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REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Bevande analcoliche, distillati e liquori

Descrizione

Solo in Calabria si trova il prezioso e saporito "anice nero", chiamato così dal greco "anison", in dialetto calabro "ananzu".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'anice nella lista deiProdotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Esso è caratterizzato da "acheni" che sprigionano il profumo forte e intenso dell'anice, che rievoca la dolcezza della vaniglia e combina un retrogusto di liquirizia.

Sono proprio questi preziosi semi neri che danno origine a un liquore aromatico e squisito, di alta qualità.

Da ricordare che l'anice nero di Calabria è un ingrediente molto raro, la sua provenienza è individuata nel Mediterraneo orientale ed esso fa parte dela famiglia delle Apiaceae, insieme al finoccio e al prezzemolo.

Origine

Utilizzato già ben 4000 anni fa dagli Egiziani, che lo degustavano per il suo alto potere digestivo, anti-infiammatorio ed espettorante, l'anice nero sotto forma di olio, in passato veniva mescolato al vino per creare bevande alcoliche saporite.

Degustazione

Oggi l'anice dà un tocco speciale a ogni ricetta di liquore, generando un prodotto tipico che si trova solo in Calabria.

ll profumo inebriante dell'anice conquista i tuo olfatto, risultando un prodotto d'eccellenza calabrese.

Il suo aroma inconfondibile e gustoso è da apprezzare sorso dopo sorso:

  • questo liquore può essere utilizzato per correggere in modo prelibato il caffè o per generare gustosi taralli all'anice fatti a mano.
REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Bevande analcoliche, distillati e liquori

Descrizione

Anche se oggi è prodotta industrialmente, la ricetta della "gassosa al limone" affonda le sue origini nella tradizione calabrese dove la sua ricetta, che presenta molte varianti, è ancora conservata gelosamente da chi ne conosce tutti i segreti.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la gassosa al limone nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

E' una bevanda analcolica a base di:

Presentazione

Il suo aspetto è:

  • cristallino;
  • il suo profumo è un intenso aroma di limone.

E' leggermente gassata.

Nella sua versione "artigianale" le classiche "bollicine" erano il frutto della:

  • fermentazione al sole del liquido chiuso nelle bottigliette di vetro create apposta per la gassosa.

Ne derivava un gusto:

  • meno dolce e meno gassato della maggior parte delle bibite simili sul mercato.

Degustazione

La gassosa al limone è una bevanda molto utilizzata da sola, come drink fresco e dissetante, servito in bicchieri alti e tondeggianti magari con qualche foglia di menta o un bastoncino di liquirizia.

E' apprezzata anche come base per cocktail tra i quali il più conosciuto, soprattutto nelle regioni del nord, la vede in accoppiata con la birra.

Grazie al suo "aroma" che si contraddistingue con un gradevole tono di acidità, la gassosa al limone è adatta anche:

  • a pasto;
  • abbinata a piatti di pesce crudo o crostacei.

Una ricetta della "tradizione calabra", la vede:

  • trasformata in un sorbetto leggero da servire a fine pasto, guarnito con una foglia di menta o di salvia.
REGIONE: Calabria - Aspromonte
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

Il "caprino dell'Aspromonte" è un formaggio a pasta semidura prodotto in provincia di Reggio Calabria e nelle zone dell'omonimo altopiano.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il caprino dell'Aspromonte nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Viene preparato da Ottobre a Luglio con il latte intero della capra di "razza Aspromonte".

Si riconosce per:

  • la sua forma cilindrica ed ogni caciotta può pesare da 1 a 3,5 kg;
  • il suo colore all'interno è di un giallo molto chiaro con sfumature che possono variare a seconda della stagionatura.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del caprino dell'Aspromonte sono:

  • latte di capra dei pascoli del Massiccio dell'Aspromonte.
  • caglio di capretto;

Preparazione

Per la preparazione del caprino dell'Aspromonte, si procede nel modo seguente:

  • il latte viene riscaldato fino a 38 °C;
  • successivamente viene aggiunto il caglio di capretto;
  • la salatura invece, viene effettuata a secco su entrambe le facce;
  • la stagionatura poi, può andare da pochi giorni a 4-5 mesi e viene condotta lasciando le forme su tavole composte da canne.

Proprietà organolettiche

Nella variante più fresca del caprino dell'Aspromonte, il prodotto si caratterizza per un gusto maggiormente acido mentre gli esemplari più stagionati spiccano per un sapore decisamente più corposo e piccante.

Da un punto di vista prettamente nutrizionale, il caprino dell'Aspromonte è un formaggio grasso e meno adatto alle diete.

Degustazione

In generale può essere consumato sia da solo come antipasto o in abbinamento con altre pietanze.

Si sposa molto bene con le insalate, i primi piatti e vari frutti di stagione.

Per quel che riguarda il vino d'accompagnamento da servire, questa varietà calabrese può essere gustata con un bel vino bianco, sia strutturato e rotondo in bocca ma anche più leggero e fruttato.

REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

Il formaggio "felciata" è tipico della regione Calabria, specificamente della zona di Cosenza.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la felciata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Si tratta di un formaggio:

fresco che prende il nome dalla "felce", poiché le sue foglie sono utilizzate per avvolgerlo e gli donano un aroma particolarmente piacevole al gusto.

La pasta della felciata è:

  • morbida;
  • di un bianco puro che ricorda quello della porcellana;
  • non ha crosta;
  • può essere consumato anche caldo, subito dopo la sua preparazione a base di latte di capra misto a quello di pecora.

Storia

Il formaggio felciata e la sua produzione ha una storia che si lega a quella della Nobiltà calabrese.

La sua bontà, infatti, è tale che per lungo tempo questo tipo di formaggio non è mai mancato nelle cucine dei nobili.

Si racconta che:

  • i falegnami utilizzassero il legno di gelso, pregiato, come prodotto di scambio per avere un po' di felciata.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la produzione della felciata sono:

  • latte di capra;
  • latte di pecora.

Degustazione

Le caratteristiche della felciata, così morbido e dal gusto pieno e avvolgente, lo rendono perfetto per essere consumato da solo su una fettina di pane, oppure unito a qualche ingrediente che possa esaltare il suo gusto.

Unire alla felciata il miele o la frutta secca può essere un buon modo per scoprire un sapore nuovo.

Puoi provarlo anche:

  • condito con olio di oliva prodotto in Calabria per scoprire che si tratta di un abbinamento favoloso.

Il miglior vino di accompagnamento per questo formaggio è:

  • bianco e secco.
REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Il "cedro" è un albero da frutto molto diffuso sui territori calabresi, con rami bassi e spinosi, foglie allungate con nervature evidenti e in rilievo, molto verdi in cima e più chiare alla base.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il cedro nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Presentazione

I fiori dell'albero sono grandi e di un bel bianco, mentre i suoi frutti ricordano per forma e colore un limone acerbo.

Il cedro come frutto è ricco di ottime proprietà nutrienti, come:

  • la vitamina C e tanti sali minerali.

Inoltre, ha un elevato contenuto di zuccheri, ma è del tutto privo di grassi e di proteine.

In cucina

Alcune zone della Calabria, come Santa Maria del Cedro, sono rinomate proprio per la presenza di molti alberi di cedro e il periodo della raccolta diventa un'occasione per organizzare delle feste popolari che attirano anche i turisti che desiderano ammirare l'operazione di raccolta dei frutti.

Sebbene sia faticoso raccogliere i cedri dall'albero, per le sue piccole dimensioni e per le molte spine, chi si dedica a questa attività lo fa per l'amore verso un frutto di cui già nella Bibbia si parla esaltandone le caratteristiche.

Il cedro, in quanto prodotto tipico della Calabria, non può mancare nella cucina tradizionale della regione.

Molto usato per preparare "confetture", da accompagnamento per carni e formaggi, il cedro è anche utilizzato come:

  • contorno;
  • consumato crudo con un condimento di sale, olio e pepe.

Un piatto calabrese tipico, che potresti provare a riprodurre, consiste negli:

  • involtini di foglie di cedro ripiene di uvetta e cedro a dadini.
REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

I "ceci abbrustoliti" o "ceci arrostiti", che prendono il nome di "calia", sono una ricetta tradizionale della cucina calabrese.

Certificazioni

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i ceci abbrustoliti nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT). 

Origini

I ceci tostati risalgono alla cultura contadina. La sera si mettevano i ceci sotto la cenere calda e la mattina gli uomini ne mettevano nelle tasche una bella manciata prima di dirigersi verso i campi.

La ricetta tradizionale prevedeva, per fare i ceci tostati, l'uso di una grande padella forata su cui veniva versata della sabbia sulla quale, una volta incandescente, venivano cotti i ceci, poi separati tramite un setaccio. 

Caratteristiche

I ceci tostati sono un piatto tanto semplice quanto stuzzicante. Rappresentano uno snack sano ed energetico (grazie alle proprietà nutrizionali dei ceci) e generalmente adatto anche a chi è allergico alla frutta secca o alle arachidi.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione dei ricetta dei ceci abbrustoliti sono:

  • ceci secchi (1 sacchetto) o, in alternativa, una confezione di ceci precotti;
  • spezie a piacere;
  • sale;
  • olio.

Preparazione

Per fare i ceci tostati consigliamo l'uso dei ceci secchi che mantengono inalterato il gusto originale. In alternativa si possono anche usare i ceci precotti.

  • mettere i ceci in ammollo in acqua e bicarbonato per una notte intera (saltare questo passaggio nel caso dei ceci precotti);
  • dopo averli scolati e asciugati versateli in una ciotola insieme a due cucchiai di olio di oliva (magari aromatizzato all'aglio o al peperoncino),  sale e le spezie che preferite; 
  • mescolateli delicatamente e ripetutamente, versateli su una teglia  ricoperta di carta forno e fate cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi in modalità statica per circa 35 minuti;
  • di tanto in tanto smuoveteli al fine di farli cuocere in maniera uniforme;
  • accendete il grill e lasciateli cuocere altri 5 minuti o fino a quando li vedrete uniformemente tostati.
  • una volta che saranno belli "croccanti", toglieteli dal forno e fateli raffreddare.

ceci abbrustoliti al forno

 

I vostri ceci abbrustoliti sono pronti per essere serviti.

ceci così tostati si conservano per diversi giorni.  

Degustazione

Ideali per accompagnare l'aperitivo o da sgranocchiare davanti a un buon film, o ancora per una merenda allegra e sana, i ceci abbrustoliti sono irresistibili quanto le arachidi e le noccioline, ma sicuramente più sani e nutrienti.

Volete un consiglio per servirli in un modo carino e comodo? Realizzate dei cornetti utilizzando dei fogli di carta paglia tagliati in quattro e riempiteli con i vostri ceci. Sarà apprezzatissimo, comodo e igienico.

REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Il "musulupu dell'Aspromonte" è un formaggio grasso, bianco, a pasta molle, che si produce tutto l'anno nella zona affacciata sul Mar Ionico della provincia di Reggio Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il musulupu dell'Aspromonte nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Preparato a base di:

  • è privo di crosta;
  • viene consumato fresco
  • la pasta è priva di occhiature ed è umida;
  • presenta una bassa intensità aromatica;
  • viene mangiato come formaggio da tavola;
  • consumato da solo oppure usato come ingrediente per varie ricette.

Ad esempio può servire per insaporire:

  • la pasta;
  • le verdure di stagione;
  • le insalate;
  • per farcire i dolci tradizionali calabresi.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del musulupu dell'Aspromonte sono:

  • latte di pecora;
  • latte di capra;
  • caglio.

Preparazione

Per preparare il musulupu dell'Aspromonte si procede nel modo seguente:

  • si aggiunge al latte crudo il caglio liquido di capretto o di agnello a 35-38°C;
  • a questo punto si rompe la cagliata con un tipico attrezzo, chiamato miscu, così da assumere le dimensioni di un chicco di riso;
  • quindi la si pressa manualmente negli stampi;
  • la si spurga su un ripiano di legno;
  • la si mette in caldaia per scottarla nel siero caldo;
  • infine la cagliata viene posta nella musulupara, un contenitore in legno di gelso che dà il nome al formaggio.

In base alla forma della musulupara cambia anche quella del musulupu, può essere:

  • a croce;
  • semisferica;
  • a fiore;
  • decorata con immagini ad altorilievo.

Infatti sulla superficie del musulupu dell'Aspromonte rimangono impresse i motivi intagliati all'interno del contenitore.

Il peso può andare dai 0,7 ai 4 kg.

REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Le "crocette" o "crucette calabrisi" sono un dolce tipico della tradizione calabrese, preparato con fichi secchi che vengono farciti con frutta secca, cotti nel forno e spolverati con zucchero e cannella.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le crocette nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Il nome di crocette deriva dal fatto che i fichi vengono disposti come:

  • in una piccola croce.

L'essiccatura dei fichi permette di conservare e poter gustare questo frutto delizioso e ricco di apporto energetico anche nei mesi invernali.

Le crocette, infatti, sono un dolce tipico del periodo natalizio.

Si tratta di una ricetta propria di una cucina semplice e contadina, tramandata di generazione in generazione in molte golose varianti.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione di 12 crocette sono:

  • 48 fichi secchi;
  • 12 noci o in alternativa 48 mandorle;
  • 15 g di zucchero;
  • 3 g di cannella;
  • 20 ml di liquore all'anice;
  • buccia di arancia;
  • 2 bicchieri di vino dolce.

Preparazione

Per preparare le crocette occorre:

  • in primo luogo far rinvenire i fichi secchi lasciandoli in acqua bollente per qualche minuto;
  • una volta che si saranno ammorbiditi, andranno aperti a metà, lasciando le due parti unite per il picciolo e quindi incrociati a due a due a formare una piccola croce;
  • ciascuna metà dei fichi andrà farcita con un gheriglio di noce e una scorzetta di limone e arancia;
  • coprire la crocetta con una seconda coppia di fichi egualmente incrociati;
  • ottenute le crocette, queste andranno infornate per quindici minuti a 200°;
  • poi spolverizzatele con zucchero e cannella oppure, per una variante più golosa, glassate con cioccolato fondente.

Conservazione

Le crocette di fichi si conservano per molte settimane e rallegreranno la tavola di Natale con il profumo e il gusto della tradizione.

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