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Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta

Descrizione

"L'ovaletto di Calatafimi" è un'arancia prodotta esclusivamente nel territorio collinare di Calatafimi in provincia di Trapani.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'ovaletto di Calatafimi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Non è nota l'origine genetica della pianta, probabilmente è derivata da una trasformazione gemmaria di un "agrume calabrese".

Questo frutto è apparso per la prima volta agli inizi del 1900, in un aranceto del piccolo paese siciliano.

È un'arancia:

  • bionda che matura in primavera, da Aprile fino a Giugno inoltrato;
  • ha una forma allungata;
  • i suoi spicchi non contengono semi;
  • la buccia dell'Ovaletto è abbastanza liscia e sottil;
  • ha un colore tenue sui toni del giallo-arancione;
  • la polpa è arancione chiaro e ricca di succo.

In cucina

L'ovaletto di Calatafimi ha una buccia particolarmente profumata ed è molto indicata per aromatizzare le pietanze.

L'arancia può essere l' ingrediente che dà quel tocco in più alle salse e ai condimenti.

In pasticceria viene impiegato per profumare:

  • creme;
  • sorbetti e dolci.

Con l'arancia si realizzano:

  • marmellate e confetture;
  • è il componente principale nella preparazione di ottimi liquori.

Utilizzo

Dai suoi fiori si estrae un olio essenziale largamente impiegato in "profumeria".

Proprietà benefiche

L'arancia è un frutto prezioso che non dovrebbe mai mancare in una sana alimentazione.

L'apporto di vitamina C è notevole, combatte:

  • i sintomi influenzali;
  • ha proprietà diuretiche;
  • è disintossicante;
  • contribuisce a migliorare le difese immunitarie.

Un bicchiere di succo d'arancia è un toccasana per i soggetti fumatori che più di tutti hanno bisogno di combattere i radicali liberi e aumentare le proprie difese antiossidanti.

Consumando due frutti al giorno si possono prevenire le infezioni e lo stress.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Aromi

Descrizione

"L'origano" è una pianta della famiglia delle "lamiaceae", di cui esistono diverse specie.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'origano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tipologie

In Italia se ne distinguono quattro tipologie:

  • origano comune, che è una pianta perenne molto facile da trovare;
  • origano meridionale, che cresce in zone boscose in alcune regione del sud;
  • origano maggiorana, giunto in Italia a partire dall' Asia;
  • origano siciliano, specie più rara delle altre e quindi "pregiata" che cresce in zone di montagna.

Nello specifico, l'origano siciliano si trova nei territori montani delle province di Catania e Siracusa.

Fioritura e raccolta

L'origano siciliano è una pianta spontanea che fiorisce nei primi mesi estivi.

Dopo la raccolta, è lasciato essiccare in appositi spazi ad "energia solare".

Le caratteristiche dell'origano siciliano conferiscono un aroma particolarmente riconoscibile, più forte degli altri tipi di origano.

Proprietà benefiche

Il valore di questa pianta è riconosciuto sia in cucina che nell'ambito dell'erboristeria.

Le proprietà dell'origano sono ormai note e proprio per questo spesso è usato per la preparazione di infusi terapeutici dagli effetti:

  • analgesici;
  • antisettici;
  • espettoranti e tonici.

Inoltre, l'origano siciliano sembra essere utile nella prevenzione del:

  • cancro alla prostata.

In cucina

Le sue ottime proprietà non oscurano il buon gusto che può conferire a diverse pietanze in cucina.

In particolare, l'origano siciliano si sposa perfettamente con ingredienti freschi di orto, quali:

  • pomodori e melanzane;

ma è ottimo anche come parte del condimento per piatti sia a base di carne che di pesce.

Ottima è la focaccia bianca con olio, origano e sale.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

Se ti trovassi a passeggiare per le strade di alcune zone della Sicilia  nei mesi che vanno da Settembre a Dicembre, scopriresti che sui balconi di molte case sono appesi i meloni invernali, il giallo "cartucciaru"e il verde "purceddu".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il melone invernale giallo nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

Si tratta di due tipologie di frutti raccolti in estate, normalmente ad Agosto, ma conservati per diversi mesi al fresco in modo da fargli raggiungere la piena maturazione e quel loro sapore dolce al palato molto piacevole.

Il "melone invernale giallo" ha:

  • una buccia gialla;
  • la sua forma è piuttosto allungata;
  • mentre quello "purceddu" è più rotondo e ha la buccia verde;
  • entrambi internamente sono chiari.

Origini

Testimonianze scritte fanno pensare che i due frutti fossero coltivati già nel '300.

Conservare i meloni cartucciaru e porceddu fino a Dicembre, periodo in raggiungono l'apice della loro dolcezza, ha associato nel tempo i due frutti al Natale.

Le tavole imbandite per il pranzo di Natale in Sicilia, infatti, vedono sempre la presenza di questi meloni, in particolar modo di quello dalla buccia verde, talvolta adoperato anche per creare dei meravigliosi centro tavola o inserito nei cesti regalo da donare in occasione delle feste.

In cucina

Ottimo da gustare come:

  • frutto di fine pasto;
  • talvolta è abbinato ai salumi per un antipasto fresco e leggero.

Inoltre, questo melone invernale giallo entra nella tradizione siciliana delle dolci "granite".

Ottimo è il dolce "cremolato" al melone.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Dolci

Descrizione

La "mostarda" è un dolce a base di mosto d'uva dalle antiche origini.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la mostarda nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

Fin dai tempi passati, infatti, il periodo della "vendemmia" in Sicilia era atteso non solo per la preparazione del vino, ma perché parte del mosto d'uva era destinato alla preparazione di questo dolce, simile nella consistenza ad un budino.

Esistono diverse varianti della mostarda, talvolta è preparata con:

  • succo di fichi d'India;

ma la ricetta originale prevede come ingrediente principale esclusivamente il "mosto d'uva", unito spesso a "frutta secca".

Ingredienti

La mostarda può essere preparata anche in casa, basta procurarsi:

  • 1 litro di mosto d'uva bianca.

Gli altri ingredienti che ti serviranno sono solo:

  • 100 gr di amido di mais;
  • 100 gr di noci sgusciate.

Inoltre, il gusto è spesso arricchito con "abbondante cannella", ma la quantità puoi variarla in base ai tuoi gusti.

Preparazione

Il primo passaggio consiste nel:

  • far cuocere il mosto d'uva insieme all'amido di mais a fuoco lento, avendo cura di girare per amalgamare bene i due ingredienti;
  • quando il composto inizierà a coagulare, aggiungi le noci ridotte in granella e continua la cottura;
  • quando la consistenza sarà abbastanza compatta, spegni il fuoco e trasferisci la mostarda in un vassoio o in qualche formina.

Prima che si raffreddi del tutto, spolvera la mostarda di "cannella".

Degustazione

Questo dolce va servito freddo, magari con una spruzzata di panna montata da accompagnamento e un buon calice di vino passito.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta
Certificazione Prodotto: PAT

Certificazioni

Le "pere virgola" sono un frutto tipico della Sicilia e rientrano nell’elenco Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), stilato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le pere virgola nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

Sono coltivate nella zona del versante orientale dell’Etna e si raccolgono nella seconda decade del mese di Settembre.

L’albero è mediamente vigoroso e le foglie, di forma ovale, presentano margini seghettati.

I frutti sono:

  • raggruppati;
  • piccoli ed aliformi.

Caratterisctiche

Le pere virgola sono dette "Pira Virgulusi" in dialetto siciliano.

La "forma" è:

  • piriforme;
  • tozza e schiacciata ai poli opposti;
  • il picciolo è di media lunghezza;
  • la superficie è liscia e regolare.

La "buccia" delle pere virgola ha:

  • un colore rossastro nella prima fase di accrescimento;
  • verde chiara alla raccolta;
  • giallo chiaro alla maturazione che avviene in "fruttaia".

Sulla buccia vi è anche:

  • una punteggiatura color ruggine.

La "polpa" è:

  • bianco giallastra;
  • fondente;
  • succosa;
  • dolce;
  • aromatica;
  • con qualche cellula sclerenchimatica.

Il peso di ogni pera virgola si aggira intorno ai 150-200 grammi.

Un frutto di dimensioni medie ha appena 100 calorie.

Proprietà salutari

Le pere virgola sono ricche di zuccheri semplici, quali:

  • fruttosio;
  • sorbitolo e glucosio;

indicati nelle diete ipocaloriche e nell'alimentazione dei diabetici.

Il "glucosio" stimola la produzione di "serotonina" promuovendo un’ azione "antidepressiva".

La polpa è fonte di fibre naturali solubili ed insolubili che contribuiscono a controllare i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue ed a migliorare le funzionalità digestive.

Le pere virgola hanno un alto contenuto di:

  • potassio;
  • vitamina A e C.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA PRODOTTO: Frutta
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

La "nespola di Trabia", nota anche come "nespola rossa", è un frutto che si coltiva in Sicilia, esattamente nella piccola cittadina di Trabia, poco distante da Palermo.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la nespola di Trabia nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

In passato la nespola di Trabia era considerata nei mercati uno dei frutti più pregiati e ancora oggi è molto apprezzata grazie alle sue proprietà organolettiche.

La nespola di Trabia ha:

  • una grandezza media;
  • una buccia non molto spessa che, in piena maturazione, assume un colore arancione molto acceso;
  • la polpa è dolce, morbida e compatta.

La dolcezza del clima nei mesi primaverili favorisce la maturazione della nespola, la raccolta è più abbondante nei mesi di maggio e giugno.

In cucina

Con le nespole di Trabia si possono ottenere prodotti artigianali tipici di ottima qualità, con la polpa si preparano:

  • marmellate deliziose largamente utilizzate nella preparazione di dolci;
  • dai noccioli invece si ottiene il "Nespolino", un liquore dal sapore molto delicato che lascia in bocca un gradevole sapore di mandorla.

Il retrogusto leggermente amaro fa del Nespolino un ottimo digestivo!

Origini

La pianta di nespole è arrivata in Sicilia dai paesi orientali, circa due secoli fa.

Trattandosi di una pianta sempreverde dal fogliame ricco, a quel tempo il "nespolo" era considerata solo una pianta decorativa e utilizzata per abbellire le dimore dei ricchi.

Quando si scoprì la bontà del frutto ebbe inizio la "coltivazione intensiva" della pianta che ancora adesso viene portata avanti con fatica.

"'A Trabbìa", come si dice in dialetto siciliano, i contadini amano la propria terra e non possono rinunciare alla bontà delle loro nespole.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Vegetali
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

La "zucchina di Misilmeri", detta anche "friscaredda", è una delle zucchine tipiche della zona del palermitano.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la zucchina di Misilmeri nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Infatti "Misilmeri" è un comune che si trova nell'area metropolitana del capoluogo siciliano.

Il clima mediterraneo permette appunto di avere una coltivazione di questo tipo di ortaggio, utile per preparare diversi piatti tipici della cucina siciliana.

La forma è molto particolare, visto che varia moltissimo rispetto a quella delle zucchine normale.

Anche il colore cambia in un verde più chiaro.

Storia

Infatti questa variante di zucchina è una delle più utilizzate ed è famosa perché della pianta non si butta via niente.

Il popolo siciliano, a causa anche di una povertà frequente, ha sviluppato un ottimo senso pratico, coltivando tante piante che possono essere utilizzate per qualsiasi tipo di scopo.

In cucina

La zucchina di Misilmeri molte volte viene utilizzata per:

  • farcire i famosi "panini siculi" che si mangiano per strada.

La Sicilia, infatti, ha una cultura culinaria sullo "Street Food" davvero molto vasta.

La zucchina di Misilmeri viene utilizzata appunto per farcire i gustosi cibi che troviamo.

Infatti, come già detto, di questa pianta non si butta niente!

Conosciutissima è la "pasta con i tinnirumi", ovvero:

  • i germogli e le foglie, e la pasta ottiene un sapore particolare e intenso.

Una valida alternativa alla pasta con le zucchine comuni!

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta

Descrizione

Con la denominazione "mandarino tardivo di Ciaculli" si intende una varietà di mandarino coltivato nel comune palermitano di Ciaculli, un piccolo e grazioso borgo di campagna.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il mandarino tardivo di Ciaculli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Si dice "tardivo" proprio perché la sua "maturazione" avviene più tardi rispetto agli altri agrumi.

Si tratta di un frutto particolare:

  • molto dolce e profumato;
  • con la buccia sottile di un bel colore giallo-arancione.

È molto apprezzato anche perché ha "pochi semi" ed è molto succoso.

Il mandarino tardivo di Ciaculli matura fino a Marzo e per questo motivo viene detto "marzuddu".

Raccolta

La produzione non è molto abbondante e si deve al lavoro costante dei piccoli produttori della zona.

La fase di "raccolta" è abbastanza delicata e deve essere fatta "a mano", i frutti vengono maneggiati con cura e messi in sacchetti di tela per non danneggiare la buccia.

Origini

Il mandarino tardivo di Ciaculli è una varietà nata intorno agli anni '40, dovuta ad una trasformazione spontanea di un altro tipo di mandarino:

  • il "mandarino avana".

Attualmente la produzione del mandarino tardivo di Ciaculliè è molto importante ed è tra i prodotti di qualità più prestigiosi dell'agricoltura siciliana.

Grazie al suo sapore intenso e inconfondibile, questo mandarino è ricercato anche dai maestri gelatieri per la preparazione di sorbetti.

Proprietà curative

Da tempi remoti i semi del mandarino tardivo di Ciacullisono sono impiegati nella "medicina cinese" per:

  • curare malattie infiammatorie e per calmare i dolori muscolari.

La polpa del mandarino tardivo di Ciaculli è:

  • ricca di fibre;
  • di vitamine;
  • di beta-carotene.

 Il mandarino tardivo di Ciaculli:

  • stimola la digestione;
  • stuzzica l'appetito;
  • è particolarmente indicata per i soggetti che soffrono di inappetenza.
Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Vegetali trasformati

Descrizione

La "mostarda essiccata" è un prodotto tipico della pasticceria siciliana, particolarmente diffuso nella provincia di Enna.

Cetificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la mostarda essiccata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

I "mustardi essiccata", quelli originali, sono realizzati nel piccolo comune agricolo di Villarosa, si tratta di piccoli dolci preparati artigianalmente con ingredienti semplici quali:

  • la farina;
  • le mandorle;
  • la buccia d'arancia tostata;
  • la cannella;
  • lo zucchero;
  • il succo di fichi d'India.

Degusatzione

La preparazione richiede grande passione per la cucina e un minimo di manualità.

La mostarda essiccata è una ricetta antica molto ghiotta, gelosamente custodita e tramandata negli anni.

Viene generalmente consumata:

  • a colazione o a merenda;
  • è buonissima da sola;
  • spesso viene usata per farcire panini dolci.

Il clima particolarmente mite della Sicilia conferisce a tutti i prodotti della terra un sapore veramente unico.

Il succo ricavato dai fichi d'India è veramente delizioso, si ottiene semplicemente:

  • strizzando il frutto, precedentemente privato della buccia, ben avvolto in telo da cucina.

Proprietà benefiche

Da non sottovalutare le "proprietà terapeutiche" di questi frutti preziosi, ricchi in ferro, che sono antiossidanti e depurativi.

Preparazione

Il procedimento è molto semplice, si fa bollire il succo di fichi d' India e si aggiungono:

  • lo zucchero;
  • i pezzetti di buccia d'arancia;
  • le mandorle tritate;
  • per ultimo, si versa poco per volta la farina e si mescola bene per amalgamare tutti gli ingredienti.

Si versa il composto ottenuto su un piano di marmo umido, si livella la superficie e, quando si è asciugato, si taglia a pezzi con un coltello affilato cercando di creare tanti piccoli rombi.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Vegetali trasformati

Descrizione

Il "cece" in Sicilia , detto anche "ciciri" in dialetto, è uno dei legumi più prodotti e apprezzati nell'isola.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il cece nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Il "Cicer Arietinum" è una pianta che si adatta perfettamente al clima caldo e arido della regione.

Essendo un arbusto può:

  • raggiungere il metro di altezza;
  • i suoi frutti di color crema e tondi, sono contenuti a gruppi di 2-3 in baccelli con rivestimento peloso sulla superfice.

I ceci si raccolgono nel periodo estivo, soprattutto nel mese di Luglio, ma non vengono consumati freschi, anzi è essenziale l'essiccazione del legume che consente un miglior metodo di commercio e un arricchimento del sapore del prodotto.

La coltivazione dei ceci in Sicilia si basa principalmente su due tipologie di produzione:

  • la prima è la varietà "Pascià", è anche la più apprezzata per la produzione dei semi più grossi e corposi, ma come pianta è delicata;
  • la seconda varietà, meno coltivata è chiamata "Sultano", con un seme più piccolo e per questo meno apprezzata in commercio.

Proprietà nutritive

Il cece vanta eccellenti proprietà nutrizionali, sono un ottimo alimento con abbondanza di proteine e fibre, ricco di vitamine e sali minerali.

Il cece è un legume facilmente reperibile sia secco o sotto forma di farina, infatti quest'ultima è nota per l'utilità in cucina.

Tra le produzioni gastronomiche culinarie di Sicilia, non possono sfuggirti le"panelle", ovvero:

  • uno spuntino fritto;
  • caratteristico delle zone palermitane;
  • creato dall'impasto a base di farina di ceci, acqua sale e spezie di proprio gusto.

Una specialità tipica siciliana che spesso si accompagna con panini al sesamo e Cazzilli.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Formaggi
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

Il "maiorchino di Novara di Sicilia" è un formaggio e prodotto siciliano.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il maiorchino di Novara di Sicilia nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Produzione

Viene prodotto nella provincia di Messina, precisamente a:

  • Novara di Sicilia.

Tuttavia questo tipo di formaggio è caratteristico anche dei vicini comuni di:

  • Mazzarà Sant'Andrea;
  • Basicò;
  • Tripi;
  • Fondachelli;
  • Montalbano Elicona;
  • Santa Maria del Mela.

Presentazione

È un formaggio;

  • a pasta compatta;
  • di colore giallo paglierino;
  • la crosta è di colore ambrato tendente al marrone.

Ingredienti

Il maiorchino di Novara di Sicilia è prodotto con il "latte intero di pecora" a cui vengono aggiunti:

  • latte bovino e caprino.

Questo formaggio ha una stagionatura mediamente lunga che ne determina il sapore tra il delicato e il piccante.

Abbinamenti

Questa caratteristica fa si che questo prodotto si sposi bene con:

  • i vini rossi maturi e i vini dolci liquorosi come la Malvasia e il Marsala.

Lavorazione

La "lavorazione" del maiorchino di Novara di Sicilia necessita di particolare accortezza, è abbastanza complessa e lunga.

Il latte di pecora viene mischiato al latte misto in pasta di agnello e capra.

Successivamente la cagliata è rotta in pezzi piccoli e posta sul fuoco dove si deposita.

Quando la pasta è pronta viene modellata in forma sferica e messa nelle fascere dove viene bucherellata per separare il prodotto dal siero.

Quest'ultima parte è molto importante e delicata.

Quando la pasta si sgonfia viene raccolta nuovamente e posta sui tavoloni di legno a riposare.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Verdura
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

Il "pomodoro secco", è conosciuto nel meridione come "ciappa", è un prodotto tipico della regione Sicilia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pomodoro secco nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Infatti questo tipo di lavorazione è molto apprezzata e permette di gustare i pomodori prodotti in questo modo.

Il pomodoro secco è tipicamente estivo ed è molto buono da consumarsi anche con una buona fetta di pane.

Il pomodoro secco ha una preparazione molto semplice e basta qualche settimana per poterli mangiare.

Lavorazione

Il pomodoro secco deve essere:

  • tagliato in due dal senso verticale e si espone al sole;
  • è necessario coprirlo attentamente per proteggerlo dagli insetti, ma una volta essiccato si inserisce in vasi di vetro;
  • solitamente viene messo sott'olio e gustato come un antipasto.

Utilizzo

I campi di utilizzo sono davvero tantissimi.

Infatti possono essere utilizzati per poter preparare qualsiasi tipo di salsa, oppure per un semplice spuntino.

In Sicilia le varianti del pomodoro secco sono tantissime, ovvero:

  • si trovano con le varie spezie, che assumono dunque un sapore totalmente diverso.

Un ottimo modo per poter produrre una variante gustosa.

Certificazioni

Anche i pomodori secchi siciliani (conosciuti anche con il nome di ciappa), fanno parte della tipologia PAT, ovvero si trovano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.

I pomodori secchi siciliani rientrano inoltre nei prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, visto che il metodo di essiccazione prevede un cambio delle proprietà organolettiche.

In Sicilia sono consumati come contorno e tantissime famiglie li preparano artigianalmente!

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