avviene lungo la Costa Adriatica ed in particolare nelle zone dei comuni di Margherita di Savoia (ragion per cui si chiamano proprio in questo modo), Manfredonia e Zapponeta.
È proprio il terreno sabbioso, dalla falda acquifera superficiale e rendere la cipolla bianca di Margherita unica nel suo genere.
La cipolla bianca di Margherita designa l’ortaggio allo stato fresco ottenuto dal bulbo della specie Allium cepa L., limitatamente agli ecotipi locali:
Gli ecotipi locali scelti per la coltivazione della cipolla bianca di Margherita sono autoriprodotti e selezionati da diverse generazioni di agricoltori della zona.
La semina avviene a partire da fine Agosto fino ai primi di Settembre, successivamente vi è il trapianto delle piantine che deve essere effettuato nel periodo compreso tra Novembre e Febbraio.
In questa fase è molto importante "l’irrigazione", che deve essere commisurata all’andamento stagionale delle piogge.
La raccolta della cipolla bianca di Margherita viene effettuata manualmente, ha inizio in periodi diversi a seconda della tipologia, ovvero:
Durante la raccolta vengono selezionati anche i bulbi da utilizzare per i nuovi impianti.
Il "confezionamento" è consentito solo se effettuato subito dopo la raccolta, mentre è vietato "riconfezionare" il prodotto al di fuori della zona di produzione.
La cipolla bianca di Margherita è caratterizzata da:
Le tipologie locali di cipolle, si differenziano così:
La zona di produzione della cipolla bianca di Margherita interessa:
La cipolla bianca di Margherita può essere consumata sia cotta, che cruda, ma è da cruda che si può apprezzare meglio il sapore.
L'ideale, sarebbe servirla come:
Per la sua caratteristica dolcezza, è particolarmente indicata come:
La cipolla bianca di Margherita viene cucinata:
La cipolla bianca di Margherita è molto usata anche:
Ideale per zuppe e minestre!
È consigliabile conservare la cipolla bianca di Margherita in luogo fresco e asciutto per preservare al meglio la consistenza tenera e croccante del bulbo.
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: IGP
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La "cipolla di Zapponeta", è coltivata con Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la cipolla di Zapponeta nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Questa cipolla è coltivata solo nei territori di:
Manfredonia;
Margherita di Savoia e appunto Zapponeta;
a cavallo quindi tra le province di Barletta, Andria, Trani e Foggia.
La cipolla di Zapponeta è uno dei "fiori all' occhiello" della produzione agroalimentare tipica pugliese.
Dal colore bianco avorio, la cipolla di Zapponeta può avere:
Se prelevata dal terreno di coltura tra Aprile e Maggio:
Se invece, viene raccolta tra Giugno e Agosto:
Non avendo un terreno in cui crescere dalla struttura importante, in quanto sabbioso, il bulbo della cipolla di Zapponeta assume una "forma perfetta", non incontrando alcun tipo di resistenza nello sviluppo.
Viene coltivata lungo la fascia costiera costituita da "arenili", vicino ai territori delle saline che erano un tempo zone a carattere paludoso, bonificate dall' opera dei contadini che nei secoli hanno saputo trasformarle in aree per la coltivazione.
Si differenzia dalle altre coltivazioni simili per:
Si presta molto bene ad ogni tipo di ricetta, è ottima se:
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: IGP
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Altamura è un comune barese noto soprattutto per il grano duro ed il suo inimitabile pane DOP.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la lenticchia di Altamura nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
La lenticchia di Altamura è un prodotto IGP, ovvero di Indicazione di Origine Protetta.
In realtà, è in questa stessa zona che viene coltivata anche la "lenticchia di Altamura", una delle varietà più famose e rinomate del mondo.
Il commercio di questo prodotto viene avviato soprattutto negli anni Trenta.
Questa lenticchia si è sempre contraddistinta per il suo caratteristico colore "verdognolo".
Da allora si è imposto sui mercati internazionali, conquistando un "posto d’onore" sulle tavole di:
Dagli anni Settanta in poi, la produzione di queste lenticchie è però "rallentata", soprattutto a causa di un intensificarsi delle coltivazioni di grano duro.
La rinascita della lenticchia pugliese negli ultimi anni è opera di un gruppo di agricoltori riuniti nel consorzio Terre di Altamura.
Queste persone si sono impegnate nello sviluppo del territorio e nell’uniformazione delle tecniche di coltivazione e lavorazione.
Da qui, si è poi deciso di tentare una nuova sfida, ovvero cercare di conquistare l’ambito riconoscimento della "certificazione IGP".
Il duro lavoro è stato premiato e nel 2016 il traguardo è stato finalmente raggiunto.
Le lenticchie di Altamura, da un punto di vista "nutritivo" sono molto importanti, poiché:
Le lenticchie sono considerate, fin dai tempi antichi, la “carne dei poveri”!
L’elevato contenuto di fibre le rende molto importanti e utili per:
Sono consigliate anche nella "prevenzione dell’arteriosclerosi", poiché i pochi grassi in esse contenute sono di tipo insaturo, inoltre contengono anche “isoflavoni”, sostanze che “puliscono” l’organismo.
Gli esperti consigliano la loro assunzione soprattutto in virtù delle loro "proprietà antiossidanti" che agiscono positivamente sugli inquinanti a cui tutti siamo soggetti.
Le lenticchie sono anche molto ricche di:
tiamina, utile per migliorare i processi di memorizzazione.
La lenticchia di Altamura la troviamo in moltissimi piatti della cucina tipica pugliese, quello che vogliamo proporvi è:
Gli ingredienti utilizzati nella preparazione della minestra di lenticchia di Altamura con salsiccia e crostini di pane Altamura sono:
Cominciamo con la preparazione, quindi:
Infornate il tutto a 170° per 10 minuti.
Intanto fate rosolare uno spicchio di aglio in una padella con un goccio di olio e poi aggiungete la salsiccia.
Tritate gli aghi di rosmarino rimasti ed uniteli alla salsiccia.
Impiattate versando la zuppa di lenticchie sul fondo del piatto e completare con la salsiccia e i crostini di pane.
In cucina poi si adattano ad una serie infinita di piatti e possono essere utilizzate per preparare: