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REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Molluschi
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

I "vaccareddi" sono un cibo tipico della cucina siciliana e sono delle grosse lumache!

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i vaccareddi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Caratteristiche

  • I vaccareddi, di colore verde o marrone, nascono con le prime piogge di fine estate;
  • sono un prodotto consumato tipicamente in Sicilia e per questo acquistabili facilmente presso i mercatini, anche se in realtà è possibile procurarsele da sè, munendosi di stivaloni dopo un acquazzone serale.

Preparazione

vaccareddi vengono solitamente cucinati:

  • in brodo;
  • con il sugo.

Prima di consumarle `necessario lasciarle spurgare per almeno 24 ore in una cesta con una manciata di "pangrattato" e coperta con dei pesi.

Passate le 24 ore dovranno essere lavate con acqua abbondante e poi potranno essere cotte in una pentola per circa due ore.

Cottura

Per evitare che i vaccareddi si ritraggano durante la cottura e farle rimanere fuori dal guscio, basterà metterle in una pentola con dell'acqua fredda ed accendere il fornello con una fiamma bassissima.

Per circa un'ora bisognerà stare attenti che i vaccareddi non si attacchino alle pareti o al coperchio ma che siano immerse completamente in acqua così da cuocere tutte insieme.

Dopo circa un'ora, i vaccareddi non saranno più attivi.

Dopo la cottura bisognerà metterli in uno scolapasta così che perdano tutta l'acqua di cottura accumulatasi nei guscio, a quel punto si potrà procedere con la ricetta che più aggrada.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
 

Descrizione

La "giuggiulena", detta anche "cubbaita", è un dolce tipico della tradizione siciliana, diffuso in tutta la regione e presente anche nella vicina Calabria.

Ingredienti

Il dolce è molto simile al "torrone", sia per la preparazione che per gli ingredienti utilizzati.

Per la realizzazzione della giuggiulena occorrono i seguenti ingredienti:

  • semi di sesamo;
  • miele;
  • mandorle;
  • zucchero;
  • buccia di arancia.

Origini

La giuggiulena ha un'origine molto antica e si pensa che la sua diffusione sia iniziata durante la dominazione Araba in Sicilia.

Infatti, nella lingua araba è presente un termine etimologicamente molto simile a giuggiulena che significa "seme di sesamo" e dunque appare evidente il collegamento con questo dolce siciliano.

Sono proprio i semi di sesamo a formare la base di questo particolare torrone.

Preparazione

La ricetta del composto della giuggiulena prevede come prima cosa la realizzazione di un composto formato da:

  • miele e zucchero.

Questo composto va sciolto fino a renderlo liquido e dorato.

Si aggiungono poi:

  • semi di sesamo;
  • le mandorle;
  • la buccia di arancia;

e si continua a mescolare.

Una volta reso omogeneo il tutto, si versa l'impasto su un piano e si stende con un mattarello fino a raggiungere uno spessore di circa 10 mm.

Quindi si lascia raffreddare e poi si procede a tagliare la giuggiulena nelle tradizionali forme a rombo o rettangolari.

Tradizioni

Questo dolce veniva solitamente preparato durante le Festività Natalizie, ma in alcune zone della Sicilia era usanza realizzarlo nel periodo di Pasqua.

La tradizione della giuggiulena è portata avanti ancora oggi dalle pasticcerie siciliane!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

I "vucciddati di mandorle", chiamati bucellati nell'italianizzazione del nome dialettale, sono dei dolci tipici siciliani, diffusi su tutto il territorio regionale.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i vucciddati di mandorle nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origine

L'origine di questi dolci è molto antica, alcuni studiosi ne fanno risalire la diffusione già in epoca romana, ma presentano diverse influenze, come quella:

  • araba, fenomeno non raro nella tradizione culinaria siciliana.

Caratteristiche

I vucciddati di mandorle sono dei biscotti composti da:

  • una pasta frolla abbastanza croccante;
  • ripieni di mandorle e cioccolato fondente.

Non mancano le varianti, come ad esempio quelle che prevedono l'utilizzo dei fichi o delle noci in sostituzione delle mandorle.

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione dei vucciddati di mandorle sono:

Preparazione

Per la preparazione dei vucciddati di mandorle occorre realizzare prima la farcitura.

  • Si fanno bollire per qualche minuto le mandorle in acqua;
  • poi si spellano e si tritano insieme alle scorze di arancia e limone.

Quindi si aggiungono:

  • zucchero;
  • cannella;
  • vanillina;

e si fa cuocere il tutto finché non si avrà un composto denso al quale va aggiunto il cioccolato.

Si passa poi alla preparazione della "pasta frolla" dei vucciddati di mandorle, gli ingredienti sono:

  • farina;
  • strutto;
  • uova;
  • zucchero;
  • vanillina.

Dopo aver fatto riposare la pasta la si stende e la si divide in piccole parti.

Ogni singolo pezzo va:

  • spianato;
  • ricoperto con la farcitura di mandorle;
  • chiuso unendo i bordi.

Una volta cotti si spolverano con zucchero a velo e cannella.

Originariamente i vucciddati di mandorle erano dolci che facevano parte della tradizione natalizia, mentre oggi è possibile trovarli tutto l' anno.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

La "ricotta mista" è un prodotto alimentare di origine animale tipico della regione Sicilia ed è realizzata con "siero di latte fresco selezionato".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la ricotta mista nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

La ricotta mista si classifica come "latticino" e non come formaggio, poiché la sua preparazione utilizza soltanto la parte "liquida", un prodotto di scarto del processo di caseificazione (processo di produzione del formaggio).

La ricotta mista viene prodotta utilizzando soltanto:

  • siero di latte ovino;
  • latte di vacca;
  • latte di pecora;
  • sale.

Questo latticino è conosciuto anche come "ricotta di pecora", ed è particolarmente apprezzata e utilizzata su tutto il territorio regionale siciliano.

Questo prodotto viene utilizzato per la preparazione di dolci, a differenza della "ricotta di mucca", prodotta con "siero di latte" di origine "bovina", maggiormente impiegata per la preparazione di pietanze salate (torte salate con pasta sfoglia, condimenti per i primi piatti).

Caratteristiche

La ricotta mista si contraddistingue per:

  • il suo gusto bilanciato e armonico, ottenuto in seguito alla "miscelazione" delle due tipologie di "siero di latte", capace di mettere d' accordo tutti i palati, anche i più esigenti.

Origine

Le origini storiche degli inizi di produzione della ricotta mista risalgono agli Egizi e ai Sumeri, nonostante il suo maggiore successo risalga al periodo del Medioevo.

Il termine "ricotta" deriva dal latino "recostus" e significa "ricotto", proprio perché il processo di produzione prevede una "ricottura" del siero del latte.

Proprietà nutrizionali

La ricotta mista è:

  • un latticino magro;
  • ricco di proprietà nutritive;
  • ricco di proteine animali;
  • sali minerali;
  • calcio.

E' povera di "calorie", nonostante sia erroneamente considerata particolarmente grassa e calorica.

Le produzioni "locali" garantiscono una qualità superiore rispetto a quelle industriali!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

"L'iris" è un dolce tipico della città di Palermo, esiste in due varianti, "l'iris fritta" e "l'iris al forno" ed in entrambe le versioni è un'autentica leccornia!

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'iris nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Si tratta di:

  • una morbida brioche farcita con un cuore morbido di crema di ricotta;
  • arricchita da tante gocce di cioccolato.

Da questa massa morbida si ottengono:

  • tante palline che vengono poi riempite per mezzo di una sacca à poche, con una quantità abbondante di crema.

Poi vengono messe a friggere nell'olio bollente.

Il risultato è eccezionale, le iris infatti si mantengono croccanti all'esterno per via della panatura e morbidissime all'interno, tanto che affondare un morso in una di queste paste dolci appena fritte è un piacere incommensurabile per il palato.

Tipologie

Ma per i più salutaristi i pasticceri palermitani hanno escogitato una versione "al forno" che comunque non sacrifica affatto quella loro caratteristica dolcezza che nasce dall'unione di una soffice brioche con la crema di ricotta, quest'ultima realizzata semplicemente con:

  • ricotta di pecora;
  • zucchero;
  • cioccolato.

Ingredienti

Per realizzare anche tu l'iris devi:

  • amalgamare in una terrina 500 gr di farina;
  • 50 gr di zucchero;
  • 1 gr di sale;
  • 50 gr di strutto.

Dopo incorpora:

  • 25 gr di lievito di birra sciolto in acqua tiepida;
  • impasta versando 250 ml di latte fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico.

Aggiungi un uovo sbattuto e continua a lavorare.

Lascia lievitare per almeno 2 ore.

Cottura

Crea delle palline, farcisci con la crema e realizza la panatura.

Metti a friggere in olio caldo oppure metti in forno a 180° per circa 20 minuti.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pesce

Descrizione

Nelle acque limpide che bagnano l'isola di Lampedusa ogni anno da Aprile a Novembre si compie la pesca del pesce azzurro, acciughe, tonno e sgombro.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pesce azzurro nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

E da questa antica attività della tradizione che gli isolani hanno saputo con il loro ingegno e la loro laboriosità creare nuove risorse, tra queste occupa un posto di rilievo il "confezionamento del pesce azzurro sott'olio".

Ingredienti

Si tratta di una prelibatezza, basta aprirne un vasetto per essere investiti di tutto il profumo del mare e dell'olio extravergine d'oliva.

Due prodotti:

  • pesce azzurro;
  • l'olio;

di cui la Sicilia non può che essere orgogliosa, la loro genuinità e le loro proprietà organolettiche rappresentano i tratti distintivi di un territorio che deve il suo grande sviluppo proprio alla terra e al mare.

L'industria conserviera è una delle attività più fiorenti a Lampedusa e tutto il ciclo di produzione si svolge sull'isola, compresi:

  • l'etichettatura;
  • il sigillo.

Lavorazione

Il pesce azzurro viene:

  • lavorato completamente a mano;
  • privato della testa, e poi messo a bollire;
  • dopodiché viene pulito e sfilettato a lama di coltello come dicono i lampedusani;
  • si procede con la sterilizzazione dei contenitori e si termina con il confezionamento.

Quest'ultimo avviene immergendo completamente il pesce nell'olio, a ciò segue una successiva fase di stagionatura, che può durare fino a cinque mesi.

Degustazione

Ottima base per antipasti, il pesce azzurro sott'olio viene anche usato come accompagnamento per legumi e insalate o come condimento per la pasta.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Miele
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Il "miele della provincia di Agrigento" è uno dei più rinomati di tutta l'isola.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il miele della provincia di Agrigento nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Varietà

La sua lavorazione ha origini antiche e viene prodotto in più varianti, le più importanti sono di:

  • rosmarino;
  • di mirto;
  • di timo;
  • di mandorlo.

Ingredienti

L'ingrediente fondamentale per dare vita al miele della provincia di Agrigento è il:

  • nettare dai fiori;
  • secrezioni provenienti dalle parti viventi delle piante.

Proprietà organolettiche

Le sue proprietà organolettiche sono tali da rendere il suo gusto ineguagliabile!

Al palato rievoca tutto il profumo dei fiori che colorano l'orizzonte della provincia agrigentina, un territorio ricco di alberi e di distese di prati.

Il miele della provincia di Agrigento inoltre, è stato ufficialmente riconosciuto Prodotto Agroalimentare Tradizionale Siciliano (PAT) da parte del Ministero delle Politiche Agricole.

Varianti

Il miele di "timo" presenta:

  • un colore ambrato;
  • un sapore speziato di erbe aromatiche.

Il miele di "mirto" ha:

  • un colore tendente all'ambra e talvolta al grigiastro;
  • il gusto invece ricorda le bacche di mirto.

Il miele di "rosmarino" oscilla tra:

  • il bianco ed il giallo paglierino;
  • ha un odore molto floreale ed un sapore molto delicato, più tenue rispetto ai precedenti finora descritti.

Infine, il miele di "mandorlo" è:

  • di colore chiarissimo;
  • il suo sapore richiama le distese di mandorli di cui è ricco il territorio agrigentino.

Proprietà benefiche

Sono tutte e quattro varietà di miele molto pregiate e ad ogni miele corrispondono delle specifiche proprietà benefiche per la salute.

Prova il "miele di timo" come espettorante per calmare la tosse o quello di rosmarino come efficace antisettico per curare le affezioni che riguardano il fegato o l'apparato respiratorio.

Il miele di mirto invece, ricorda, ha delle importanti proprietà antibatteriche e quello di mandorlo è un buon ricostituente.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "nucàtuli" sono biscotti tipici siciliani.

Crtificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i nucàtuli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Si caratterizzano per:

  • la loro forma a S;
  • per la loro apertura in superficie, da cui esce il ripieno.

Questo ripieno è un cuore ricco di:

  • fichi secchi;
  • uvetta passa;
  • miele o mosto cotto;
  • frutta secca come noci o mandorle;
  • scorza d'arancia o di limone;
  • aromi naturali vari.

Preparazione

La ricetta originale prevede anche una glassatura a base di:

  • zucchero;
  • bianco d'uovo.

Il loro profumo è "inebriante" e al palato la pasta frolla si sfalda sprigionando tutta la forza del sapore del miele e dei fichi per un'esperienza con il gusto irrinunciabile.

Prova anche tu a realizzare i tuoi nucàtuli in casa e servili ai tuoi ospiti durante l'ora del thè.

Ingredienti

Crea la frolla impastando:

  • 500 gr di farina;
  • 75 g di zucchero;
  • 75 gr di strutto;
  • un uovo.

Lavorazione

Lavora energicamente fino ad ottenere un panetto liscio e compatto

Per la farcia metti a scaldare in un pentolino:

  • 500gr di miele;
  • aggiungi 250 gr di mandorle tritate;
  • un pizzico di cannella;
  • la scorza di un'arancia.

Dopodiché, incorpora 200 gr di farina di semola e mescola fino ad ottenere una crema densa.

  • A questo punto stendi l'impasto e ritaglia dei rettangolini lunghi 7 cm e larghi 3;
  • metti all'interno un cucchiaio di crema e tira verso l'alto le ali della sfoglia facendo in modo che aderiscano al ripieno;
  • cerca di dare ai biscotti la tipica forma a S.

Cottura

Metti in forno a 180°C e lascia cuocere per circa 20 minuti.

Tradizioni dei nucàtuli

Tradizionalmente vengono preparati durante il periodo di Natale, ma nella zona del catanese e del ragusano si sfornano nucàtuli già per la festa dei Morti. 

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno

Descrizione

Il "pane cotto" è soprannominato "della nonna" (in dialetto siciliano pani cottu ra nonna), ed è un antico piatto della tradizione alimentare isolana.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane cotto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Piatto della cucina povera, si basa su ingredienti semplicissimi, a volte di recupero, e risulta essere particolarmente adatto alle fredde sere d’inverno.

Infatti fornisce la giusta quantità di carboidrati e proteine usando alimenti della cultura contadina.

Ingredienti

L’ingrediente principale è rappresentato dal "pane casereccio", che viene insaporito dal:

  • pecorino stagionato siciliano grattugiato;
  • dalle foglie di alloro;
  • dall’olio extravergine di oliva di produzione locale;
  • dal sale marino.

Lavorazione

  • Per preparare il pane cotto della nonna si mettono le fette di pane casereccio in un tegame e si versa acqua fino a coprirle;
  • quindi si aggiunge il sale marino e le foglie di alloro;
  • si mette la pentola sul fuoco e la si porta a ebollizione;
  • dopo aver lasciato trascorrere alcuni minuti, il pane cotto, caldissimo, deve essere versato nel piatto.

Una volta nel piatto, viene condito con un filo di olio extravergine di oliva per essere poi cosparso con un’abbondante quantità di pecorino siciliano stagionato grattugiato.

In tutto la preparazione non richiede più di 20 minuti.

Degustazione

Il piatto viene servito in tavola accompagnato dal Sambuca di Sicilia Bianco.

Si tratta di un vino locale fermo che si sposa perfettamente con il sapore aromatico del pane cotto.

Caratteristiche

Infatti si caratterizza per il suo gusto:

  • delicato;
  • fresco;
  • asciutto;
  • il colore bianco paglierino con riflessi verdognoli;
  • il profumo intenso.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "panzerotti" sono un dolce tipico della pasticceria catanese, molto amato da grandi e piccoli.

Caratteristiche

Queste deliziose paste fresche sono formate da:

  • una sottile pasta frolla al burro che può essere preparata con o senza l'aggiunta dei tuorli d'uova.

Benché la ricetta sia il fiore all'occhiello di Catania, è difficile poter stabilire quale sia la versione autentica.

Ciò che è certo, è che i panzerotti sono una golosità alla quale è impossibile resistere, specialmente a colazione o a merenda.

È possibile gustare questi dolcetti in tutti i bar della città, insieme al classico cappuccino o al caffè.

Presentazione

I panzerotti siciliani si distinguono per:

  • la loro forma a cupola, leggermente rialzata nella parte centrale.;
  • racchiudono un ripieno sfizioso e profumato.

Ingredienti

Il ripieno dei panzerotti solitamente è a base di:

  • crema al cioccolato;
  • crema pasticcera;
  • crema bianca.

La crema bianca nei panzerotti siciliani è preparata "senza uova", mescolando e portando ad ebollizione:

  • latte;
  • zucchero;
  • amido di mais;
  • un pizzico di vaniglia.

Ad ultimo si aggiunge la panna montata per rendere la crema più consistente e soffice!

Ricetta

I panzerotti sono semplicissimi da fare in casa e se desideri puoi sperimentare questa ricetta.

Impasta:

Aggiungi un cucchiaino di ammoniaca mescolato con 125 ml di latte e un pizzico di sale.

Lascia riposare il panetto ottenuto in frigorifero per un'oretta, dopodiché stendi la pasta frolla.

Ricava dei dischi e riponi al centro di ognuno un po' di crema a tua scelta.

Cottura

Richiudili a formare dei "panzerotti" ed infine cuocili nel forno preriscaldato a 180° per 15 minuti.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

Nella bellissima regione Sicilia, tra le due città di Avola e Noto, in provincia di Siracusa, si producono dei dolcetti dall'aspetto grazioso e dal gusto delizioso, di antichissima tradizione e legati alle usanze liturgiche popolari.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i facciuni di San Chiara nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

Stiamo parlando dei facciuni di San Chiara, dei gustosissimi dolcetti fatti con:

  • pasta di mandorle;
  • simili a piccole cupole;
  • solitamente farciti con confetture di arance o cedro, oppure con frutta secca.

Decorazioni

Vengono poi decorati con:

  • cioccolato;
  • in certi casi, con dei confettini colorati.

Si tratta di pasticcini davvero gustosi e molto nutrienti, per via degli ingredienti decisamente calorici.

Origini

Il loro nome deriva da due elementi curiosi.

Pare che venissero avvolti, secondo tradizione, in un incarto che rappresentava probabilmente il "viso di un angelo".

Oggi questo particolare può essere replicato da una decorazione in carta dorata.

Sono inoltre detti di "Santa Chiara", per via della loro storia.

Pare infatti che risalgano al Medioevo, periodo in cui monasteri e conventi avevano una grande influenza sulle tradizioni culturali e culinarie.

Le suore di clausura dell'ordine di Santa Chiara preparavano prodotti dolciari per poi venderli e ricavarne denaro per il convento.

Curiosità

Anche il siciliano Verga le nomina in una delle sue novelle, "La vocazione di Sant'Agnese", come prova del fatto che questo prodotto è da secoli rappresentativo della tradizione gastronomica locale e meritevole, per bontà ed importanza culturale, di essere ricordato grazie alla penna dell'autore.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno

Descrizione

Quella di preparare il "pane di casa" è una tradizione molto comune in Italia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane di casa nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Ogni regione, però, ha usanze diverse tutte da scoprire.

In Sicilia, ad esempio, il pane di casa era ed è ancora oggi di "pasta dura".

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del pane di casa sono:

  • farina di grano duro;
  • sale;
  • lievito di birra;
  • olio evo;
  • acqua tiepida.

Caratteristiche

Realizzare il pane di casa è decisamente molto semplice ed offre la possibilità di portare in tavola una pietanza gustosa ed allo stesso tempo particolarmente nutriente.

Per prima cosa, è utile ricordare che per preparare il pane di casa non si deve utilizzare il classico lievito di birra, ma il "criscenti".

Se hai intenzione di cimentarti in questa impresa devi anche ricordare di preparare l’impasto la sera prima della cottura in modo tale da lasciarlo lievitare per tutta la notte.

Le forme

A rendere così speciale il pane di casa sono anche le particolari forme tramandate di generazione in generazione.

Tra le più conosciute ci sono:

  • la forma "a cacuorcila" o a "scaccia ri tumazzu".

Per realizzare queste forme è sufficiente creare con l’impasto una sorta di salsicciotto nel quale fare un incavo nella parte centrale.

Volendo, questo tipo di pane potrebbe essere anche:

  • farcito con del caciocavallo.

La forma più tradizionale, invece, è il:

  •  "pistolu", facilmente realizzabile dando una forma sinuosa ma lineare all’impasto.

Una cosa è certa, preparare il pane fatto in casa o, per dirla in dialetto siciliano, " è davvero semplicissimo oltre che ideale se si ha intenzione di stupire i propri commensali.

Proprio il pane di casa, infatti, è a dir poco gradito anche dai palati più esigenti!

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