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Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Prodotti della gastronomia

Descrizioni

I "maccaruni ‘i casa cu sugu i capra" o "maccheroni con il sugo di capra" sono un piatto tradizionale della gastronomia calabrese.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i maccaruni ‘i casa cu sugu i capra nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Si tratta di una delle più antiche ricette di cucina regionale, appartenente in special modo al territorio esposto sul mar Ionio.

La pasta deve essere fatta esclusivamente a mano, quindi l'operazione richiede esperienza e una manualità acquisita nel tempo.

L'utilizzo della carne di capra nella cucina calabrese è da attribuire al IX secolo, al tempo del dominio nel sud-Italia del popolo Bizantino.

Ingredienti

Per fare i maccaruni ‘i casa cu sugu i capra si impasta:

Preparazione

Step 1: 

  • l'impasto viene suddiviso in cilindretti lunghi circa 5 cm;
  • dentro questi cilindretti, si infila un "ferretto" (quello da calza va benissimo), che va rotolato più volte sul piano di lavoro;
  • ogni maccherone, visibilmente allungato, si sfila dal ferretto e si adagia su un telo leggermente infarinato.

Step 2:

  • prepariamo ora il sugo di capra;
  • la carne, per eliminarne l'odore particolarmente "forte", viene bagnata con il vino bianco e lasciata sfumare una ventina di minuti;
  • intanto si prepara un intingolo con: olio d'oliva, cipolla a fette, qualche foglia di alloro, cui si unisce la carne di capra già sfumata;
  • si continua quindi con una cottura lenta per un paio d'ore;
  • non resta che lessare i maccaruni e condirli con il sugo di capra, abbondante pecorino o ricotta salata dura appena grattugiata.

Degustazione

I "maccaruni ‘i casa cu sugu i capra" si preparano in grosse quantità nei mesi estivi, specialmente in Agosto, in occasione delle sagre di paese che si svolgono principalmente nella provincia di Reggio Calabria.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Conserve
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

La Calabria è una regione che vanta una tradizione culinaria molto ricca e varia. 

Caratteristiche

Una delle lavorazioni più pregiate riguarda le "conserve" e tra queste si annovera il pesantono sottolio, ovvero:

  • del tonno sott'olio;
  • confezionato e conservato in vasetti stracolmi di olio extravergine d'oliva verace;
  • per poi essere consumato durante tutto l'anno.

Certificazioni

Riconosciuto ufficialmente come Prodotto Agroalimentare Tradizionale(PAT), dal Ministero delle Politiche Agricole della Calabria, la sua lavorazione avviene esclusivamente "a mano" e come varietà di pesce si utilizza normalmente:

  • "tonno piccolo" o "palamitu" di cui è ricco il mare calabrese.

Ingredienti

L'ingrediente fondamentale per la preparazione del tonno sott'olio sono:

  • tonno;
  • olio extra vergine di oliva;
  • aromi.

Preparazione

Il procedimento di preparazione non è affatto complicato!

Potrai realizzare le tue conserve di tonno sott'olio molto facilmente, ma prima di poterlo assaporare dovrai avere la pazienza di attendere circa un mesetto per permettere al tonno d'impregnarsi per bene di olio e aromi utilizzati.

Innanzitutto, dovrai mettere il pesce per alcune ore all' interno di un recipiente con acqua fredda in modo che perda tutto il sangue.

Fatto questo, dovrai:

  • immergere il tonno perfettamente pulito in acqua bollente salata;
  • lasciarlo lessare insieme a qualche piccola foglia di alloro;
  • non appena sarà cotto potrai rimuovere la pelle e le spine e tagliare a filetti.

A questo punto metti ad asciugare i filetti su un panno di cotone e lascia raffreddare.

Quando i filetti saranno asciutti riponili in dei vasetti di vetro precedentemente sterilizzati e affogali nell' olio.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Dolci

Descrizione

La "sguta" è una preparazione dolce molto tradizionale, tramandata negli anni dalle donne calabresi.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la sguta nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Detta anche "nguta" o "cuddurace", la sguta somiglia ad una "ciambella", a renderla particolare è:

  • l'uovo messo al centro come decorazione.

Questo dolce si prepara durante il periodo pasquale, l'uovo simboleggia la natura e la vita che nasce, in riferimento appunto alla resurrezione di Gesù.

Ingredienti

Per realizzare la sguta bastano ingredienti semplici come:

  • la farina;
  • il latte;
  • lo zucchero;
  • le uova;
  • l'olio;
  • il lievito;

che, lavorati insieme, formano un impasto morbido che dovrà lievitare almeno 4 ore.

Lavorazione

  • Con l'impasto lievitato si ricavano tante ciambelle di diversa grandezza;
  • nel buco centrale si sistema un uovo, e si procede con la cottura, che deve avvenire nei tipici forni a legna;
  • la sguta deve apparire "bella dorata".

Prelibatezza

Solitamente si usa prepararne in quantità, per poterle gustare insieme a tutte la famiglie durante la Settimana Santa e per farne avanzare anche per la tradizionale gita di Pasquetta.

In prossimità della festa di Pasqua in Calabria la sguta è facilmente acquistabile, sia nella bottega del fornaio che nei negozi di pasticceria.

Tuttavia ancora oggi è viva l'usanza di preparare in casa le sgute e, nei piccoli centri, si usa portare a cuocere i propri dolci nei forni a legna del paese, come si faceva una volta.

Come riportato nella ricetta antica, per rendere più belle e più appetitose le sgute, prima di infornarle, si spalma la loro superficie con:

  • albume d' uovo.
Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Vegetali

Il peperone roggianese calabrese

Il "peperone roggianese" è un prodotto tipico della Calabria tutelato da un apposito Consorzio.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il peperone roggianese nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

Una vera e propria bontà a cui nel mese di Settembre è dedicata addirittura una "festa", grazie alla quale, questa eccellenza "Made in Calabria" ha avuto la possibilità di essere conosciuta al di fuori dei confini regionali.

Oggi, infatti, è possibile trovare il peperone roggianese anche in altre zone della penisola.

Ingrediente importante di molti piatti tradizionali, questo saporito "peperone dolce" si contraddistingue per la sua colorazione rossa e per la sua forma speciale a mezzo cono.

Vero è, però, che si trova in commercio anche nella colorazione "verde".

mazzo con peperoni roggianesi rossi e verdi

Varietà

Un prodotto agricolo davvero speciale che, una volta giunto a completa maturazione, ben si presta ad essere "essiccato" in lunghe trecce e ad essere arrostito, mentre è meno indicato per essere fritto.

Quest' ultima cottura di fatto lo predilige nella versione "verde".

Un prodotto dell' orto molto versatile, il peperone roggianese è un autentico asso culinario, un ingrediente prezioso ed essenziale di diversi piatti tipici della tradizione gastronomica calabrese.

Degustazione

Ottimo fresco consumato in insalata, il peperone roggianese è altresì un componente succulento in grado di valorizzare le portate a base di verdure.

Più che buono abbinato con:

  • le melanzane;
  • con le patate;
  • con altri ortaggi stagionali.

Versione essiccata

Nella stagione invernale, invece, il peperone roggianese si impiega nella versione "essiccata".

Quest' ultima viene fatta rinvenire tramite una veloce frittura in olio molto caldo.

Dopodiché sarà pronta per essere consumata.

Tuttavia, una volta rinvenuto il peperone roggianese, diventa anche componente di:

  • frittate;
  • altre realizzazioni culinarie.
Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Vegetali

Descrizione

Il "peperoncino piccante calabrese", chiamato anche di "Soverato" o "diavolicchio", rappresenta una delle varietà della classica pianta, con una piccantezza che si aggira, in media, intorno ai 30.000 sulla scala Scoville.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il peperoncino piccante calabrese nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Presentazione

Si tratta di:

  • una pianta di medie dimensioni;
  • estremamente facile da coltivare;
  • che adora l'esposizione ai raggi solari.

Proprietà benefiche

Rinomato per la sua qualità ed il suo gusto inconfondibile, il peperoncino piccante calabrese troverà nella tua cucina milioni di combinazioni di utilizzo, che renderanno i tuoi piatti appetitosi e sempre innovativi.

Oltre al suo gusto eccezionale, il peperoncino piccante calabrese possiede innumerevoli qualità benefiche, in particolare, quello calabrese, vanta qualità "altamente antiossidanti", grazie alla presenza di:

  • "capsaicina";
  • proprietà antibatteriche;
  • una ricca concentrazione di vitamina C;
  • potassio;
  • calcio.

In cucina

Il peperoncino piccante calabrese, fresco o essiccato, ti aiuterà in cucina a sorprendere amici ed ospiti con tante fantasiose ricette, deliziando anche i palati meno abituati a sapori troppo piccanti.

Grazie alla sua semplicissima dosabilità, infatti, potrai scegliere tu, in base alle esigenze del momento e della ricetta, quanto sapore aggiungere ai tuoi piatti, senza il rischio di renderli immangiabili.

La qualità della coltivazione tradizionale "calabrese", infine, rende il peperoncino piccante un prodotto d'eccellenza in tutto il panorama culinario italiano ed europeo.

Grazie alle tecniche di coltura che rispettano la natura ed offrono al pubblico soltanto prodotti naturali, il peperoncino piccante calabrese risulta gustoso e di prima scelta, senza aggiunta di ingredienti dannosi per l'uomo o per l'ambiente.

Gustoso, sano e naturale, cosa aspetti ad assaggiare il peperoncino piccante calabrese?

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Dolci

Descrizione

Le "pitte di San Martino" sono un dolce calabrese, più precisamente tipico della provincia di Reggio Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le pitte di San Martino nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizione

Questo dolce è caratterizzato da alcune varianti per quanto riguarda gli ingredienti della ricetta.

La versione della provincia di Reggio Calabria è comunque quella più fedele alla tradizione.

La preparazione è abbastanza semplice e veloce.

Ingredienti

Si inizia con la realizzazione della "farcitura" che è formata da:

  • uva passa;
  • fichi secchi;
  • frutta secca come mandorle e noci.

Il sapore viene poi arricchito dall'aggiunta di:

  • cannella;
  • garofano;
  • scorza di mandarini.

Una volta amalgamati tutti questi ingredienti, si immergono in un "composto" formato da:

  • caffè;
  • cioccolata;
  • mosto cotto che si lascia riposare per un giorno.

Si passa poi alla preparazione della "pasta sfoglia" che è formata da:

  • farina;
  • uova;
  • zucchero;
  • olio;
  • succo di arancia.

Una volta pronta, si stende la pasta e si formano dei dischi oppure dei rettangoli a seconda del proprio gusto.

Su ogni forma creata si dispone un po' della farcitura, si chiude con un altro pezzo di pasta sfoglia e infine si infornano.

Questi dolci tipici presentano:

  • un'aroma fruttato;
  • un gusto dolce ed intenso.

Curiosità

Le pitte di San Martino possono essere preparate in diversi periodi dell'anno.

Nella zona di Reggio Calabria la tradizione vuole che vengano consumati nel "periodo natalizio", mentre in altre zone vengono preparati per festeggiare la Pasqua o per celebrare l'estate di San Martino da cui prendono il loro nome.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Dolci

Descrizione

Il "petrale", che in dialetto calabrese viene detto "pratali", è un dolce natalizio tipico della zona di Reggio Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il petrale nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Il petrali hanno:

  • una tipica forma di mezzaluna;
  • si presentano con una consistenza compatta;
  • hanno una sfumatura di gusto molto ampia, merito della ricca farcitura che li compone.

Sono tipici delle festività natalizie.

Ingredienti

Scopriamo tutti gli ingredienti necessari per la preparazioni di tutte le componenti dei dolcissimi petrali:

Ingredienti per il ripieno

  • 30 gr di uvetta passa aromatizzata al rum;
  • 500 gr di fichi secchi tritati tagliati a pezzettini;
  • 600 gr di mandorle pelate e tostate;
  • 600 gr di noci tritate;
  • un cucchiaio di buccia di arancio;
  • un cucchiaio di buccia di mandarancio;
  • un cucchiaio di buccia di cedro; 
  • un cucchiaio di buccia di mandarino;
  • un cucchiaio e mezzo di cannella in polvere;
  • una tazzina di caffè;
  • un cucchiaino e mezzo di chiodi di garofano in polvere;
  • un bicchiere di vino cotto.

Ingredienti per la pasta frolla

Ingredienti per le decorazioni

  • cioccolato bianco o nero q.b;
  • confettini q.b.

Preparazione

Andiamo a vedere assieme la ricetta per fare degli ottimi petrali fatti in casa.

Step 1:

  • prendete una pentola e versate fichi secchi, noci, mandorle, uvetta, chiodi di garofano, cannella, le bucce degli agrumi e mescolate;
  • aggiungete poi il caffè e il vino cotto;
  • mettete sul fuoco a fiamma bassissima, quando vedrete le prime bollicine cominciate a mescolare delicatamente;
  • sarà pronto quando risulterà più compatto;
  • a questo punto mettetelo da parte e lasciatelo riposare per 12 ore.

 ripieno per Petrali preparato con un trito di frutta secca e di bucce di agrumi

Step 2:

  • frullate insieme le uova e lo zucchero;
  • aggiungete la buccia di limone e l’olio evo e continuate a frullare;
  • a parte sciogliete l’ammoniaca per dolci nel latte tiepido, poi aggiungeteli all’impasto e girate con un cucchiaio;
  • mettete in una bacinella 800 gr di farina e versateci sopra l’impasto preparato fin’ora;
  • impastate bene, prima aiutandovi con un cucchiaio e poi direttamente con le mani.

Step 3

  • portate il tutto su un piano infarinato e stendete il vostro impasto con un mattarello fino a dargli uno spessore di circa 4mm;
  • versate la farcitura preparata in precedenza su un lato dell’impasto steso e poi arrotolategli attorno l’impasto;
  • tagliate a pezzettini di circa 4 cm la pasta farcita e chiudetela sui lati per dare la forma classica ai vostri petrali, in alternativa potete usare delle formine da cucina per avere un risultato più preciso e agevolarvi nell’operazione di chiusura dell’impasto;
  • infornate in forno a 180° e lasciate cuocere per circa 15 minuti;

Step 4:

  • sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria;
  • quando i vostri petrali usciranno dal forno ricopriteli subito col cioccolato che avete scelto e poi con i confettini;
  • lasciate solidificare il cioccolato ricoperto di confettini e i vostri petrali sono pronti.
Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Dolci

Descrizione

Ogni regione italiana ha il proprio patrimonio culinario e la Calabria è tra quelle che conservano anche una grande "tradizione dolciaria".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le sammartine nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

I dolci calabresi sono spesso legati alle ricorrenze religiose, in particolare le "sammartine" si preparano da sempre per onorare "San Martino", il Santo che si festeggia l'11 Novembre, ma non mancano mai nel periodo Natalizio.

Ingredienti

Le sammartine calabresi sono fagottini di:

  • pasta frolla;
  • ripieni di fichi secchi;
  • a cui si aggiungono uva passa;
  • mandorle;
  • noci tritate e tostate;
  • miele;
  • cacao;
  • buccia di limone;
  • mandarino per aromatizzare la pasta.

Il ripieno si prepara in anticipo, cuocendo la frutta secca nel vino cotto.

Il vino cotto non è altro che il risultato della bollitura del mosto d'uva.

Preparazione

Il giorno seguente si pepara la pasta frolla:

  • si stende e si ritagliano tanti dischetti non più grandi di 10 cm che andranno farciti con il ripieno ormai raffreddato;
  • si chiude il dischetto a forma di mezzaluna;
  • si spennellano con un uovo sbattuto;
  • si guarniscono con tanti confettini colorati e si fanno cuocere circa un quarto d' ora nel forno a bassa temperatura.

Si gustano fredde!

Per l'abbondanza degli ingredienti, la preparazione delle sammartine richiede una spesa che non sempre si poteva sostenere, per questo motivo in passato le famiglie povere le preparavano soltanto in occasione del Natale.

La farcitura di questi meravigliosi biscotti può variare da paese a paese, a seconda delle abitudini locali.

In alcune zone della Calabria il ripieno delle sammartine si prepara soltanto con le "mandorle aromatizzate con l'anice".

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