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Regione: Campania 
Prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria


Descrizione 

Il calzone hiamato anche “cazone ‘mbuttunat” è un piatto molto conosciuto della tradizione Napoletana. Si tratta di un piatto molto simile alla pizza, l’impasto infatti è lo stesso, a cambiare è la forma, non più stesa e rotonda ma chiusa a mezzaluna e farcita. Il cazone ‘mbuttunat può essere cotto in due maniere differenti: possiamo trovare il calzone al forno cotto nel tradizionale forno a legna oppure il calzone fritti he viene fritto in abbondante olio bollente.

Certificazione

Il ministero delle politiche agroalimentare ha inserito il Calzone nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) della regione Campania.

Origini

Ma come quali sono le origini del Calzone Tradizionale?

Nasce nell’800 nel sud Italia tra Campania e Puglia. In quel periodo alcuni cuochi decisero di provare a creare una variante della pizza, invece di stenderla a disco, provarono a chiuderla e farcirla usando degli avanzi come ad esempio ricotta e pomodori. Il calzone affermò subito come cibo del popolo.

Oggi è un piatto delizioso e molto affermato che possiamo assaporare sia nei ristoranti ma anche acquistarlo nelle rosticcerie e gustare come street food.

E' presente simile anche in altre regioni del sud Italia come per esempio in Puglia con il panzerotto

Ingredienti

(Dose per 2 persone)

Per la pasta:

  • 400 g di farina di tipo 1;
  • 4 g di lievito di birra disidratato;
  • 240 ml di acqua;
  • 6 o 7 g di sale;
  • 15/20 g di olio EVO;
  • farina da utilizzare per il piano di lavoro q.b.

Per la farcitura:

  • Passata di pomodoro q.b.;
  • Origano q.b.;
  • Mozzarella q.b.;
  • Prosciutto cotto q.b.;
  • Olio EVO q.b.

Preparazione

Come si fa il Calzone al Forno

  • Mettiamo in una ciotola la farina setacciata ed uniamo il lievito di birra;
  • Versiamo l’acqua a più riprese e mescoliamo con un cucchiaio, meglio se di legno, in modo che tutta la farina sia assorbita;
  • Aggiungiamo il sale e l’olio EVO e continuiamo a mescolare finché non otteniamo un impasto grezzo;
  • Lavoriamo con le mani e formiamo una palla che dobbiamo coprire con un canovaccio e lasciar lievitare a temperatura ambiente per circa due ore. L’impasto dovrà triplicare di volume;
  • Cospargiamo il nostro piano di lavoro di farina e stendiamo l’impasto con le mani, lavorandolo coi polpastrelli oppure con il mattarello. Dobbiamo ottenere un disco di circa 30 cm di diametro;
  • Trasferiamo il disco su una leccarda precedentemente rivestita da carta forno e su una metà iniziamo ad aggiungere la farcitura;
  • Cospargiamo di passata di pomodoro, origano, prosciutto cotto. mozzarella a cubetti e terminiamo con un filo di olio EVO;
  • Chiudiamo l'impasto facendo attenzione a sigillare bene i bordi;
  • Cuociamo in forno preriscaldato a 230° per un 10 o 15 minuti;
  • Aggiungiamo un po’ di passata e un filo d’olio sulla superficie e lo inforniamo per circa 5 o 6 minuti alla stessa temperatura. 

Degustazione

Ricordati che puoi farcirlo con ciò che più preferisci, generlamente con passata di pomodoro ed altri ingredienti a piacere come la mozzarella, prosciutto e verdure.

Buon appetito!

Regione: Campania 
Prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione 

Il Babà detto anche Babbà è un dolce da forno, soffice, a forma di fungo. Sicuramente uno dei dolci più rappresentativo della pasticceria napoletana.

Certificazione

Il ministero delle politiche agroalimentare ha inserito il Babbà nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) della regione Campania.

Origini

Ma come nasce il babà napoletano?

La sua origine è molto curiosa.

La ricetta del babà non è napoletana come si potrebbe pensare ma venne inventata da un re polacco esiliato in Francia.

All’inizio il dolce non aveva la forma che conosciamo ma era molto grande e al suo interno c’erano uvetta, zafferano e canditi.

Siccome si trattava di un dolce molto asciutto venne l’idea di bagnarlo con uno sciroppo al rum.

Successivamente venne chiamato Baba ed approdò a Parigi dove vennero eliminati dall’impasto zafferano, uvetta e canditi e prese la forma attuale a fungo. 

Dalla corte di Versailles arrivò poi a Napoli grazie alla regina Maria Carolina d’Austria, moglie del re di Napoli.

Nella seconda metà dell’ottocento il babà divenne un dolce diffuso tra i borghesi napoletani che lo gustavano camminando per strada.

Ingredienti

(dose per 12 persone)

Immagino che a questo punto ti stia chiedendo come fare i babà, giusto? 

Benissimo, scopriamo subito come si prepara questo tradizionalissimo dolce della cucina partenopea.

Per l’impasto:

  • 250 g di farina Manitoba;
  • 75 g di burro;
  • 15 g di lievito di birra Fresco;
  • 500 g di zucchero;
  • 5 g di sale;
  • 3 uova.

Per la bagna:

  • 100 g di rum;
  • 800 g d’acqua;
  • Scorza di limone q.b.

Preparazione

Come si fa il babà:

Step 1:

  • iniziate sbattendo leggermente le uova a temperatura ambiente e mescolatene una metà con metà burro che dovrà essere molto morbido;
  • nella farina sbriciolate il lievito di birra e impastate con il composto di uova e burro e con gli altri ingredienti. Dovrete arrivare ad avere un composto omogeneo;
  • per preparare l’impasto potete utilizzare un’impastatrice che vi aiuterà ad avere un impasto uniforme;
  • coprite l’impasto con un telo e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per mezz’ora, dopodiché mettetelo in una tasca da pasticcere;
  • imburrate circa dodici stampini per babà e riempiteli fino a metà. Metteteli, stando attenti a tenerli distanziati, in una teglia e lasciateli lievitare per circa un’ora;

Step 2:

  • una volta trascorso il tempo dovrete infornarli a 190°C per circa 25 minuti;
  • a questo punto prepariamo la bagna;
  • scaldate a fuoco lento l’acqua con lo zucchero e la scorza di un limone non trattato, una volta portata a bollore aggiungete il rum e spegnete il fuoco;
  • una volta pronti, immergete i babà nello sciroppo ancora caldo, potete aiutarvi con una schiumarola;
  • scolateli e lasciateli sgocciolare su una griglia posata su un vassoio.
  • a questo punto lasciateli raffreddare ed i babà sono pronti.

Degustazione

Il babbà è ottimo da gustare inzuppato in liquori come ad esempio il Rum oppure il Limoncello.

Oggi è molto apprezzato e viene assaporato anche tagliato a metà con l’aggiunta di panna, crema pasticcera e frutta. 

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