Regione: Puglia |
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati |
La coltivazione della "cipolla bianca di Margherita" risale agli inizi del '700.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha inserito la cipolla bianca di Margherita nell'Elenco dei Prodotti DOP (Di Origine Protette), IGP (Indicazioni Geografiche Protette), e STG (Specialità Tradizionali Garantite), della regione Puglia.
Già allora, grazie al lavoro degli agricoltori, si potevano trovare cinque ecotipi diversi di cipolla bianca di Margherita:
I cinque ecotipi, oltre ad avere periodi differenti di raccolta, si distinguono anche per forma e peso:
La coltivazione della cipolla bianca di Margherita avviene lungo la Costa Adriatica ed in particolare nelle zone dei comuni di Margherita di Savoia (ragion per cui si chiamano proprio in questo modo), Manfredonia e Zapponeta.
È proprio il terreno sabbioso, dalla falda acquifera superficiale e rendere la cipolla bianca di Margherita unica nel suo genere.
La cipolla bianca di Margherita designa l’ortaggio allo stato fresco ottenuto dal bulbo della specie Allium cepa L., limitatamente agli ecotipi locali:
Gli ecotipi locali scelti per la coltivazione della cipolla bianca di Margherita sono autoriprodotti e selezionati da diverse generazioni di agricoltori della zona.
La semina avviene a partire da fine Agosto fino ai primi di Settembre, successivamente vi è il trapianto delle piantine che deve essere effettuato nel periodo compreso tra Novembre e Febbraio.
In questa fase è molto importante "l’irrigazione", che deve essere commisurata all’andamento stagionale delle piogge.
La raccolta della cipolla bianca di Margherita viene effettuata manualmente, ha inizio in periodi diversi a seconda della tipologia, ovvero:
Durante la raccolta vengono selezionati anche i bulbi da utilizzare per i nuovi impianti.
Il "confezionamento" è consentito solo se effettuato subito dopo la raccolta, mentre è vietato "riconfezionare" il prodotto al di fuori della zona di produzione.
La cipolla bianca di Margherita è caratterizzata da:
Le tipologie locali di cipolle, si differenziano così:
La zona di produzione della cipolla bianca di Margherita interessa:
La cipolla bianca di Margherita può essere consumata sia cotta, che cruda, ma è da cruda che si può apprezzare meglio il sapore.
L'ideale, sarebbe servirla come:
Per la sua caratteristica dolcezza, è particolarmente indicata come:
La cipolla bianca di Margherita viene cucinata:
La cipolla bianca di Margherita è molto usata anche:
Ideale per zuppe e minestre!
È consigliabile conservare la cipolla bianca di Margherita in luogo fresco e asciutto per preservare al meglio la consistenza tenera e croccante del bulbo.
Regione: Puglia |
Tipologia di prodotto: Bevande analcoliche, distillati e liquori |
Un'infusione di gusto ed aromi freschi e conosciuti, ecco cosa rappresenta nell'immaginario collettivo il "Limoncello", rimandando subito a distese immense e soleggiate di alberi, a due passi dal mare.
Liquore tipico del Mediterraneo, in Puglia viene prodotto principalmente nella Zona Garganica, con i limoni di varietà "Femminello", dalla scorza tenera e carica di olio essenziale, che ben si presta a questo tipo di preparazioni.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha inserito il limone Femminello del Gargano nell'Elenco dei Prodotti DOP (Di Origine Protette),IGP (Indicazioni Geografiche Protette), e STG (Specialità Tradizionali Garantite), della regione Puglia.
Sulla nascita del Limoncello vi sono tantissime leggende, ma con estrema certezza possiamo affermare che il Limoncello è arrivato sulle nostre tavole già durante i primi anni del Novecento e per la precisione nella Costiera Amalfitana, dove gli alberi di limoni sono davvero molto comuni.
In Italia esistono tantissime varianti del Limoncello:
In alcuni casi, poi, il Limoncello può essere addirittura speziato con l’aggiunta di "paprika"!
Il Limoncello pugliese, è quello che si preparara con i limoni di Femminello, di Rodi Garganico, lugo dove i limoni sono utilizzati pure per la realizzazione di questa bevanda alcolica.
Liquore tipico del Mediterraneo, in Puglia viene prodotto principalmente nella Zona Garganica, con i Limoni di varietà "Femminello", dalla scorza tenera e carica di olio essenziale, che ben si presta a questo tipo di preparazioni.
Per la preparazione del Limoncello sono necessari i seguenti ingredienti:
Il Limoncello viene preparato:
Quindi:
In una casseruola, versate:
Successivamente, il liquido ottenuto viene filtrato e imbottigliato!
Le sfumature organolettiche derivanti dall'infusione delle scorze di limoni nell'alcool, si sviluppano in maniera netta solo col passare del tempo.
Per questo motivo, sarebbe consigliabile aspettare almeno un mese per la sua degustazione del Limoncello.
Nato come "digestivo" per il fine pasto agli inizi del '900, questo liquore dal sapore unico e inconfondibile, è diventato ormai un "must" nelle case degli italiani.
Grazie al suo piacevole aroma, da parte degli stranieri è sempre più frequente la richiesta di Limoncello al termine di un succulento pasto pugliese!
Nel "calcolo della gradazione alcolica" di un Limoncello fatto in casa è necessario tenere a mente:
Il sistema di "estrazione per infusione" implica la penetrazione del liquido all'interno delle fibre cedendo alcuni composti, ne trattengono altri.
In media, con un'infusione di 7 giorni, si perde fino al 15% dell'alcool usato in origine!