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REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Conserve

Descrizione

I "funghi spontanei sott'olio" sono una specialità pugliese realizzata con funghi comuni!

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i funghi spontanei sott'olio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Origine

funghi spontanei sott'olio oltre ad essere un contorno ottimo sono un prodotto molto comune in Puglia, e questo grazie alla ricchezza di boschi e sottoboschi che permettono all'appassionato di funghi di cercare e trovare qualsiasi tipo di fungo, dal comune al più pregiato.

Ingredienti e preparazione

Ingredienti:

  • funghi;
  • aceto di vino bianco;
  • olio extra vergine di oliva;
  • aglio;
  • prezzemolo;
  • peperoncino;
  • sale.

Preparazione

Per la preparazione devi procedere facendo seguendo i passi:

  • innanzitutto pulire i funghi, lavandoli e risciacquandoli per eliminare eventuali residui di terra;
  • prendi una pentola e versa l'aceto di vino bianco, metti sul fuoco e fai bollire;
  • quando l'aceto avrà raggiunto l'ebollizione aggiungi i funghi e lasciali sbollentare per circa 5/10 minuti;
  • trascorso il tempo raccogli i funghi con un mestolo bucherellato e dopo averli fatti sgocciolare sistemali su un panno asciutto per eliminare l'aceto in eccesso;
  • lasciali raffreddare e prosegui con la preparazione tritando l'aglio, il prezzemolo e il peperoncino;
  • prendi i vasetti sterilizzati e asciugati per bene, inizia a mettere il primo strato di funghi con un po' di sale e il mix di aglio, prezzemolo e peperoncino;
  • continua a riempire il vasetto a strati, prima i funghi e poi gli aromi sino al riempimento del contenitore e infine versa l'olio extra vergine di oliva e chiudi bene il vasetto.
REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Frutta

Descrizione

Le "cerase" o "ciliegie di Puglia" sono un prodotto agricolo che viene esportato in tutta Italia ed anche all'estero.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le cerase nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Storia

Note anche sotto il nome di "ciliegie ferrovia", sono state coltivate per la prima volta nel lontano 1935.

Secondo alcune fonti locali, sembrerebbe che il primo albero di ciliegio di questa varietà, nacque proprio in prossimità di un casello ferroviario, posto a circa 900 metri dalla città di Sammichele di Bari.

Vista l'elevata vicinanza ai binari, decisero di rinominare le cerase "ciliegie Ferrovia".

A prendersene cura fu proprio il custode, che in seguito riuscì a moltiplicare l'albero anche nei comuni limitrofi.

Produzione

Ad oggi le città identificate come "maggiori produttori" di cerase nell'intero territorio Pugliese, sono:

  • Turi;
  • Casamassima;
  • Conversano.

La varietà tipica "Baresana" si distingue dalle altre per le grosse dimensioni del frutto, attaccato all'albero mediante un peduncolo piuttosto lungo.

Ciò che rende le cerase particolarmente amate dal mercato ortofrutticolo nazionale ed internazionale è, oltre al suo sapore unico ed inconfondibile, il fatto che si mantiene fresca per molti giorni.

In media, il frutto mantiene le sue caratteristiche strutturali ed organolettiche fino a 7 giorni, consentendo così di effettuare anche lunghi tragitti.

Degustazione

Potrai gustare le cerase a fine pasto, oppure anche integrarle a squisiti dolci a base di frutta.

Ad esempio, potrai creare una "coulis di ciliegie di Puglia" per guarnire la tua cheesecake o in alternativa preparare una gustosa confettura ideale per le crostate!

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati

Descrizione

La "patata dolce" o "batata dell'agro leccese" è un tipo di patata molto zuccherina tipica della Puglia e molto nota agli abitanti che la utilizzano sin dall' antichitità in diverse preparazioni culinarie.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la batata dell'agro leccese nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Tradizioni

La patata viene chiamata anche "patàna" o "taràtufulu", per cui ogni denominazione può essere ricondotta alla stessa variante di patata dolce.

Nel passato, la sua coltivazione era circoscritta alla zona del Salento, in particolare nel comune di Calimera.

Nel tempo, la coltivazione si è diffusa anche nelle zone adiacenti, e ad oggi, c'è una forte presenza in quasi tutto il territorio della provincia di Brindisi e di Lecce.

Essa viene coltivata da Febbraio ad Ottobre e raccolta da Settembre a Novembre.

Presentazionde

La batata dell'agro leccese si presenta con:

  • un colore rossastro;
  • la polpa di colore giallo;
  • è molto zuccherina;
  •  ricca di fecola e di amidi, motivo per cui è possibile ottenere dalla stessa una buona farina.

Utilizzo

In cucina si presta molto nella preparazione di:

  • frittelle;
  • focacce e tipi di pasta a base di patate.

Puoi utilzzare la batata anche:

  • al forno;
  • fritta;
  • cotta nella cenere.

Fate attenzione però, perchè essendo un tubero contenente molti zuccheri, il sapore è particolare e potrebbe non prestarsi al gusto di tutti.

D' altro canto, la patata fritta e cosparsa di zucchero è una ricetta che piace molto ai bambini per merenda!

Curiosità

Oltre ad usarla in cucina, puoi anche prendere spunto dall'uso ornamentale che ne facevano gli antichi e metterla in acqua per ottenere una bellissima pianta con le foglie a forma di cuore.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

Il "caciocavallo" è un delizioso formaggio stagionato a pasta filata, diffuso nel meridione italiano e prodotto in notevoli quantità anche in Puglia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il caciocavallo nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Caratteristiche

Ciò che più caratterizza il caciocavallo è:

  • la sua particolare forma tondeggiante e chiusa con uno spago a formare un sacchetto.

Questo formaggio è talmente sfizioso e saporito che portarlo in tavola è sempre un autentico piacere per il palato.

Tra le varietà più rinomate e apprezzate possiamo citare il caciocavallo podolico, realizzato interamente con il latte intero delle:

  • vacche podoliche.

Questa razza bovina si contraddistingue per il manto grigio scuro e per la capacità di adattarsi a condizioni ambientali anche parecchio ostili.

Tali vacche vengono allevate allo stato brado, laddove il pascolo scarseggia e il terreno non può essere sfruttato dall'agricoltura.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del caciocavallo sono:

  • latte di vacca;
  • caglio liquido di vitello;
  • fermenti lattici;
  • sale.

Preparazione

Il maggiore pregio del caciocavallo deriva dal fatto che il latte viene munto in minima quantità e solamente in alcuni brevi periodi dell'anno.

La stagionatura varia da un minimo di 15 giorni, fino a un periodo che può estendersi ai cinque anni, rendendo il formaggio molto saporito e prelibato.

Inoltre, alcune forme di caciocavallo vengono affumicate in apposite strutture.

Degustazione

Le ricette che è possibile realizzare con il caciocavallo a pasta filata sono innumerevoli e soddisfano anche il gusto dei buongustai più esigenti.

Se desideri accompagnarlo con del vino, ti consigliamo di optare per un ottimo Primitivo di Manduria.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Bevande

Descrizione

Il latte di mandorla è molto amato in Puglia e grazie alle "mandorle" di ottima qualità presenti sul territorio è possibile produrre la bevanda con delle meravigliose qualità e un gusto eccezionale.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il latte di mandorla nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Ingredienti

Il latte di mandorla si ricava dalla:

  • triturazione e spremitura delle mandorle lasciate in acqua ad ammorbidire.

Tradizioni

Poco dopo la sua nascita era abitudine consumare il latte di mandorle a colazione, al posto del latte, nelle famiglie nobili e ricche.

Le condizioni non igieniche delle fattorie rendevano il latte di mucca poco amato dai membri dei ceti alti, che volutamente lo lasciavano ai poveri e ai contadini.

Oggi in Puglia il latte di mandorla è un prodotto che non manca mai nelle calde giornate estive e nel periodo di Natale.

La "tradizione" vuole che allo scoccare della mezzanotte, al termine del "cenone della vigilia", tutti i commensali facciano un:

  • brindisi al Natale con il latte di mandorle.

Inoltre, è costume in occasione del Natale portare in "dono" ad amici e parenti una ciotola di latte di mandorla caldo.

L'amore dei pugliesi per il latte di mandorla si ritrova anche nelle loro abitudini al bar.

Curiosità

Hai mai sentito parlare del caffè leccese?

Probabilmente no, se non sei mai stato in Puglia, dove questo tipo di caffè al bar è all'ordine del giorno.

Se ordinassi un caffè leccese il barista preparerebbe un classico espresso caldo e lo servirebbe insieme ad un bicchiere pieno di ghiaccio con tre dita di latte di mandorla sul fondo.

A questo punto toccherebbe a te:

  • dovresti versare il caffè caldo nel bicchiere con il ghiaccio, girare e gustare.
REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

La Puglia è nota per i suoi prodotti caseari e, nello specifico, per le sue "mozzarelle o fiordilatte".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la mozzarella o fiordilatte nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Origini

La storia legata alla mozzarella o fiordilatte ha origini antichissime, in quanto si pensa che sin dal Medio Evo venissero prodotte, anche se comunque non sono presenti particolari documenti che lo attestano con precisione.

Nel territorio pugliese sono molti i caseifici che producono la mozzarella o fiordilatte, seguendo un procedimento ben preciso che è diventato una vera e propria tradizione.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della mozzarella o fiordilatte sono:

  • latte di vacca;
  • latte di bufala.

Caratteristiche

Mentre nel territorio campano è particolarmente diffusa la mozzarella ottenuta dal latte di bufala, in Puglia si utilizza solo ed esclusivamente quello vaccino che, al termine della filiera di produzione, conferisce una struttura fibrosa, ma succosa.

Nel banco frigo, potrai riconoscerla grazie alla sua forma sferoide e al peso che tende a sfiorare i 300 grammi.

Esistono però anche altre varianti, che utilizzano la medesima pasta:

  • si tratta dei bocconcini e delle ciliegine, il cui peso è decisamente inferiore rispetto a quello classico.

Il latticino in questione va consumato entro e non oltre tre giorni dalla data di produzione, altrimenti il latte di vacca comincia ad inacidire, rovinando il sapore della mozzarella fiordilatte.

Degustazione

La mozzarella o fiordilatte è un prodotto unico nel suo genere che però risulta versatile dal punto di vista culinario:

  • può essere servito sia come antipasto, in accompagnamento al prosciutto crudo, che per farcire la pizza.

In questo caso, però, bisogna prestare attenzione alla tipologia, scegliendo quella con una percentuale di acqua e grasso pari al 15-20%, a discapito di quella da tavola che invece ne contiene il 20-25%.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Conserve

Descrizione

Le "caroselle" o "caruselle sott'aceto" sono un prodotto tipico del Salento che prende il suo nome dalle infiorescenze del finocchio selvatico che vengono raccolte soprattutto a fine estate.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le caruselle sott'aceto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT)

Caratteristiche

La particolarità sta nel raccogliere le caruselle sott'aceto, ossia i germogli appena nati, della pianta del finocchio che hanno un gusto speciale e vengono usate molte volte per insaporire il brodo di carne oppure vengono lessi.

Se volete usarle in piatti particolari potete inserirle come condimento di:

  • focacce;
  • bruschette;
  • insalate.

Proprietà benefiche

Nonostante il buon sapore, le caruselle sott'aceto di finocchio forniscono anche degli ottimi benefici al nostro corpo.

Possono essere utilizzate in "infusi" ed anche nel "thè" ottenendo effetti diuretici ed antidolorifici.

Ingredienti

Per preparare questo piatto occorrono quindi:

  • le infiorescenze del finocchio selvatico;
  • aceto;
  • sale grosso;
  • acqua.

Preparazione

Dopo aver raccolto le caroselle bisogna lavarle e lasciarle asciugare su teli di lino.

Nel frattempo passiamo ai vasetti di vetro!

  • Se volete utilizzare dei vasetti che avevate già, dovete sterilizzarli, altrimenti se ne avete comprati di nuovi non ci sarà bisogno;
  • riempiamo i vasetti di vetro con le caroselle lavate, asciugate e le copriamo con aceto leggermente salato.

Se invece si vuole optare per un'altra preparazione di caruselle sott'aceto, si può effettuare questo procedimento:

  • ricoprite i fiori del finocchio selvatico con del sale grosso;
  • lasciateli macerare per qualche giorno;
  • risciacquateli ed inseriteli nei vasetti di vetro dove li andiamo a ricoprire sempre con l'aceto.
REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati

Descrizione

La pianta dei "capperi del Gargano", che si presenta come un arbusto legnoso e di altezza non superiore al metro e mezzo, è una varietà che nasce prevalentemente nel comune della città di Mattinata.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i capperi del Gargano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Preparazione

Proprio nel comune sopra citato, fin dai tempi antichi, si raccolgono anche i getti terminali della pianta, o altrimenti chiamati "cime di capperi".

L'operazione è molto semplice, in sostanza si tagliando i rametti "teneri" ad una lunghezza di circa 10-15 cm.

I capperi del Gargano,  si presentano di forma sferica ed ovoidale e si possono distinguere ben due tipi di cappero, ovvero:

  • il cappero "inferiore" ai 5 mm, che è considerato un cappero di "qualità superiore";
  • il cappero "sopra" i 5 mm, che è considerato di "qualità inferiore".

Presentazione

Durante la fase di raccolta, i capperi del Gargano, sono di un colore verde chiaro, una volta subita la fase di "lavorazione", invece, acquistano un colore più scuro.

Nella zona del Foggiano, ricca di olivi, agrumeti ed altre piante da frutto tipicamente mediterranee, si sente l'odore intenso che emana la pianta dei capperi.

Non è un caso se i capperi del Gargano hanno un odore quasi "pungente"!

La pianta del cappero, la Capparis spinosa, si presenta:

  • cespugliosa;
  • con rami esili e penduli;
  • con foglie belle larghe, molto spesse e rotondeggianti;
  • infine come abbiamo già detto emana un profumo molto intenso.

I profumi che emananoqueste piante, si intensificano notevolmente, soprattutto nei mesi di produzione dei frutti, ovvero da fine Maggio a metà Settembre.

I boccioli si presentano di un colore "verde intenso", molto simili a dei piselli, ma con delle dimensioni più grandi.

I capperi del Gargano, una volta raccolti, vengono messi a maturare in "salamoia", in seguito vengono ricoperti di sale grosso ed infine mescolati per i giorni successivi.

La diffusa presenza di "rupi calcaree", rende il cappero un prodotto molto diffuso sul Gargano.

Conservazione

I capperi del Gargano sono uno dei primi alimenti della storia ad essere stati conservati "sotto sale", e tutt'oggi mantengono questa modalità di conservazione perché è quella che riesce ad estrapolare meglio le qualità dell'alimento.

Puoi facilmente acquistare i capperi freschi e procedere alla conservazione sotto sale anche a casa.

Un altro modo conosciuto per conservare i capperi del Gargano è quello "sotto aceto".

Tuttavia, però, quest'ultimo metodo di conservazione è più complicato ed è stato appurato che le qualità dell'alimento vengono un po' perse.

Proprietà salutari

Il cappero fornisce un ottimo apporto delle seguenti vitamine:

  • vitamina A;
  • vitamine del gruppo B;
  • vitamina C;
  • ed anche della vitamina E.

Inoltre sono ricchi di sali minerali, tra i quali distinguiamo:

  • il magnesio;
  • il manganese;
  • il ferro;
  • il rame;
  • il calcio.

Sono importanti anche come flavonoidi, come la quercetina, che abbassa il colesterolo, ha proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.

I capperi del Gargano, inoltre, hanno anche notevoli proprietà come quella:

  • digestiva;
  • depurativa;
  • stimolante;
  • tonificante;
  • ed ottimi diuretici.

Aiutano nel contrastare gli stati allergici, proteggono ossa, cartilaggini, vasi sanguigni e per finire sono anche ottimi "afrodisiaci"!

Utilizzo

I capperi del Gargano sono un prodotto molto saporito e gustoso e si possono utilizzare ed assaporare in diverse preparazioni.

Qui di seguito vi elenchiamo alcuni esempi di piatti che potrebbero interessarvi!

I capperi del Gargano, li possiamo utilizzare per:

  • aromatizzare vivacemente il sugo di pomodoro, senza alterarne il gusto;
  • la preparazione di secondi piatti a base di pesce e di carne.

Un altro contesto in cui puoi utilizzare questo alimento dal sapore intenso, è per la preparazione di "antipasti", in modo particolare a base di uova.

I capperi del Gargano sono una delle varietà più saporite in commercio, non lasciate che manchino nella vostra cucina!

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Liquori

Descrizione

Il "liquore di fico d'india" pugliese è preparato specialmente nella zona del Gargano, anche se in molte altre c'è stata la sua diffusione nel tempo.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il liquore di fico d'india nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia.

Origini

Il fatto che nella Regione sia molto amato questo tipo di liquore, si deve alla grande presenza di piante da fico sparse per la Regione, che hanno contribuito a formare il profilo estetico della Puglia.

Le piante che si trovano più facilmente sono quelle che hanno frutti dalla polpa gialla.

Quelli dalla polpa rossa o bianca sono più rari da trovare.

Il liquore di fichi d'india ha un gusto:

  • ricco;
  • un colore dai toni caldi;
  • va servito rigorosamente freddo.

Nei negozi di prodotti tipici pugliesi è molto facile trovarlo, ma altrettanto semplice è prepararlo in casa.

Ingredienti

Gli ingredienti sono:

  • fichi d'india;
  • zucchero;
  • acqua;
  • alcol.

Le proporzioni di peso tra acqua e zucchero variano in base al gusto.

Si parte da mezzo kg di zucchero per un litro d'acqua da aumentare nel caso in cui si desideri ottenere un liquore molto dolce.

Preparazione

Per la preparazione bisogna:

  • pulire i fichi d'india;
  • sbucciarli;
  • tagliarli a cubetti.

Il passaggio successivo consiste nel mettere la polpa così ottenuta a macerare nell'alcol e lasciarla una decina di giorni in un luogo fresco e buio.

Passati i giorni basterà filtrare l'alcol ed arricchirlo con uno sciroppo ottenuto, sciogliendo in acqua lo zucchero.

Dopo circa 7 giorni il liquore va filtrato nuovamente e può ritenersi pronto.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: IGP

Descrizione

La "burrata", originaria di Andria, è un formaggio fresco pugliese dal gusto avvolgente e dal cuore morbido.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la burrata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Divenuta ormai simbolo della gastronomia pugliese, la burrata ha ottenuto il riconoscimento IGP.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della burrata sono:

  • latte vaccino;
  • sale;
  • caglio;
  • panna pastorizzata.

Caratteristiche

Il latte utilizzato per la produzione della burrata puglise è rigorosamente di "vaccino".

La forma di questo formaggio è:

  • tondeggiante;
  • esternamente ha uno strato che ricorda la mozzarella (fatto di pasta filata);
  • al suo interno c'è un ripieno ottenuto da straccetti di pasta filata mescolati a panna liquida.

Il composto così ottenuto è chiamato "stracciatella".

Dopo averla composta, la burrata è chiusa e sigillata grazie ad un tuffo in acqua bollente subito seguito da un altro tuffo in acqua ghiacciata.

Origini

La nascita della burrata si collega ad una storia particolare.

Sembra che un certo Signor Bianchino Lorenzo, proprietario di una masseria agli inizi del '900, si sia trovato in difficoltà nel portare il latte prodotto dalle sue mucche in città a causa di un forte freddo che aveva portato con sé una nevicata abbondante.

Per non perdere il latte decise di improvvisare una produzione casearia seguendo i principi della mantéche, un involucro di pasta filata utilizzato al tempo per la conservazione del burro.

Così mescolò insieme dei ritagli di pasta filata con il latte e la crema da esso derivata per poi avvolgere il tutto in altra pasta filata.

Fu così che, dall'originale intento di trasformare il latte per non perderlo, il Signor Bianchino inventò il prodotto destinato ad avere così tanto successo in Puglia, in Italia e nel mondo.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Carne fresca

Descrizione

La "carne al fornello di Locorotondo" è una specialità pugliese portata avanti dalle tante macellerie del paesino che di generazione in generazione conservano la tradizione di una cottura speciale per la carne di agnello, vitello e maiale.

Certificaioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la carne al fornello di Locorotondo nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Caratteristiche

La carne al fornello di Locorotondo è infilata in spiedoni di acciaio messi poi al fornello per la cottura.

Le dimensioni degli spiedoni sono impressionanti:

  • spessore di un paio di centimetri;
  • lunghezza di almeno 70 centimetri;
  • peso pari ad un kg.

Presentazione

Il fornello della tradizione di Locorotondo ha:

  • una forma rettangolare;
  • è alto e largo 1 metro;
  • raggiunge la temperatura di quasi 200°;
  • al suo interno brucia legno di quercia o di leccio che contribuiscono a dare alla carne quel particolare sapore affumicato che conquista ogni commensale.

Tra tutti i tagli di carne cotti al fornello si distingue la "bombetta", un involtino di carne di maiale arrotolato nella pancetta.

La carne di agnello resta in ogni caso quella che meglio di altri tipi esprime la tradizione di Locorotondo.

Ingredienti

Gli ingredienti fondamentali per la preparazione della carne al fornello di Locorotondo sono:

  • carne di agnello;
  • carne di maiale;
  • carne di vitello.

Degustazione

Se dovessi trovarti a Locorotondo scopriresti che in quasi ogni vicolo del meraviglioso borgo c'è una macelleria ristorante.

Prima passi davanti al bancone della carne ed acquisti i pezzi che desideri mangiare, poi passi nella sala ristorante ed attendi tra un antipasto ed un bicchiere di buon vino pugliese che la tua carne venga cotta al fornello.

Una volta cotta, la potrai degustare appena sfornata!

Se sei fortunato potresti riuscire a sederti ad uno dei tavoli allestiti in strada, per gustare un piatto tipico, senza dimenticare di trovarti in uno dei borghi più belli d'Italia.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Salumi
 

Descrizione

Uno dei prodotti tipici pugliesi più apprezzati e conosciuti è certamente il "lardo di Faeto", prodotto in un piccolo comune del territorio della provincia di Foggia, tra i Monti Dauni Meridionali.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il lardo di Faeto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Caratteristiche

Questo particolare prodotto gastronomico è il risultato dell'allevamento del "suino nero" di Faeto della località Piano Maggese e Scavo, e del suino bianco, entrambi allevati allo stato brado o semi brado ed alimentati solo in maniera biologica.

Classificato tra i "salumi", è un candidato ideale per tutti i palati, si contraddistigue per:

  • una forma rettangolare dallo spessore di circa 3 cm di colore bianco rosato;
  • un particolare sapore tendente al dolce;
  • una morbidezza sublime.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del lardo di Faeto sono:

  • suino nero di Faeto;
  • suino bianco;
  • foglie di alloro;
  • pepe;
  • legno di olmo.

Lavorazione

Il lardo di Faeto viene preparato entro 3 giorni dalla macellazione e dopo la salatura sistemato in delle vasche per altri 2 giorni.

Successivamente il sale in eccesso viene eliminato e vengono aggiunte le spezie necessarie a conferirgli il gusto tipico, ovvero foglie di alloro e pepe.

Tuttavia, se il lardo deve essere impiegato per la preparazione di alcuni piatti tipici Dauni, rimane senza spezie.

La fase successiva prevede che il lardo di Faeto venga tenuto appeso ad un uncino in legno di olmo, per un periodo che varia da 60 a 90 giorni in un luogo ben areato.

Degustazione

Ottimo abbinato al pane abbrustolito con erbe aromatiche ed al tartufo.

Conferisce sapore anche se aggiunto alle zuppe di legumi o di patate, o se aggiunto a fine cottura in uscita sulla pizza e si abbina benissimo a tutti i vini rossi tipici delle terre pugliesi.

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