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Il minestrone di fagioli e orzo è uno dei piatti invernali più diffusi in Friuli. Qui, viene proposto in tante varianti diverse, accompagnato o meno a un ottimo bicchiere di vino. Può essere consumato anche freddo, denso al punto da poter essere tagliato a fette.

Il Friuli Venezia Giulia offre una gastronomia gustosa e genuina, caratterizzata da prodotti caratteristici e vini rinomati. Uno dei piatti tipici della cucina friulana è il minestrone di fagioli e orzo. Tipicamente invernale, può essere in realtà gustato in tutte le stagioni.

Un tempo, questo piatto ricopriva un posto principe nella tradizione culinaria regionale. Le minestre e le zuppe erano infatti molto diffuse, declinate in diverse varianti e parte integrante della dieta friulana.

Minestrone di fagioli e orzo ma non solo: le minestre nella tradizione friulana

Oggi, le minestre non ricoprono più l’importanza di una volta. C’era un tempo, tuttavia, in cui i minestroni realizzati con le verdure dell’orto erano dei piatti saporiti, comuni e decisamente ricercati.

Tra le preparazioni più tradizionali, vanno menzionate sicuramente le minestre come la jota, la minestra di patate e bieta, di patate e verze, il Paparot, realizzato con spinaci, pancetta, farina di mais e di frumento. Ma anche la zuppa di cipolla e la Sope, un brodo ristretto a base di sedano a cui vengono aggiunte delle fette di pane abbrustolito e un’abbondante spolverata di parmigiano.

Il minestrone orzo e fagioli è una delle preparazioni più antiche e tipiche della cucina friulana. Gustoso, sano e ricco, ecco come prepararlo e alcune proprietà dei suoi ingredienti.

Fagioli Rossi intavoliamo

Minestrone di fagioli e orzo - Ingredienti

Partiamo dagli ingredienti. Le dosi indicate sono adatte per 4 persone. Per realizzare il vostro minestrone orzo e fagioli serviranno:

  • 200 grammi di fagioli borlotti secchi
  • 200 grammi di orzo perlato
  • mezzo litro di latte
  • 1 osso di prosciutto
  • 2 patate
  • 1 cipolla
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • foglie di alloro
  • sale q.b.

Come realizzare il minestrone di fagioli e orzo - Procedimento

  • Iniziate mettendo in ammollo, separatamente, l’orzo e i fagioli.

Vi conviene mettere gli ingredienti a bagno la notte prima, in modo che possano riposare per 12 ore.

Trascorso il tempo necessario:

  • Disponete i fagioli in una pentola con dell’acqua fredda a cui avrete aggiunto l’alloro, la cipolla pulita e tagliata, il sedano, la carota e le patate tagliate a cubetti. Aggiungete anche l’osso di prosciutto.
  • Quando l’acqua sarà giunta a bollore, salate quanto basta, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per circa un’ora e mezzo.
  • A questo punto, unite l’orzo e il latte riscaldato, procedendo nella cottura per un’altra oretta.

Alla fine della preparazione, la minestra di fagioli e orzo dovrà risultare molto densa.

  • Una volta pronta, togliete l’osso e le foglie di alloro e lasciate riposare per una ventina di minuti.

Poi, servite ai vostri commensali.

Orzo proprietà e benefici dell’ingrediente principale del minestrone friulano

L’orzo è uno degli ingredienti principe di questo piatto. Si tratta di un cereale gustoso, dalle spiccate proprietà e dagli ottimi valori nutrizionali.

Ha un’origine antichissima e si pensa sia uno dei primi cereali mai consumati dall’uomo.

Si tratta di un alimento ricco di sali minerali. Al suo interno, infatti, sono presenti il potassio, il calcio e il ferro. Per questo è considerato un ottimo rimineralizzante ed energizzante.

Si tratta inoltre di un cereale a basso indice glicemico. Il suo consumo, infatti, contribuisce a non innalzare eccessivamente i livelli di zucchero nel sangue.

Le fibre in esso contenute contribuiscono inoltre a mantenere nella norma i livelli di grassi del sangue. A beneficio di cuore, linea e apparato circolatorio.

Non solo: sembra che durante l’allattamento aiuti a stimolare la produzione di latte.

I suoi benefici ricadono soprattutto a livello intestinale. Si tratta di un cereale da inserire nella dieta, ad esempio, per trattare la stipsi o il gonfiore addominale.

Il consumo di orzo è adatto a tutti, bambini e anziani compresi ed è inoltre un valido alleato nei periodi di forte stress o in cui ci si sente a corto di energie.

Questo alimento è generalmente adoperato per preparare insalate e zuppe, come appunto il minestrone di fagioli. Di solito, si consiglia di consumare la varietà decorticata, da tenere in ammollo per una notte, prima della sua cottura.

Orzo intavoliamo

Le sarde fritte sono uno dei piatti più semplici da preparare e sfiziosi da mangiare della cucina friulana. Ecco come cucinare le sarde e riconoscere quando il pesce è fresco.

Il Friuli è una regione molto fortunata. La sua tradizione culinaria, infatti, prevede sia piatti di terra che gustosi piatti di mare. Uno dei piatti tipici friulani più consumati, ad esempio, sono le sarde fritte.

In realtà, la varietà di pesce di mare consente di avere una grande ricchezza di soluzioni. Questo grazie alla vicinanza della regione alle coste del Mediterraneo, che accoglie una grande varietà di specie. Dal rombo, alla sogliola, fino ad arrivare allo sgombro, alle sardine, ma anche a pesci come il branzino e l’orata.

I piatti di pesce, inoltre, prevedono esemplari di acqua dolce-salata, come l’anguilla e il pesce persico, senza contare crostacei e molluschi.

Ma vediamo adesso come preparare una delle ricette friulane a base di pesce più semplici e veloci da cucinare: le sardine fritte.

Sarde Fritte2 intavoliamo

Sarde: proprietà e valori nutrizionali

Le sarde sono un tipo alimento appartenente alla categoria del pesce azzurro. Da un punto di vista nutrizionale, sono ricche di grassi Omega 3, vitamine, sali minerali ma soprattutto vitamina B12 e fosforo.

Di piccole o medie dimensioni, la sarda è un pesce molto comune del mar Mediterraneo, ma anche delle acque europee dell’Oceano Atlantico.

Questo alimento è un’ottima fonte di proteine (64%) e di vari oligoelementi, tra cui fosforo, sodio, calcio, ferro, magnesio e selenio.

I grassi buoni in esso contenuti variano in base alla stagione in cui il pesce è pescato.

La sardina è un alimento spesso consigliato da dietologi e nutrizionisti. Questo perché i suoi acidi grassi Omega 3 hanno effetti positivi sui livelli di colesterolo, aumentando quello “buono” e contribuendo alla diminuzione di quello “cattivo”. Questo protegge l’organismo e il sistema cardiocircolatorio, prevenendo l’aterosclerosi. La vitamina B12, al tempo stesso, mantiene i valori di omocisteina equilibrati, proteggendo le arterie.

Non solo: le sarde sono uno dei pochi alimenti a contenere vitamina D. Questo consente di proteggere le ossa, migliorando l’assorbimento del calcio. Infine, grazie al loro apporto proteico, le sardine fanno bene ai muscoli e ai tessuti connettivi, nonché agli occhi e alla vista.

Come riconoscere il pesce fresco

La sardina è uno dei pesci più sicuri da un punto di vista di accumulo di mercurio e metalli pesanti. A patto, naturalmente, che venga consumata fresca, per godere a pieno di tutte le sue proprietà e del suo gusto.

Ma come riconoscere quando il pesce è fresco?

Attraverso alcuni piccoli accorgimenti:

  • l’odore deve essere gradevole e delicato
  • il corpo della sarda deve essere sodo e rigido, non molliccio
  • le squame aderiscono bene al corpo
  • il suo colore è brillante e le sue branche di colore rosaceo
  • gli occhi hanno la pupilla nera e non arrossata
  • il ventre non deve essere innaturalmente gonfio.

La ricetta delle sarde fritte - Ingredienti

Ora passiamo alla ricetta. Le sardine sono da sempre considerate un ingrediente alla base di piatti poveri. In realtà hanno un ottimo valore nutrizionale, sono ricche di proteine “nobili” e contengono degli aminoacidi che il corpo non riesce a produrre da solo. Oltre ad avere, naturalmente, un buon apporto di Omega 3.

Le sarde sono inoltre facilissime da preparare e vanno consumate freschissime.

Ecco gli ingredienti per preparare le sardine fritte per 4 persone:

  • 1 kg di sarde
  • 2 limoni
  • 2 uova
  • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • olio di semi
  • sale e pepe q.b.

Come cucinare le sarde fritte - Procedimento

  • La prima cosa da fare è, naturalmente, pulire le sarde. I pesci vanno eviscerati, privati della testa e lavati accuratamente.
  • Asciugate bene le sarde prima di continuare nella preparazione del piatto, eviterà schizzi di olio durante la frittura.
  • Prima della cottura, le sarde dovranno marinare per mezz’ora in olio extravergine d’oliva, succo di limone e un pizzico di sale.
  • Scolate il pesce, asciugate nuovamente con carta assorbente.
  • Sbattete le uova e passateci dentro le sardine. Poi, impanatele e friggetele in olio di semi bollente.
  • Riponetele in un piatto in cui avrete messo ancora della carta assorbente. Consentirà di avere una frittura asciutta, eliminando l’olio in eccesso.
  • Aggiustate di sale le vostre sarde fritte impanate e, se vi piace, arricchite il tutto con una spolverata di pepe macinato.

Servite le vostre sarde fritte ben calde.

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