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Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati  

Descrizione

Nel territorio dove si ergono i monti Sicani, tra le vallate della provincia agrigentina e palermitana, il "carciofo spinoso" resiste alle intemperie del tempo e alle incursioni di varietà ibride senza spine grazie alla dedizione e alla vocazione delle popolazioni di Palermo e Menfi per i prodotti naturali provenienti dalla terra.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il carciofo spinoso nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Il carciofo spinoso si contraddistingue per:

  • il suo colore verde vivace con sfumature tendenti al violaceo;
  • per la presenza di spine dorate nella parte superiore.

Di medie dimensioni, questa varietà di carciofi vanta:

  • una consistenza croccante all'esterno e un cuore tenero e delicato all'interno.

La stagione del raccolto del carciofo spinoso inizia a fine Novembre e si protrae fino a Maggio, periodo in cui i banchi dei mercati si riempiono di cassette in legno straboccanti di carciofi spinosi appena raccolti a mano inondando l'aria del loro inconfondibile aroma.

La particolarità esclusiva di questi carciofi è che la loro robustezza li rende particolarmente adatti per cotture alla brace e per le conservazioni sott'olio.

Preparazione

Prova anche tu a realizzare delle ricette a base di carciofo spinoso sono una vera delizia in ogni preparazione.

Pulisci bene l'interno e recidi la parte superiore spinata, dopodiché tagliali per lungo e cuocili alla griglia, sono eccezionali.

Se invece vuoi carpirne tutta la fragranza, allora cuocili interi al vapore e assapora tutto il gusto rustico delle sue foglie.

E non finisce qui perché potrai realizzare anche dei saporiti piatti a base di carciofi e patate, caponate oppure deliziosi paté per condire le tue bruschette.

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Formaggi
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

La "provola dei Monti Sicani" è una caciotta a forma di pera a pasta filata semidura.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la provola dei Monti Sicani nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Si tratta di un formaggio fresco di breve o media stagionatura.

Le sue origini sono "antiche", si racconta che fosse il formaggio prediletto degli antichi romani".

In una terra così dedita al lavoro pastorale e alla caseificazione, la sua produzione interessa soprattutto il territorio dei:

  • Monti Sicani, comprendente le province di Palermo e Agrigento, ma la sua notorietà lo ha reso un prodotto apprezzato anche oltre confine.

È da pascoli intensivi che si ricava il "latte crudo" con cui viene prodotta la provola dei Monti Sicani e la sua lavorazione avviene ancora oggi rispettando la tradizione.

Questa procedura di lavorazione avviene secondo tecniche "secolari" che sono state tramandate di famiglia in famiglia.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la creazione della provola dei Monti Sicani sono i seguenti:

  • latte di vacca crudo;
  • caglio di agnello o capretto.

Presentazione

Ecco come si presenta la provola dei Monti Sicani:

  • oscilla tra i 9 e i 10 etti;
  • la crosta è morbida e il colore tende al bianco con sfumature giallo paglierino.

Degustazione

Prova la provola dei Monti Sicani con una fetta di pane unta di olio extravergine d'oliva, potrai apprezzarne tutto il gusto deciso e leggermente pungente.

Oppure prepara degli sfiziosi stuzzichini di formaggio e verdure accompagnate da un calice di vino rosso per un happy hour davvero felice.

E se sei amante di focacce e pizze allora metti le mani in pasta e condisci i tuoi prodotti da forno con una generosa dose di caciotta tagliata a cubetti.

L'ideale è aggiungerla 10 minuti prima di sfornare in modo tale che il formaggio si sciolga assumendo una consistenza filante.

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione  

Descrizione

La "salsiccia di maiale" o "sauzizza" fa parte dei prodotti alimentari della tradizione siciliana.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la salsiccia di maiale nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Prodotta soprattutto nell' area sud orientale dell'isola nei comuni adiacenti i Monti Iblei, ma conosciuta e consumata in tutta la regione e non solo.

La salsiccia di maiale fresca viene prodotta con:

  • carne di maiale tritata;

e rappresenta il modo ideale per riciclare tutte le parti del maiale.

Solitamente vengono impiegate le parti:

  • del muscolo;
  • della pancetta;
  • una percentuale di grasso, necessario per donare gusto e consistenza.

Ingredienti

La carne viene insaporita con:

  • sale marino;
  • finocchietto selvatico;
  • peperoncino;
  • e successivamente impastata con del vino rosso di Pachino.

Preparazione

L'impasto così ottenuto viene inserito in budella naturali andando a formare delle salsicce lunghe anche 2 metri.

Una volta preparate, vengono appese ad asciugare in un luogo fresco e ventilato.

Per la versione "secca", le salsicce vengono fatte stagionare per alcuni mesi.

Oltre alla versione classica, esiste una versione "affumicata", che viene realizzata attraverso un processo di "affumicatura" fatto con:

  • legno naturale, in luoghi appositamente a ciò dedicati.

Degustazione

La salsiccia può essere consumata fresca o dopo un periodo di stagionatura.

La versione "fresca" viene solitamente impiegata per:

  • cotture alla brace;
  • in padella con del vino;
  • per la preparazione di ragù.

La versione "secca" viene consumata come:

  • salume da affettare e abbinare ad altri salumi e formaggi.

La salsicia di maiale fresca si abbina perfettamente con vini rossi del luogo!

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

Sono molte le preparazioni regionali che ricordano le festività o che sono legate a un periodo particolare dell'anno.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la salsiccia pasqualora nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

La "salsiccia pasqualora", tipica della regione Sicilia, porta nel proprio nome il ricordo delle "Festività Pasquali", periodo in cui era tradizione insaccare alcuni tagli di carne di maiale attorno alla Settimana Santa, vicina alla Pasqua, per conservarla in vista dell'estate.

La salsiccia pasqualora è però oggi consumata tutto l'anno e è in grado, grazie agli ingredienti tipici della regione Sicilia, di rappresentare bene la tradizione gastronomica locale.

Ingredienti

La "ricetta classica" della salsiccia pasqualora prevede:

  • 1 kg di carne tritata misto di maiale e bovino;
  • 30 g di sale;
  • 50 g di semi di finocchio;
  • pepe nero a piacere;
  • peperoncino;
  • vino bianco.

Per circa tre settimane viene poi fatta stagionare.

L'insieme di questi ingredienti crea un equilibrio di sapori intensi e di aromi unici, da esaltare grazie alla cottura alla brace o a crudo.

Certificazioni

La salsiccia pasqualora può essere infatti consumata come un qualsiasi altro salamino affumicato.

Curiosità

Le prime menzioni alla salsiccia pasqualora risalgono all'antica Roma, alle Georgiche di Virgilio, poema che esalta le tradizioni rurali e la vita dei campi.

Ha dunque un'origine molto antica e piena di fascino!

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

La "fragola e fragolina di Maletto", sono uno dei prodotti siciliani più amati al mondo, sono un vero e proprio "dono della natura".

Cetificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la fragola e fragolina di Maletto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Coltivazioni

Coltivate con passione ed ingegno dalla popolazione locale, la coltura di questi frutti ha infatti attecchito sui terreni di origine lavica delle pendici dell'Etna, le cosiddette "terre morte".

Riportate in vita grazie alla "vocazione del popolo di Maletto" che ha trapiantato qui queste fragole senza ricorrere a processi artificiali di maturazione che ne avrebbero potuto alterare le proprietà organolettiche.

Oggi rappresentano una delle voci più importanti dell'economia siciliana e grande motivo di vanto.

Varietà

Le varietà di fragole coltivate sono tre:

  • la Fragraria Vesca, una specie di fragolina piccola e tenera largamente impiegata in pasticceria;
  • la Madame Moutho, una fragola più verace e consistente;
  • la Rifiorente che ha il pregio di permettere ai coltivatori la raccolta di questi frutti 11 mesi all'anno.

Presentazione

La fragola e fragolina di Maletto si presentano:

  • una forma tondeggiante;
  • il colore è rosso rubino vivace;
  • mentre il profumo è intenso ed inebriante;
  • la polpa è morbida e succosa tanto da sciogliersi in bocca;
  • il gusto è di una dolcezza infinita.

Degustazione

Se vuoi sperimentare queste deliziose fragole e fragoline di Maletto nelle tue ricette, sappi che potrai davvero sbizzarrirti!

Gustale al naturale oppure lasciale macerare con del succo di limone ed una generosa dose di zucchero.

Se vuoi osare, allora, prepara un pan di Spagna alto e soffice, farcisci con panna e decora la parte superiore con una tempesta di fragoline, sarà una gioia per gli occhi e il palato.

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Certificazione Prodotto: DOP

Descrizione

Le "nocciole dei Nebrodi" rientrano nei prodotti siciliani di altissima qualità che hanno avuto il marchio DOP.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le nocciole dei Nebrodi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

I noccioli che producono questa qualità speciale di nocciole crescono nel Parco dei Nebrodi e legano la sua storia ad un significato economico importante per i siciliani.

Alla fine dell' 800, infatti, ci fu una crisi agricola che mise in pericolo la vita dei contadini che contavano sui prodotti della terra per sfamarsi.

I noccioli riuscirono, però, a resistere alle difficoltà territoriali e climatiche continuando a donare i loro frutti.

Così, dal 1890 i contadini siciliani della zona accolgono le nocciole dei Nebrodi come un vero "regalo della natura".

Oggi la produzione italiana di nocciole è coperta da quella siciliana al 10%.

Presentazione

L' aroma della nocciole di Nebrodi è:

  • forte e piacevole;
  • la sua consistenza croccante;
  • hanno un retrogusto deciso;

tutte queste caratteristiche le rendono particolarmente riconoscibili ed è proprio per questo che le nocciole dei Nebrodi sono molto amate dai consumatori.

In cucina

Inoltre, l' utilizzo in cucina delle nocciole di Nebrodi è consigliato anche per trarne tutti i benefici nutritivi, come le:

  • vitamine e i minerali in esse contenuti.

Il principale uso che in Sicilia si fa delle nocciole di Nebrodi, dalla particolare forma tondeggiante, è legato alla pasticceria.

  • Creme, gelati, torroni, croccantini e varie tipologie di dolci morbidi.

Ciò non toglie che le nocciole di Nebrodi, se bene abbinate, possono trasformarsi in un "ingrediente speciale" per piatti di carne o essere usate a "mo' di stuzzichino" in un ricco aperitivo.

Di certo la migliore preparazione che puoi tentare è quella del:

  • croccantino a base di miele e nocciole.
Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

La Sicilia è una grande produttrice di "arance", conosciute nel mondo per la loro qualità.

Certificazioni

In particolare, sono famose le "arance rosse di Sicilia", che hanno ottenuto l' Indicazione Geografica Protetta (IGP), e sono coltivate specialmente nelle province di:

  • Catania;
  • Siracusa e Enna.

Tipologie

Nello specifico, questo genere di arance si distingue in tre tipi:

  • sanguinella;
  • moro;
  • tarocco.

Ognuna ha delle caratteristiche specifiche, ma in comune hanno un sapore deciso, un succo abbondante e una dolcezza mista ad un tocco di asperità che le rende uniche.

Ingredienti

La marmellata di arance è preparata perlopiù con:

  • le arance rosse;
  • polpa di limone;
  • zucchero.

seguendo le antiche ricette delle nonne che dedicavano molte ore alle confetture e alle conserve.

Oggi quest' usanza si sta perdendo, ma la marmellata di arance fatta in casa ha un gusto eccezionale!

Preparazione

Provarci non costa nulla, potresti solo ottenere un' ottima marmellata.

Per iniziare:

  • sbuccia le arance e tagliale a pezzi avendo cura di eliminare la parte bianca amara;
  • aggiungi una piccola parte di polpa di limone e metti a cuocere insieme allo zucchero;
  • mescola spesso durante i 40 minuti di cottura.

Intanto, fai bollire le bucce di arancia in acqua, per appena 10 minuti, per poi aggiungerle alle arance in cottura.

Lascia cuocere fin quando la consistenza ti sembrerà quella perfetta per una marmellata, e riempi i barattoli sterilizzati.

Avrai ottenuto una bontà!

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione

Descrizione

Il "salsiccione" o "sausizzuni" è un prodotto tipico siciliano, prodotto nella provincia di Ragusa.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il salsiccione nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione (PAT).

Ingredienti

L'aspetto è quello di una salsiccia lunga circa 10-15 cm e un diametro di circa 4 cm.

Viene realizzata con:

  • carne di maiale;
  • sale marino;
  • finocchietto selvatico;
  • peperoncino.

Lavorazione

Il metodo di lavorazione prevede:

  • il taglio della carne di maiale in piccoli pezzetti, che può essere fatto a coltello o con l'ausilio di un tritacarne;
  • la carne ottenuta viene messa in un recipiente e condita con la giusta quantità di sale marino, semi di finocchietto selvatico e peperoncino;
  • una volta impastato il tutto si unisce un po' di vino rosso di Pachino e si mescola ulteriormente.

Insaccatura

Il composto di carne viene viene fatto riposare per un paio d'ore e poi, con l'aiuto di un apposito macchinario, si procede a riempire le budella del maiale.

Una volta "insaccata", si formano i vari salsiccioni legandone le estremità con dello spago.

Stagionatura

Terminata questa operazione, i salsiccioni vengono appesi all'aria, in un ambiente ventilato e fresco e vengono fatti stagionare per un periodo di 20 giorni.

Dopo di che sono pronti per essere consumati nel modo che si preferisce.

Degustazione

Il salsiccione, considerato il breve tempo di stagionatura, è da considerarsi una "salsiccia fresca" a tutti gli effetti, e come tale andrà consumata solo cotta.

La cottura ideale per questo prodotto è quella:

  • alla brace  oppure al sugo;

ottimo anche come ingrediente per preparare ragù o verdure ripiene.

Grazie alla presenza dei "semi di finocchietto selvatico" e del "peperoncino", che gli conferiscono un gusto piccante, richiama l' abbinamento con un buon vino rosso.

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Direttamente dagli alberi piantati a frutta delle terre siciliane, i "fichi" sono dei frutti dalla polpa dolce e morbida.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i fichi secchi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

Le condizioni climatiche di questa regione unitamente a una coltura biologica, senza cioè l'impiego di agenti nocivi all'ambiente e alla salute, fanno dei fichi siciliani una vera delizia della natura per via delle loro proprietà organolettiche ineguagliabili.

Per assaporarne tutto il gusto fresco e genuino l'ideale sarebbe mangiarne uno appena raccolto, ma la verità è che questi fichi si prestano a numerosi altri impieghi.

Tra questi la preparazione di "fichi secchi" è di gran lunga quella che ha origini più antiche e che ancora oggi si ripete secondo la tecnica della tradizione tramandata dai nostri nonni.

Se anche tu vuoi fare scorta di queste deliziose chicche in modo da poterne mangiare durante tutto l'anno, allora segui questi semplici consigli per farli essiccare nel migliore dei modi.

Lavorazione

Innanzitutto pulisci i tuoi frutti in profondità con l'aiuto di un panno umido, dopodiché procedi a tagliarli a metà nel senso della lunghezza e trasferiscili su una tavola di legno con la polpa rivolta verso l'alto.

Coprili con della pellicola resistente o un telo in cotone ed esponi al sole durante tutto il giorno, la sera invece spostali in casa.

Ripeti la procedura per almeno una settimana intera fino a loro completa essiccazione.

Conservazione

A questo punto sistema i tuoi fichi in una scatola in latta o in un contenitore in vetro con chiusura ermetica e conservali in un luogo asciutto.

Un'idea assolutamente green e ricca di gusto!

Regione:Sicilia
Tipologia di prodotto: condimenti

Descrizione

La tipicità dei prodotti gastronomici dipende molto dagli ingredienti principali, che ne indicano la provenienza, poiché rappresentano prodotti tradizionali di un certo luogo, ma può essere legata anche al processo di preparazione.

 

Ingredienti

Gli ingredientinecessari per la creazione dell'elioconcentrato sono:

  • 10 kg di pomodoro;
  • 100 gr sale.

Caratteristiche

È questo il caso dell' "elioconcentrato", ossia il sugo concentrato di pomodoro, che unisce un ingrediente tipico del mediterraneo, i pomodori, con un metodo che sfrutta il particolare clima siciliano:

  • l'asciugatura al sole.

L'elioconcentrato è una preparazione fondamentalmente semplice, che richiede ingredienti poveri, come:

  • il pomodoro e il sale;

ma che nasce grazie a un lungo processo.

Lavorazione

I pomodori vengono:

  • sbollentati per facilitare la concentrazione della polpa;
  • vengono poi passati per estrarne il sugo;
  • quest'ultimo viene spianato su alcuni ripiani di legno posti "sotto il sole".

Asciugatura

L'esposizione ai raggi solari e al calore siciliano, permette al sugo di "asciugare" la sua componente acquosa e concentrarsi in elioconcentrato.

La salsa viene poi:

  • salata a seconda dei gusti e delle necessità.

Si tratta di una preparazione "anche casalinga", secondo la quale la salsa di pomodoro viene fatta asciugare all'interno di vasetti in vetro o terracotta, con l'aggiunta di uno strato d'olio e di alloro.

La tipicità di questo prodotto e della sua preparazione, che può avvenire solo grazie al "sole" della bella Sicilia, gli ha permesso di essere incluso nella lista dei PAT, ovvero dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Coltivazioni

È particolarmente radicato in alcune province specifiche, quelle di:

  • Agrigento;
  • Palermo;
  • Ragusa;
  • Messina;
  • Trapani.
Regione: Sicilia
Tipologia di prodotto:. Formaggi

Descrizione

La "provola dei Nebrodi" è un formaggio siciliano, con presidio Slow Food, prodotto nella provincia di Messina e per la precisione nei territori dei Monti Nebrodi.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la provola di Nebrodi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

L'ingrediente principale per la preparazione della provola di Nebrodi è semplicissimo, ovvero:

  • il "latte di vacca".

Caratteristiche

Questo formaggio è disponibile nelle versioni:

  • fresco;
  • semistagionato;
  • stagionato.

Dalla caratteristica:

  • forma a pera, la provola raggiunge un peso tra i 4-5 kg. 

Produzione

Particolare la tecnica di produzione che consiste nel portare il latte ad una temperatura di 45° al quale verrà aggiunto:

  • il caglio di agnello o capretto;
  • seguito dalla rottura della cagliata fino ad arrivare alla dimensione di una nocciola.

A questo punto si aggiunge:

  • acqua calda e si lascia la pasta a riposare nel siero per 12 ore;
  • trascorso il tempo di riposo, si riscalda l'acqua ad una temperatura di 80° e inizia la lavorazione a mano della "provola dei Nebrodi";
  • l'ultimo passo è quello della "salatura in salamoia".

Salatura 

Il periodo di stagionatura va dai 10 giorni ad un mese per le provole fresche, 3 mesi per quelle semistagionate, fino ai 4 mesi e oltre per quelle stagionate.

La provola dei Nebrodi è un formaggio a pasta dura e filata, che a seconda del periodo di stagionatura presenta:

  • una crosta morbida (se fresco), o dura e sottile (se stagionato), di colore giallo paglierino, tendente allo scuro se stagionata.

La pasta, a seconda della stagionatura, si presenta:

  • morbida;
  • semidura o dura.

Il gusto va dal delicato fino al piccante nelle provole stagionate.

Abbinamenti

In fatto di abbinamenti con altri cibi, la provola dei Nebrodi fa parte della categoria dei "formaggi da tavola" e si abbina a:

  • vini bianchi leggeri;
  • vini rossi;

a seconda del diverso grado di stagionatura.

Regione: Sicilia
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati  
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

Il "kaki di Misilmeri" è una pianta della famiglia delle "ebenacee", tipicamente orientale, proveniente dalla Cina settentrionale e dal Giappone.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i kaki di Misilmeri nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

Si tratta di:

  • una pianta cespugliosa e sempreverde;
  • genera un frutto tondeggiante;
  • una bacca simile ad una mela, ma più bombata;
  • con una buccia tenera e levigata;
  • un colore che vira dalle tonalità dell' arancio carico fino al mattone.

L'albero è caratteristico della località di "Misilmeri", situata nell' Agro palermitano, un territorio dal clima mitigato e subtropicale che permette la crescita di questa tipologia di pianta.

Storia

Si narra che il kaki di Misilmeri giunse in Europa nel XVI secolo e trovò il suo habitat naturale in principio a Firenze.

Il primo esemplare fu piantato nel giardino di Boboli, per poi diffondersi in tutta Italia grazie agli orti botanici dei monasteri, fino ad arrivare nella calda Sicilia.

Il kaki di Misilmeri è uno dei tanti Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), di questa regione, celebrato con feste e sagre nel periodo di raccolta, in Ottobre.

Viene chiamato anche "Loto del Giappone", annoverato come cibo degli dei:

  • la polpa è morbida;
  • zuccherina;
  • succosa;
  • deliquescente e con un delicato sentore di vaniglia.

Proprietà benefiche

È ricchissimo di "pigmenti flavonoidi", utili per contrastare l'invecchiamento e lo stato degenerativo, di:

  • vitamine A, C e del gruppo B.

Dissetante e saziante, lo puoi inserire tranquillamente nella tua alimentazione povera di grassi.

Degustazione

Ti consigliamo di consumarlo in purezza, oppure di abbinarlo a carni e pesce, per un contorno sofisticato.

Con il kaki di Misilmeri puoi cucinare deliziose salse, a cui aggiungerai una nota di carattere con le spezie.

È ottimo anche per la preparazione di:

  • dolci;
  • sorbetti;
  • gelati e granite.

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