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REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

La "pignolata di Messina", nota anche come "pignolata glassata", è un dolce tipico della pasticceria messinese, preparato soprattutto in occasione delle feste di Carnevale.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la pignolata di Messina nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Le origini della pignolata di Messina, risalgono all'era dell'Impero Romano, quando la Sicilia rappresentava una delle province principali di questo Impero.

Gli abitanti del luogo, durante le festività del Carmen Levare, consumavano dei dolci che ricordavano appunto delle "pigne".

Quese erano ricoperte di miele e da qui che presero il nome di "pignolata di miele".

Si trattava di un dolce che veniva consumato dalle "classi povere" e nonostante fosse delizioso e gustoso, le "classi agiate" non erano interessate al consumo di questo piatto, perchè non considerato alla "loro altezza".

Ai tempi della dominazione Spagnola, i pasticceri del tempo, tentarono di rielaborare la ricetta della pignolata al miele e vi introdussero degli ingredienti molto più sofisticati e ricercati per quella epoca.

Alla ricetta "povera", aggiunsero del "cacao"e dei "limoni" con l'unico scopo di farli degustare anche alle classi più agiate.

E' da questo episodio, che nasce la pignolata di Messina la cui ricetta è rimasta la stessa fino ad oggi.

Ingredienti

Gli ingredienti per crere la pignolata di Messina, sono semplici, ovvero ci servono:

  • strutto;
  • 750 gr di farina;
  • 100 ml di alcol per dolci;
  • 12 tuorli di uovo;
  • 150 gr di burro;
  • un pizzico di vaniglia;
  • 300 gr di zucchero a velo;
  • 200 ml di acqua;
  • 300 gr di cacao;
  • il succo di 4 limoni;
  • 4 albumi.

Lavorazione

Cominciamo a lavorare le nostre "pigne", ovvero andiamo a creare il loro l'impasto:

  • in un recipiente abbastanza grande mescoliamo insieme la farina, i tuorli d'uovo ed i 100 ml di alcol;
  • continuiamo a mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico;
  • prendiamo del composto e diamo forma a dei cordoncini aventio lo spessore di circa 7-10mm;
  • una volta creati questi cordoncini, prendiamo un attrezzo per tagliarli e calcoliamo circa 2 cm cadauno;
  • prendiamo una padella e facciamo scaldare dello strutto, riponiamoci i tocchetti di pasta e giriamo di tanto in tanto fino alla doratura.

Prepariamo la "glassa" al cacao per le nostre pigne!

Prendiamo un pentolino e sciogliamo:

  • il cacao;
  • lo zucchero a velo;
  • il burro;
  • l'acqua;
  • il pizzico di vaniglia.

Si formerà un composto che dovremo continuare a girare fino a che non si addenserà.

Procediamo con la preparazione della "glassa al limone", ci serviranno quindi:

  • 400 gr di zucchero a velo, che andrà scaldato in un altro pentolino;
  • andremo ad aggiungere il succo dei 4 limoni e gli albumi;
  • andremo avanti a mescolare fino ad ottenere la nostra glassa.

Composizione

Siamo giunti alla conclusione, ovvero dobbiamo assemblare il dolce!

  • Prendiamo i nostri tocchettini fritti e li disponiamo cercando di creare due piccole montagnette;
  • un mucchietto lo ricopreremo con la "glassa al cacao", mentre l' altro con la "glassa al limone";
  • prima di degustare il nostro dolce, attendiamo che la glassa si raffreddi.

Finalmente, possiamo far assaporare la nostra pignolata di Messina e l'ideale sarebbe accompagnarla con un ottimo vino da dolce, come per esempio un buon pasito.

Anche questo è un dolce adatto a grandi e piccini, che può soddisfare qualsiasi tipo di palato anche quello più raffinato!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Cuddureddi dolci Siciliani

I "cuddureddi" sono un dolce tipico della tradizione dolciaria siciliana, che a seconda del luogo di produzione presentano varianti sia nelle forme che negli ingredienti.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i cuddureddi siciliani nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

Nella provincia di Trapani vengono consumati come "dolce natalizio", e sono costituiti da un involucro di pasta friabile lavorata con lo strutto e farcita con marmellata di fichi oppure con mandorle.

In bella mostra in ogni panetteria siciliana, questi biscotti ripieni, sono una delle tante realizzazioni dolciarie dell' isola in grado di conquistare il palato.

Presentazione

A Modica, i cuddureddi, sono dolci autunnali che hanno tra i loro ingredienti il "vin cotto".

Si caratterizzano per:

  • la foggia a raviolo;
  • la farcia è a base di mandorle.

La preparazione dei cuddureddi siciliani è piuttosto laboriosa, ma non complicata!

Per realizzare queste prelibatezze occorrono ben 2 giorni ed il giorno migliore per assaggiarli è proprio quello "successivo" alla cottura.

Questo perché con il riposo la loro sapidità diventa più intensa.

Nell' isola di Favignana, nelle Egadi, i cuddureddi hanno una forma a ciambella con tagli obliqui nella parte superiore, e sono costituiti da un involucro scioglievole a base di:

  • farina;
  • strutto;
  • zucchero;
  • latte.

Sono caratterizzati da un ripieno goloso realizzato con:

  • fichi secchi;
  • mandorle;
  • miele aromatizzato grazie cannella, ai semi di finocchio, ai chiodi di garofano ed ai semi di anice.

Il tutto viene arricchito dal profumo dalla scorza di limone e dalle note alcoliche del liquore all' amaretto.

A Misilmeri, invece, i cuddureddi sono un dolce fritto tipico di Carnevale, realizzato con un impasto a base di:

  • acqua;
  • zucchero;
  • farina di grano duro;
  • scorza di limone;
  • olio d' oliva.

Una volta cotti, verranno cosparsi di zucchero e cannella!

Ingredienti

Gli ingredienti per il ripieno dei cuddureddi sono:

  • 250 gr di semolino;
  • 500 gr di miele;
  • 100 gr di mandorle tritate;
  • 1 bicchiere di vino bianco;
  • 100 gr di buccia di limone;
  • 1 pizzico di cannella;
  • 1 cucchiaino di liquore d’arancia;
  • 2 bustine di vanillina;
  • 2 chiodi di garofano;
  • 1 pizzico di noce moscata;
  • 1 foglia di alloro;
  • 1 buccia d’ arancia.

Gli ingredienti per la pasta di questi dolcetti sono:

  • 500 gr di farina;
  • 100 gr di zucchero semolato;
  • 100 gr di burro;
  • 1 uovo;
  • 1 bicchiere di latte;
  • 1 bicchiere di vino bianco possibilmente secco;
  • 1 buccia grattugiata di limone;
  • 1 bustina di vanillina;
  • 1 bustina di lievito per dolici;
  • 1 pizzico di sale;
  • 1 vasetto di confettini colorati.

Preparazione

Per creare i nostri dolcetti natalizi è necessario seguire attentamente questi passaggi:

  • prendi una pentola e riponici il miele, il vino, i chiodi di garofano e la foglia di alloro;
  • fai sciogliere il tutto a fuoco lento per 10 minuti;
  • togli i chiodi di garofano ed aggiungi tutti gli ingredienti che abbiamo elencato per il ripieno;
  • cuoci per ulteriori 10 minuti e nel mmomento in cui il tutto si staccherà dale pareti della pentola, allora sarà pronto!

Prendi questo impasto ed adagialo in una terrina, coprila con un canovaccio e lasciala riposare in frigor per una notte intera.

Il giorno sucessivo, dopo aver lasciato riposare l' impasto, metti la farina setacciata con lo zucchero, il lievito e la vanillina su un piano di lavoro e crea una fontana.

Ora devi:

  • inserire nella fontana che hai appena creato il burro ammorbidito, la buccia grattuggiata di una arancia, un pizzico di sale, il vino ed il latte un pochino alla volta;
  • impasta bene e lascia riposare la pasta per circa una oretta in frigor.

A questo punto lavoriamo il ripieno dei cuddureddi come segue:

  • prendi il ripieno e mettilo su un tavolo e crea tante strisce lunghe dal diametro di una salsiccia;
  • poi prendi la pasta dei biscotti natalizi, metti anche lei su un piano di lavoro e stirala cercando di raggiungere uno strato molto sottile;
  • prendi un taglia pasta e ritaglia tante striscioline lunghe circa 15x10 cm;
  • prendi il ripieno e metticelo sopra senza coprire l' intera superficie;
  • chiudi bene e crea una piccola "ruota".

Degustazione

Se desideri, è possibile guarnire i cuddureddi a piacere!

Puoi prendere dei confettini colorati e cospargere i tuoi dolcetti.

Secondo i tuoi gusti, puoi decidere di accompagnare queste stupende e deliziose prelibatezze con dello "zibibbo" oppure con del "vin santo"!

Cottura dei cuddureddi

La cottura prevista per i cuddureddi è di circa 20 minuti in forno già caldo a 180°C.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Certificazioni

Il "pane di Monreale", in dialetto "u pani ri Murriali", è un prodotto siciliano che da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha ricevuto la certoficazione PAT, ovvero Prodotto Agroalimentare Tradizionale della regione Sicilia.

Lavorazione

La lavorazione di questo tipo di pane prevede che l'impasto sia maneggiato a lungo e che sia sottoposto ad una doppia lievitazione.

Al termine di quest'ultima, viene diviso in pagnotte o in lunghi filoncini.

Prima della seconda lievitazione il fornaio lascia cadere in superficie un'abbondante spolverata di semi di sesamo, che arricchiranno sia l'odore che il sapore del pane.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del pane di Monreale sono:

  • semola di grano duro;
  • acqua;
  • sale;
  • lievito madre;
  • semi di sesamo.

Presentazione

Esteticamente il pane di Monreale si presenta con:

  • una crosta abbastanza scura e molto croccante;
  • al suo interno ha una mollica gialla alta e soffice.

Ancora oggi le tecniche di lavorazione e gli ingredienti usati sono gli stessi di un tempo, per rispettare la tradizione e mantenere intatte tutte le caratteristiche del pane.

L'unica differenza sta nella sostituzione del lavoro manuale con le impastatrici meccaniche, avvenuta a metà del '900, anche se in alcune piccole realtà di panifici siciliani si preferisce ancora lavorare a mano l'impasto.

Tradizioni

Gli abitanti di Monreale sono affezionati al loro pane ed a tutti i prodotti tipici della loro terra tanto da dedicar loro una festa ogni anno nel mese di Maggio.

Si tratta della "sagra du pani ri Murriali", nata come "sagra del pane", e trasformatasi negli anni in una vera e propria "celebrazione" di tutti i prodotti di qualità siciliani come:

  • formaggi;
  • marmellate;
  • salumi;
  • liquori;
  • dolci.

Degustazione

Una fetta di pane di Monreale è un piacere a tavola!

E' un prodotto fantastico soprattutto se accompagnato dagli ottimi salumi e formaggi siciliani.

L'aggiunta di melanzane e pomodori secchi sott'olio rende "speciale" il pranzo!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "pupi di zucchero" sono dolci caratteristici dell'arte dolciaria siciliana.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i  pupi di zucchero nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

In dialetto palerminato si dicono "pupi ri zuccaro" o anche "pupaccena", si preparano ogni anno nel giorno dei Morti per mantenere viva un'antica tradizione locale.

Secondo una vecchia usanza palermitana, nel giorno dedicato alla commemorazione dei Defunti in tutte le case ci deve essere "u’ cannistru", una cesta piena di frutta secca e di dolci tra cui i pupi di zucchero.

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione di questi dolcetti sono:

  • zucchero;
  • acqua;
  • succo di 1 limone.

Preparazione

Per preparare questi dolci basta veramente poco:

  • in un pentolino si versa zucchero ed acqua nelle giuste quantità;
  • si pone sul fuoco e si fa bollire;
  • si aggiunge il glucosio, subito dopo il succo di un limone e si mescola il tutto;
  • per capire quando è il momento di togliere il tegamino dal fuoco basta immergere nel liquido uno stecchino di legno, sulla punta si deve formare una bolla;
  • quindi si mette il pentolino nell'acqua fredda per fermare la cottura del liquido.

Nel frattempo si ungono gli stampi della forma preferita con olio di mandorle e si riempiono con il liquido preparato.

Cottura

Le formine vanno messe in forno ad una temperatura molto bassa, max 130 gradi, quando il composto è ben rassodato si tolgono gli stampi dal forno e si fanno raffreddare bene.

Non resta che decorare i dolci ottenuti con i coloranti alimentari per pasticceria.

In passato i pupi di zucchero riproducevano epici cavalieri ed eroici paladini, al giorno d'oggi invece i pupi di zucchero rappresentano in gran parte i personaggi dei fumetti più amati dai bambini.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pesce

Descrizione

Il "tonno di tonnara" è una pregiata e squisita varietà di tonno rosso, pescata in Sicilia con il tradizionale metodo denominato "mattanza".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il tonno di tonnara nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

La pesca

Si tratta di splendidi esemplari di oltre 100 kg, particolarmente apprezzati per la loro carne tenera e ricca di sapore.

La pesca del tonno rosso, rappresenta per i siciliani una vera e propria arte, tramandata dai pescatori di generazione in generazione.

Il tonno di tonnara è una specialità genuina e stuzzicante, capace di regalare un tocco di sapore squisitamente mediterraneo a qualsiasi primo piatto e antipasto.

Mattanza

Le "tonnare siciliane" più importanti, sono senz'altro quelle di:

  • Trapani;
  • Favignana;
  • Capo Passero.

In questi luoghi un tempo si svolgeva regolarmente la mattanza dei tonni.

Oggi questo metodo sta cadendo in disuso e, anche per questo motivo, il tonno di tonnara è diventata una vera e propria specialità di grande pregio.

Pregio

Scegliere di portare in tavola il prelibato tonno rosso siciliano è sempre un garanzia di successo, in particolar modo nelle grandi occasioni.

Puoi decidere di preparare con esso:

  • dei golosi antipasti da proporre a tutta la famiglia;
  • dei condimenti per un semplice primo piatto a base di pasta.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per preparare un buonissimo tonno rosso siciliano sono:

  • filetto di tonno fresco;
  • polpa di pomodoro;
  • olive nere;
  • basilico fresco.

Ricetta

Naturalmente giocare con la fantasia è sempre la carta vincente per sorprendere amici e parenti!

Se desideri servire un secondo piatto estivo e dal profumo estivo, allora non ti resta che:

  • tagliare a cubetti un filetto di tonno fresco;
  • rosolarlo in padella con della polpa di pomodoro;
  • arricchirlo con delle deliziose olive nere.

In pochi step avrai realizzato una pietanza tipicamente siciliana che, guarnita con basilico fresco, conquisterà anche i buongustai più esigenti!

Descrizione

La "granita di gelsi neri" è una specialità della tradizione dolciaria siciliana e le sue origini risalgono all'epoca Araba.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la granita di gelsi neri nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

L'arte del sorbetto è giunta fino ai giorni nostri inalterata ed è divenuta un rito di fine pasto molto apprezzato oltre che una graditissima merenda rinfrescante durante le caldi estati siciliane.

Si è largamente diffusa in tutta l'isola dove spopolano chioschi e gelaterie, in cui è possibile degustare una granita ormai in qualsiasi periodo dell'anno accompagnata da una morbida brioche aromatizzata all'arancia.

Ingredienti

Il procedimento di preparazione è molto semplice, quindi potrai realizzare la tua granita di gelsi neri anche in casa.

Avrai bisogno di pochi ingredienti, ovvero:

  • mezzo litro di acqua;
  • 1 limone;
  • 1 kg di gelsi;
  • 200 gr di zucchero.

Lavorazione

  • Una volta lavati i gelsi asciugali con un canovaccio facendo attenzione a non schiacciarli, passali nel mixer fino ad ottenerne una crema corposa e densa;
  • fatto questo aggiungi il succo di un limone che avrai precedentemente filtrato e mescola;
  • procedi con il versare l'acqua in una pentola ed aggiungi lo zucchero;
  • metti sul fuoco, ma non portare ad ebollizione, lo zucchero dovrà solo sciogliersi e non caramellare;
  • lascia freddare e successivamente unisci al composto di gelsi;
  • mescola e passa un' altra volta il tutto nel frullatore.

Raffreddamento

Travasa in un contenitore e riponi in freezer per almeno 24 ore.

Degustazione

Prima di servire fai rinvenire la purea e frulla nuovamente la quantità che ti serve.

Versa una generosa quantità di granita in una coppetta e accompagna con una brioche.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Lo "sfoglio", detto "sfogghiu" nel dialetto siciliano, è un dolce tipico di questa regione e più precisamente di Polizzi Generosa, un paese situato nella zona delle Madonie in provincia di Palermo.

Origini

Ci sono anche altre varianti dello sfoglio, come quella ragusana ad esempio, che però differisce in maniera sostanziale da quella tipica Polizzana.

Le origini di questo dolce tradizionale, così come per tutti i dolci siciliani, è molto antica.

Lo sfoglio è stato realizzato per la prima volta nel XVII secolo, in onore di San Benedetto, dalle Monache Benedettine che facevano parte del convento di Santa Margherita a Polizzi.

Certificazioni

Lo sfoglio è stato inserito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

La torta è composta da una base di pasta frolla e tra gli ingredienti principali ci sono:

  • il cioccolato;
  • tuma, un formaggio fresco di pecora tipico della Sicilia.

La realizzazione dello "sfogghiu" non risulta particolarmente difficile.

Come prima cosa si prepara la pasta frolla con un impasto composto da:

  • farina;
  • burro;
  • uova;
  • zucchero;
  • marsala;
  • scorza grattugiata di limone.

Una volta amalgamato bene l'impasto, si lascia riposare e si passa alla preparazione del ripieno.

Gli ingredienti del ripieno, invece sono:

  • albumi d'uovo;
  • zucchero;
  • cioccolato a pezzi;
  • tuma;
  • cannella.

Assemblamento

Quindi si riprende l'impasto e si formano due dischi.

Sul primo si distribuisce il ripieno in maniera omogenea, mentre il secondo disco viene utilizzato per chiudere il dolce che va poi cotto al forno.

Degustazione

Lo sfoglio va servito freddo e solitamente viene consumato come dessert, accompagnato magari da un vino dolce come il passito.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

Le "cuffitelle" sono un prodotto dolciario della regione Sicilia inserito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Ingredienti

Si tratta di dolci della tradizione natalizia composti da:

  • farina;
  • sugna;
  • zucchero;
  • fichi secchi;
  • chiodi di garofano;
  • cannella;
  • mandorle;
  • fichi secchi, prodotti nel territorio di Calascibetta.

Preparazione impasto

Cucinare questi dolci non è affatto difficile.

Per prima cosa va fatta la sfoglia.

Si impastano insieme:

  • farina;
  • sugna;
  • zucchero.

Quando si avrà un prodotto liscio e leggermente appiccicoso, si deve stendere con il mattarello su uno spianatoio.

A questo punto si possono porre sull'impasto steso, a debita distanza l'uno dall'altro, piccole quantità di ripieno, formato da:

  • fichi secchi;
  • chiodi di garofano;
  • mandorle;
  • cannella;
  • zucchero.

Successivamente con un apposito strumento, il "piduzzu", si può tagliare l' impasto e ripiegarlo su se stesso creando una forma simile alla "mezzaluna".

Cottura

Dopo aver creato i vari dolci, questi possono essere messi in forno a 180 gradi per 20 minuti.

Tradizioni

Le cuffitelle sono dolci natalizi che vengono tramandati sulle tavole siciliane di generazione in generazione.

Il sapore speziato e l' impasto morbido ne fanno un prodotto tipico della tradizione sicula!

Odori e sapori sapientemente miscelati che ricordano le influenze delle popolazioni Arabe che hanno abitato queste terre nell'antichità.

Degustazione

Questi dolci possono essere mangiati sia a colazione che a merenda.

Il loro sapore delicato, ma corposo, si adatta a tutte e due le tipologie di pasto.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Le "piparelle" sono dei biscotti tipici della tradizione siciliana, diffusi soprattutto a Messina, ma presenti in tutta la Sicilia e anche in altre zone del Sud Italia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le piparelle nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Le origini di questo dolce sono molto antiche e presumibilmente vanno fatte risalire alla dominazione Araba.

La forma tipica delle piparelle è allungata, mentre la colorazione è dorata.

Gli ingredienti principali alla base del dolce sono:

  • il miele e le mandorle.

Ingredienti

La ricetta originale delle piparelle prevedeva una preparazione molto lunga che poteva arrivare a durare anche due giorni, ragione per cui la realizzazione delle piparelle avveniva solo in occasione delle festività o per ricorrenze speciali.

Per realizzare questi dolci tipici è necessario come prima cosa creare un impasto composto da:

  • farina;
  • strutto;
  • zucchero;
  • scorza di arancia;
  • cannella;
  • chiodi di garofano;
  • noce moscata;
  • pepe nero;
  • miele;
  • mandorle intere.

Preparazione

Una volta amalgamato l'impasto, si modella creando dei filoni che vanno poi cotti al forno una prima volta.

Raggiunta una doratura omogenea, si tagliano i filoni a fette e si ottengono così le piparelle, che vanno poi cotte una seconda volta per circa 15 minuti.

Originariamente le piparelle venivano realizzate soprattutto durante la commemorazione dei Morti a Novembre.

Oggi invece possono essere trovati tutto l' anno.

Degustazione

Le piparelle vengono servite come:

  • dessert a fine pasto;

sono perfette se accompagnate da un bicchiere di vino liquoroso come la Malvasia o il Marsala.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

La "ricotta infornata" è un prodotto tipico siciliano, presente su tutto il territorio regionale, maggiormente diffuso nella provincia di Messina.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la ricotta infornata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Anche se denominato "formaggio", in realtà si tratta di un "latticino" che subisce una successiva cottura al forno.

Si presenta:

  • esteriormente come un formaggio dalla crosta rugosa di colore marrone scuro;
  • dal sapore dolce;
  • dal forte odore di siero.

Ingredienti

Gli ingredienti principali per la preparazione della ricotta infornata sono:

  • siero di latte di pecora;
  • siero di latte di vacca;
  • siero di latte di capra;
  • latte crudo;
  • acqua;
  • rametti di fico.

Preparazione

Per la produzione della ricotta infornata si possono utilizzare tutti e tre i "sieri" descritti negli ingredienti sopra citati.

Al siero viene aggiunto il 10% di latte crudo con un po' d'acqua in cui sono stati fatti macerare dei rametti di fico, che ha il potere di far separare meglio la ricotta.

  • Il siero viene fatto riscaldare fino alla temperatura di 90°C fino a quando la ricotta non affiora;
  • a questo punto viene prelevata e messa all'interno di appositi recipienti e messa a raffreddare per 1 o 2 giorni.

Cottura

La ricotta viene infine cotta,in forni di pietra, alla temperatura di di circa 200-250° per 30-40 minuti.

In alternativa può essere cotta in forni a legna e l'operazione va ripetuta per 4-5 volte. 

A procedimento ultimato, la ricotta infornata avrà assunto un colore "rosso-bruno".

Ricetta

La ricetta che proponiamo, ha come ingrediente speciale la ricotta infornata, si tratta della:

  • "pasta alla norma con ricotta infornata", ovvero una prelibatezza ed un "must" della cucina tipica siciliana.

La ricetta originale della pasta alla norma tradizionale catanese, prevede rigorosamente la "ricotta salata", invece, nel messinese, è prevista la "ricotta infornata", entrambe con sapori decisi e unici, ed entrambe buonissime.

La pasta alla norma con ricotta infornata è un primo piatto gustosissimo da preparare per svariate occasioni!

Ingredienti

Gli ingredienti che vi dovrete procurare per la preparazione di questo primo piatto a base di ricotta infornata, sono semplici e di facile reperibilità, ossia:

  • 200 g di ricotta infornata;
  • 250 g di pasta;
  • 2 melanzane;
  • 500 g di polpa di pomodoro;
  • 2 spicchi di aglio;
  • peperoncino q.b.;
  • sale q.b.;
  • olio di semi di arachidi q.b.;
  • olio extravergine di oliva q.b.;
  • basilico q.b.

Preparazione

Cominciate con la preparazione della pasta alla norma con ricotta infornata, quindi:

  • lavate e spuntate le melanzane;
  • tagliatele a fette sottili e regolari
  • mettetele in una ciotola e cospargetele di sale per eliminare il liquido amarognolo;
  • copritele a lasciatele riposare per circa 15 minuti.

Prima di utilizzarle, abbiate cura di sciacquarle velocemente, poi, asciugatele delicatamente con un foglio di carta da cucina.

Versate l'olio di semi di arachidi nella padella, e non appena si scalderà, procedete friggendo le melanzane su entrambi i lati.

In seguito, toglietele dall'olio e riponetele sopra un vassoio ricoperto di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

Ora dovrete:

  • sbucciare l'aglio e imbiondirlo nell'olio extravergine d'oliva;
  • unite la polpa di pomodoro;
  • aggiungete a piacere di sale e peperoncino;
  • fate cuocere circa 15 minuti.

A fine cottura andrete ad unire metà delle melanzane e il basilico.

Nel frattempo, potrete procedere in questo modo:

  • riempite di 3/4 d'acqua una pentola capiente e mettetela sul fuoco;
  • raggiunto il bollore,tuffatevi la pasta scelta;
  • sistemate di sale e concludete la cottura.

Una volta raggiunta la cottura al dente o meno della pasta, scolatela e aggiungete il vostro condimento già pronto e mescolate.

A questo punto, potrete mettere nei piatti la pasta alla norma con ricotta infornata.

Ultimerete questo delizioso primo piatto con qualche fettina di melanzana, la ricotta infornata appena grattugiata e servirete ai vostri ospiti!

La pasta alla norma con ricotta infornata, rappresenta vari sapori tipici e tradizionali della Sicilia!

Buon appetito....

Degustazione

La ricotta infornata può essere consumata:

  • fresca come un comune formaggio;
  • insieme a fette di pane;
  • salumi;
  • composte di frutta.

Descrizione

La "cuddura" è un tipo di pane diffuso in molte zone del Sud Italia ed in particolare in Sicilia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la Cuddura di San Paulu nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Il termine cuddura deriva dalla parola greca che significa "corona", chiaro riferimento alla tipica forma a "ciambella" di questo pane.

Questo prodotto ha molte varianti, che differiscono per preparazione e tradizione.

La cuddura si presenta con la tradizionale decorazione con un serpente in rilievo.

Una delle cuddure più conosciute è la "cuddura di San Paulu", un "pane votivo" tipico della città di Palazzo Acreide, in provincia di Siracusa.

Questo pane votivo viene preparato in onore del Santo nella ricorrenza del suo Martirio, il 29 Giugno.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della cuddura sono semplici e facili da reperire, ovvero:

  • 400 g di semola di grano duro;
  • 150 g di zucchero;
  • 2 uova;
  • 100 g di burro;
  • 40 g di latte;
  • 10 g di lievito per dolci;
  • buccia di limone grattugiata;
  • 6 uova sode;
  • 1 uovo per spennellare;
  • zuccherini a piacere.

Preparazione

Iniziamo con la lavorazione della coddura, quindi:

  • anzitutto dovete cuocere le uova che serviranno per la decorazione;
  • mettetele in acqua fredda e fatele cuocere per 7 minuti da quando l’acqua inizia a bollire e lasciate raffreddare.

A questo punto dovrete:

  • mettere in una ciotola la farina e il lievito setacciati;
  • disponete a fontana il tutto e mettete al centro tutti gli altri ingredienti.

Lavorate bene il tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo.

Avvolgete nella pellicola e mettete in frigo per almeno un'ora.

Dividete l'impasto in due parti, metà stendetelo fino ad ottenere uno spessore di circa 1 centimetro e ricavate a vostro piacimento una delle seguenti forme:

  • a campana;
  • a rondine;
  • a bambola;
  • a cuore, ecc.

Con i ritagli che vi avanzano, potete fare i "dettagli".

Conservate un pochino di impasto per le striscioline che chiuderanno le uova.

Con l'altra metà formate dei "cordoncini" spessi 1 cm e cercate di creare una "treccia".

Su una teglia rivestita di carta da forno, formate le vostre cuddure.

Con il pezzetto di impasto tenuto da parte, formate dei piccoli "cordoncini" per ingabbiare le uova.

Spennellate con l'uovo sbattuto e prima di infornare decorate a piacere con gli zuccherini.

Cottura

Una volta che le coddure saranno pronte, procedete con la cottura, quindi:

  • preriscaldate il forno a 170°, meglio se a "forno statico";
  • infornate le coddure per circa 40/45 minuti, sempre tenendole d'occhio.

Una volta raggiunta la cottura ideale, togliete le vostre coddure dal forno e lasciatele raffreddare completamente prima di servirle ai vostri ospiti.

Leggenda

Questo simbolo è collegato alla "leggenda del Santo", secondo la quale San Paolo era immune al "veleno dei serpenti".

La cerimonia di distribuzione del pane votivo è molto caratteristica.

Durante la celebrazione religiosa, viene portato in processione un carretto colmo di cuddure da offrire simbolicamente in dono al Santo.

Il pane viene poi "benedetto" e successivamente venduto "all'asta tra i Fedeli", i quali lo distribuiscono tra parenti ed amici come auspicio di salute e prosperità.

Questa tradizione è legata al mondo contadino e infatti la celebrazione di San Paolo con la relativa distribuzione del pane era un ringraziamento per il raccolto del grano.

La tradizione viene portata avanti ancora oggi, mentre nel resto della Sicilia le tradizioni legate a questo prodotto tipico sono molto diverse da quelle di Palazzo Acreide.

 

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Il "mandorlato", il biscotto riccio siciliano prodotto nel comune di Palma di Montechiaro, nella provincia di Agrigento, è una vera delizia che racchiude in sé tutta la dolcezza delle "mandorle siciliane" e del profumo inebriante degli "alberi di limone".

Cenni storici

Le origini del mandorlato, affondano le radici nel lontano Settecento quando la produzione di questi biscotti avveniva esclusivamente per l'opera laboriosa delle Monache del Monastero di clausura del Santissimo Rosario presente in paese.

I biscotti ricci siciliani, sono stati poi resi celebri dal romanzo "Il Gattopardo".

Il romanzo pubblicato postumo nel 1958, racconta come il Principe di Salina amasse degustare i biscotti ricci di mandorle preparati, secondo una ricetta antica, dalle suore di clausura del Monastero delle Benedettine di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento.

Per questo motivo, i biscotti ricci siciliani sono anche conosciuti come "Ricci del Gattopardo" e sono diventati celebri in tutto il mondo per essere stati citati in questo capolavoro della letteratura italiana da cui Luchino Visconti trasse l’omonimo film nel 1963.

Si è soliti associarli al periodo delle festività natalizie ma, sulle tavole di un siciliano, è possibile trovare i "mandorlati" praticamente in tutto l'anno.

Inseriti nella lista dei 239 prodotti tradizionali della Sicilia, i più comuni sono quelli alle "mandorle", ma sono frequenti anche i "biscotti ricci di noci".

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il mandorlato nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

La tipica forma del mandorlato è quella di una S allungata, ma esiste anche la variante rotonda con una ciliegia candita al centro.

Il tipo di biscotto più diffuso è quello con le mandorle.

Il mandorlato o biscotto riccio siciliano si presenta:

  • con delle scanalature;
  • hanno una lunghezza di circa 10 cm;
  • il loro impasto viene tradizionalmente eseguito a mano.

Ingredienti

Di seguito vi proponiamo una ricetta per la creazione dei biscotti ricci di mandorle.

Gli ingredienti sono semplicissimi e facili da reperire, inoltre la ricetta è alla portata di tutti!

Per la preparazione di circa 50 biscotti ricci di mandorle sono

  • 1 Kg di mandorle;
  • 700 gr di zucchero;
  • 200 gr di farina di grano tenero;
  • 3 o 4 uova;
  • 1 buccia di arancia grattugiata;
  • 1 buccia di limone grattugiata.

Lavorazione

Cominciamo con la preparazione dei biscotti ricci di mandorle, seguite attentamente le nostre indicazioni e vedrete che il successo sarà assicurato!

Per prima cosa dovrete:

  • immergere le mandorle in una pentola piena di acqua che bolle per circa 2 minuti, in questo modo le potrete successivamente pelare e asciugare bene;
  • tritate finemente le mandorle e versatele sul piano di lavoro;
  • aggiungete gradualmente tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.

A questo punto, dovrete inserire l’impasto nell'apposito imbuto e di conseguenza:

  • pressate e tagliate i biscotti ad una lunghezza di circa 10 cm;
  • dategli la caratteristica forma a S;
  • spolverizzate con lo zucchero e sistemateli in una teglia.

Cottura

Per quanto riguarda la cottura, dovrete preriscaldare il forno ad una temperatura di 180°, successivamente infornate i vostri biscotti ricci di mandorle e lasciateli cuocere per almeno 15/20 minuti.

Capirete che i mandorlati saranno pronti, quando cominceranno a dorarsi leggermente.

Una volta cotti, tirateli fuori dal forno e lasciateli riposare affinché si raffreddino.

Degustazione

Ogni momento della giornata è adatto per consumare i mandorlati!

 Questi biscotti gustosissimi e fragranti sono delle vere e proprie "specialità tipiche siciliane", sono adatti per una colazione con caffè e latte oppure con una semplice tazza di tè caldo.

Li potrete gustare sia a merenda che come dolcetto sfizioso per un dopo pasto.

Per quanto riguarda la conservazione, sappiate che si possono conservare tranquillamente nel congelatore!

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