Seleziona la tua lingua

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "mastazzola" detti anche "mustazzola" o "mostaccioli", sono piccoli biscotti ambrati, prodotti in terra sicula alla vigilia di Ognissanti.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i mastazzola nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Le varietà di questo dolce sono assai numerose, e differiscono tra loro per la lista degli ingredienti.

Nell'agrigentino, ad esempio, vengono prodotti con il "vino cotto", nel palermitano, invece, la base è farinosa.

Il livello di sapidità, dipende strettamente dalla tipologia dell'edulcorante impiegato, tra i quali figurano:

  • il miele;
  • lo sciroppo;
  • lo zucchero;
  • la melassa.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la creazione dei mastazzola sono:

  • farina di grano duro;
  • zucchero;
  • sciroppo di carrube;
  • mandorle tostate;
  • chiodi di garofano;
  • cannella;
  • scorza di arancia;
  • alloro.

Procedimento

Ogni impasto dei mastazzola subisce:

  • una lavorazione manuale;
  • una suddivisione in cordoni;
  • una porzionatura.

Le forme romboidali ottenute, rotolano poi nei semi di sesamo e vengono decorate con mandorle intere.

Assaporare un mostacciolo è un'esperienza multisensoriale, che sorprende il palato, soddisfa la vista ed eccita l'olfatto!

Degustazione

Per gustarli al meglio, accompagnali ad una tazza di vin brulé e mordili lentamente.

Lascia che le tue papille gustative processino ogni singolo aroma, scandendo minuziosamente i sentori della:

  • cannella;
  • dell'arancia;
  • delle mandorle;
  • delle carrube.

Curiosità

Secondo la tradizione locale, questi biscotti vanno gustati in compagnia o regalati ai propri cari, soprattutto in corrispondenza delle Festività Natalizie.

La presenza del "cinnamomo", però, dona loro un effetto afrodisiaco, che ne fa un prodotto ambito tra gli amanti.

I mastazzola sono "perle della pasticceria tradizionale popolare", che renderanno unico e speciale ogni attimo della tua giornata.

Portandoli in tavola ravviverai le riunioni, arricchirai i pranzi, vivacizzerai le serate e rallegrerai i dopocena.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

La Sicilia è la patria del torrone da più di un secolo e deve questo suo primato principalmente alla tradizionale produzione del "torrone di Caltanissetta".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il torrone di Caltanissetta nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

L'autentico torrone di Caltanissetta viene prodotto artigianalmente rispettando una ricetta che si tramanda da generazioni.

Gli ingredienti di base per la preparazione del torrone di Caltanissetta sono:

  • miele;
  • albume d'uovo;
  • zucchero;
  • sciroppo di glucosio.

Lavorazione

Ancora oggi il torrone di Caltanissetta viene fatto cuocere e mescolato in caldaie dal fondo di rame che ricordano le caldaie utilizzate anticamente.

La cottura dura otto ore a fiamma bassissima.

Una volta ultimata la cottura, alla base del torrone vengono aggiunti:

  • pistacchi e mandorle di varietà locali.

Tutto l'impasto viene versato in spesse e alte cornici di legno rettangolari chiamate telai e viene distribuito e lavorato con matterelli di legno.

Infine si aggiungono ancora mandorle e pistacchi sulla superficie e i telai vengono messi sotto delle presse affinché l'impasto si compatti e si livelli ulteriormente.

Una volta raffreddato il torrone di Caltanissetta viene tolto dai telai e tagliato in pezzature da 50, 100 o 250 grammi.

Esistono due varietà di torrone di Caltanissetta:

  • quello a pasta dura o quello a pasta friabile.

Tradizione

A Caltanissetta, per festeggiare e tenere viva la tradizione del torrone artigianale si celebra la "Festa del torrone" nei giorni 8 e 10 di Dicembre.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pasta fresca
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Certificazioni

Le "cavate" sono un tipo di pasta tipico della regione Sicilia, che è inserito nell' elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Ingredienti

È una tipica pasta fresca fatta con:

  • farina;
  • sale;
  • acqua;
  • olio.

Presentazione

Le cavate sono:

  • una pasta corta;
  • dalla forma allungata,
  • con un incavo verso l'interno, molto simile ai cavatelli, formato ben conosciuto in tutta Italia.

Preparazione

Produrre questa pasta non è difficile.

Dopo aver setacciato la farina, si aggiunge:

  • l'acqua;
  • il sale;
  • l'olio.

Si continua poi impastando in modo da creare un impasto morbido, liscio ed omogeneo.

Creato l'impasto, questo va lasciato riposare, avvolto nella pellicola, per circa 15 minuti per renderlo più elastico.

Lavorazione

  • Successivamente, con l'impasto si formano delle forme allungate che vanno tagliate in modo da formare pezzi lunghi circa 1 cm.;
  • ogni pezzo, poi, va modellato dando la classica forma incavata all'interno tipico di questo tipo di pasta.

Degustazione

Le cavate, essendo una pasta fresca, si prestano bene per una consumazione "sul momento", in modo da conservare tutta la morbidezza ed il sapore iniziale.

Tuttavia possono essere conservati in frigo fino a quattro giorni oppure possono essere congelati.

Questo tipo di pasta fresca si presta bene per tutti i primi che richiedono condimenti rustici, quali:

  • la salsa di pomodoro, fatta come da tradizione, nella sua semplicità, è il partner preferito delle cavate;
  • anche i sughi di carne o i pesti si sposano bene con questa pasta fresca.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Le "colombe pasquali" siciliane denominate anche palummeddi e "pastifuorti",sono specialità dolciaria pasquale della parte orientale dell'isola e, più precisamente, dell'area Iblea.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le colombe pasquali nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

Un prodotto dal gusto e dal profumo generoso, realizzato con:

  • zucchero;
  • farina;
  • aromatizzato con cannella.

Caratteristiche

Caratterizzate da una consistenza importante, queste colombine di pastaforte assumono altresì la foggia di "piccoli galletti" o di "deliziosi rombi".

Sapientemente decorate con disegni o con punzoni, prima della cottura in forno, spesso vengono arricchite da un uovo sodo.

Una decorazione, quest'ultima, tipica del periodo pasquale essendo proprio l'uovo uno dei simboli più importanti della Santa Pasqua.

Una volta decorati, i dolci vengono fatti asciugare per alcuni giorni a temperatura ambiente, per poi essere infornati.

Il risultato è straordinario e molto scenografico.

Per mezzo della cottura, una parte dello zucchero, fondendosi, forma una deliziosa base dorata, mentre la colomba si sbianca!

Origine

Una ricetta antica, quella delle colombe pasquali, tramandata di generazione in generazione.

Si racconta che in passato questi dolci fossero speciali doni di scambio tra fidanzati.

Un vero e proprio prodotto d'eccellenza, dall'estetica impeccabile, che in una delle versioni odierne viene altresì arricchita dai maestri pasticceri siciliani con:

  • una golosa glassa al pistacchio.

Anche quest'ultimo è uno dei prodotti d' eccellenza dell'isola!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

Le "crispelle di riso" sono un prodotto dolciario della regione Sicilia.

Origine

Sono chiamate in questo modo a causa della superficie che, dopo essere stata fritta, assume un aspetto "increspato".

Sono un prodotto culinario della tradizione siciliana ed è possibile trovarne una versione in ogni parte dell'isola, tuttavia quelle più famose sono quelle catanesi.

Questa versione delle crispelle di riso è aromatizzata con:

  • cannella;
  • scorza d'arancia;
  • miele.

Questi sono i tipici sapori ed odori della più classica cucina sicula

Ingredienti

Cucinare questo prodotto culinario non è per niente difficile ed anche gli ingredienti sono semplicissimi.

Quindi, prima di cominciare con la preparazione dovrete munirvi di:

  • latte;
  • riso;
  • sale;
  • scorza di arancia;
  • cannella;
  • zucchero;
  • lievito;
  • farina;
  • olio.

Preparazione

Iniziamo quindi con la creazione delle crispelle di riso.

Si inizia con il mettere in una pentola, a fuoco medio:

  • latte;
  • riso;
  • un pizzico di sale.

Si lascia cuocere fino a quando il riso non avrà assorbito il latte.

A questo punto al riso va aggiunta:

  • la scorza d' arancia;
  • la cannella;
  • lo zucchero.

Poco dopo inseriamo nel riso anche:

  • il lievito;
  • la farina setacciata.

Infine va fatto riposare 2 ore in frigo.

Frittura

Successivamente si porta a bollire l'olio e si tagliano delle piccole striscioline dell'agglomerato a base di riso che si è creato, e si frigge fino a quando la superficie non avrà assunto un colore dorato.

Non rimane che porre le crispelle di riso sulla carta assorbente per far scolare l'olio in eccesso.

Ancora calde, va aggiunto un po' di zucchero e poi servite.

Degustazione

Questo piatto della tradizione siciliana non è propriamente un dolce, ma può essere servito come spuntino di metà mattinata o come merenda grazie al suo sapore goloso e sfizioso.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

In Sicilia, come nel resto dell' Italia, il periodo natalizio, porta con sè una lunga tradizione di dolci tipici confezionati artigianalmente da maestri pasticceri o preparati amorevolmente nelle cucine delle case.

Caratteristiche

Accanto ai panettoni ed ai torroni, troviamo diversi tipi di "biscotti di Natale" che richiamano nella forma e nei colori la gioia delle feste.

In Sicilia non passa Natale senza che le famiglie si riuniscano per preparare i biscotti farciti con ripieno di frutta secca detti "bucellati", perché la loro ricetta richiama quella del dolce natalizio tipico: il bucellato.

Ingredienti

Gli ingredienti per questi biscottini sono:

  • mandorle;
  • fichi secchi tritati;
  • noci;
  • pistacchi;
  • uva passa;
  • cioccolato a pezzetti;
  • pinoli;
  • scorza di limone;
  • cannella;
  • vaniglia.

Preparazione

Gli ingredienti variano leggermente da zona a zona così come il nome col quale i biscotti vengono chiamati in dialetto, ma alla base di ciascuna ricetta c'è un "impasto di pasta frolla", tagliato in forme di diversa grandezza e richiuso su se stesso dopo essere stato farcito.

Per il ripieno si usano:

  • mandorle;
  • fichi secchi tritati finemente ed amalgamati sul fuoco con acqua e zucchero.

All'impasto così ottenuto vengono poi aggiunte:

  • altre mandorle tagliate più grossolanamente;
  • noci;
  • pistacchi;
  • uva passa;
  • cioccolato in pezzetti;
  • pinoli;
  • e tutti quei sapori che, insieme alla frutta essiccata al sole, sono propri della tradizione siciliana come scorze di limone, cannella, vaniglia.

Certificazioni

Nelle famiglie siciliane, la ricetta dei biscotti di Natale viene tramandata gelosamente da generazione in generazione ed ogni dolcetto ha la sua originalità soprattutto riguardo al ripieno ed alla forma.

I biscotti di Natale fanno parte dell'elenco stilato dal Ministero della Politiche Agricole Alimentari e Forestali dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani (PAT).

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "taralli siciliani" sono biscotti di pasta frolla ai quali viene data la forma di una treccia chiusa a ciambella.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i taralli siciliani nella lista deiProdotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

Sono dolci tipici siciliani:

  • in particolare, la loro ricetta ha origine a Palermo e rispetta una tradizione molto antica.

In origine venivano preparati in occasione della commemorazione dei defunti, ovvero il 2 di Novembre, ma sono anche legati alla tradizione delle feste natalizie ed oggi si trovano pressoché in ogni periodo dell'anno.

Caratteristiche

I veri taralli siciliani, sono:

  • aromatizzati all'anice;
  • lassati in superficie con una copertura di zucchero e limone.

Per conferire ai biscotti il loro particolare aroma, alcune ricette prevedono l'utilizzo del:

  • liquore di anice;
  • dei semi .

Ingredienti

Come avviene per la maggior parte dei dolci siciliani, per l'impasto dei taralli Siciliani, si utilizza "lo strutto" e non il burro.

Gli ingredienti principali per preparare i nostri taralli Siciliani, sono:

  • farina;
  • zucchero;
  • uova;
  • latte;
  • strutto;
  • semi o liquore di anice e limone (scorza e succo);
  • una piccola aggiunta di ammoniaca per dolci in polvere.

L'ammoniaca in polvere è un ingrediente utilizzato in pasticceria ed è utilissimo e prestigioso perchè rende "friabili" le preparazioni dolciarie.

E' chiaro che la loro particolare consistenza, friabile in superficie e morbida al suo interno, si ottiene rispettando scrupolosamente il dosaggio degli ingredienti.

I taralli siciliani fatti a regola d'arte si sciolgono letteralmente in bocca!

Alcune "antiche ricette", tramandate di generazione in generazione, per la preparazione casalinga dei dolci, prevedono:

  • che i biscotti, una volta impastati e data loro la tipica forma arrotolata, vengano lessati per pochi minuti in acqua bollente;
  • una volta lessati, si procede alla cottura in forno.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: prodotto della gastronomia

Descrizione

Crispelle ricotta e acciughe: un'arte culinaria generosa nata da una terra generosa, la Sicilia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le crispelle nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Le crispelle salate o "crispeddi c'anciovi o ca ricotta" sono uno street food tipico della  gastronomia tradizionale siciliana, in particolare del catanese, e sono presenti sulle tavole soprattutto nel periodo natalizio, in particolare alla vigilia. Si possono fare in casa o comprare dai numerosi crispellari, friggitorie che si trovano ad ogni angolo dei paesi di questa splendida regione.

Ingredienti

Per circa 10 crispelle

Preparazione

Ecco a voi il procedimento per creare le crispelle catanesi!

  • Setacciare la farina insieme allo zucchero e al sale in una bacinella abbastanza capiente da permettere la lievitazione fino al raddoppio;
  • sciogliere il lievito di birra in parte dell'acqua (meglio se tiepida) e unirlo agli altri ingredienti;
  • unire l'acqua poco a poco e con una forchetta amalgamare il tutto;
  • man mano che il composto diventa morbido continuare a lavorare con la forchetta con movimenti dal basso verso l'alto.
  • proseguire fino ad ottenere una "pastella" dalla consistenza quasi liquida.
  • coprire la bacinella con pellicola trasparente, avvolgere in una coperta e lasciare lievitare in luogo caldo fino al raddoppio (calcolare dalle due alle tre ore a seconda della temperatura);
  • preparare la ricotta a pezzetti e le acciughe su un piano in modo che siano facilmente disponibili;

crispelle ricotta o acciughe

  • riempire d'olio vergine d'oliva una padella a bordi alti e portarlo a una temperatura di circa 190 gradi adatta alla frittura;
  • tenere vicino a voi una bacinella piena d'acqua;
  • bagnatevi una mano e stendete un cucchiaio di pastella;
  • posare un pezzetto di ricotta o un'acciuga e avvolgere tirando delicatamente i lembi della pastella fino a richiudere come un fagottino; un consiglio: per riconoscere le crispelle alle acciughe da quelle alla ricotta date una forma più allungata alle prima e più tonda alla seconde.

crispelle catanesi ricetta

  • fare scivolare delicatamente nell'olio bollente non più di due o tre crispelle alla volta per non abbassare la temperatura dell'olio;
  • non appena le crispelle si presentano uniformemente dorate scolarle dall'olio con una schiumarola e metterle su carta assorbente nell'ordine in cui vengono estratte.
  • una volta terminata la pastella e la prima frittura friggere nuovamente le crispelle partendo dalle prime. In questo modo l'interno dei crispeddi sarà cotto a perfezione e la crosta perfetta.

crispelle

Degustazione

Le crispelle si consumano generalmente fumanti, anche se bisogna stare attenti a non scottarsi con la ricotta! Il team di Intavoliamo le gradisce comunque anche fredde, avanzate magari dal giorno prima.

Le crispelle salate fanno un'ottima figura nei buffet, ottime per accompagnare l'aperitivo sono molto versatili e rendono felici tutti i palati.

Varianti

I crispeddi vengono preparati in versione dolce nel periodo calendariale del Carnevale o in occasione della festività autunnale di San Martino, celebrato l'11 del mese di Novembre di ogni anno.

Le crispelle di San Martino sono conosciute anche con la denominazione di "zeppole", e vengono tradizionalmente consumate accompagnate dal vino novello.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

La "pignolata di Messina", nota anche come "pignolata glassata", è un dolce tipico della pasticceria messinese, preparato soprattutto in occasione delle feste di Carnevale.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la pignolata di Messina nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Le origini della pignolata di Messina, risalgono all'era dell'Impero Romano, quando la Sicilia rappresentava una delle province principali di questo Impero.

Gli abitanti del luogo, durante le festività del Carmen Levare, consumavano dei dolci che ricordavano appunto delle "pigne".

Quese erano ricoperte di miele e da qui che presero il nome di "pignolata di miele".

Si trattava di un dolce che veniva consumato dalle "classi povere" e nonostante fosse delizioso e gustoso, le "classi agiate" non erano interessate al consumo di questo piatto, perchè non considerato alla "loro altezza".

Ai tempi della dominazione Spagnola, i pasticceri del tempo, tentarono di rielaborare la ricetta della pignolata al miele e vi introdussero degli ingredienti molto più sofisticati e ricercati per quella epoca.

Alla ricetta "povera", aggiunsero del "cacao"e dei "limoni" con l'unico scopo di farli degustare anche alle classi più agiate.

E' da questo episodio, che nasce la pignolata di Messina la cui ricetta è rimasta la stessa fino ad oggi.

Ingredienti

Gli ingredienti per crere la pignolata di Messina, sono semplici, ovvero ci servono:

  • strutto;
  • 750 gr di farina;
  • 100 ml di alcol per dolci;
  • 12 tuorli di uovo;
  • 150 gr di burro;
  • un pizzico di vaniglia;
  • 300 gr di zucchero a velo;
  • 200 ml di acqua;
  • 300 gr di cacao;
  • il succo di 4 limoni;
  • 4 albumi.

Lavorazione

Cominciamo a lavorare le nostre "pigne", ovvero andiamo a creare il loro l'impasto:

  • in un recipiente abbastanza grande mescoliamo insieme la farina, i tuorli d'uovo ed i 100 ml di alcol;
  • continuiamo a mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico;
  • prendiamo del composto e diamo forma a dei cordoncini aventio lo spessore di circa 7-10mm;
  • una volta creati questi cordoncini, prendiamo un attrezzo per tagliarli e calcoliamo circa 2 cm cadauno;
  • prendiamo una padella e facciamo scaldare dello strutto, riponiamoci i tocchetti di pasta e giriamo di tanto in tanto fino alla doratura.

Prepariamo la "glassa" al cacao per le nostre pigne!

Prendiamo un pentolino e sciogliamo:

  • il cacao;
  • lo zucchero a velo;
  • il burro;
  • l'acqua;
  • il pizzico di vaniglia.

Si formerà un composto che dovremo continuare a girare fino a che non si addenserà.

Procediamo con la preparazione della "glassa al limone", ci serviranno quindi:

  • 400 gr di zucchero a velo, che andrà scaldato in un altro pentolino;
  • andremo ad aggiungere il succo dei 4 limoni e gli albumi;
  • andremo avanti a mescolare fino ad ottenere la nostra glassa.

Composizione

Siamo giunti alla conclusione, ovvero dobbiamo assemblare il dolce!

  • Prendiamo i nostri tocchettini fritti e li disponiamo cercando di creare due piccole montagnette;
  • un mucchietto lo ricopreremo con la "glassa al cacao", mentre l' altro con la "glassa al limone";
  • prima di degustare il nostro dolce, attendiamo che la glassa si raffreddi.

Finalmente, possiamo far assaporare la nostra pignolata di Messina e l'ideale sarebbe accompagnarla con un ottimo vino da dolce, come per esempio un buon pasito.

Anche questo è un dolce adatto a grandi e piccini, che può soddisfare qualsiasi tipo di palato anche quello più raffinato!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Cuddureddi dolci Siciliani

I "cuddureddi" sono un dolce tipico della tradizione dolciaria siciliana, che a seconda del luogo di produzione presentano varianti sia nelle forme che negli ingredienti.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i cuddureddi siciliani nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

Nella provincia di Trapani vengono consumati come "dolce natalizio", e sono costituiti da un involucro di pasta friabile lavorata con lo strutto e farcita con marmellata di fichi oppure con mandorle.

In bella mostra in ogni panetteria siciliana, questi biscotti ripieni, sono una delle tante realizzazioni dolciarie dell' isola in grado di conquistare il palato.

Presentazione

A Modica, i cuddureddi, sono dolci autunnali che hanno tra i loro ingredienti il "vin cotto".

Si caratterizzano per:

  • la foggia a raviolo;
  • la farcia è a base di mandorle.

La preparazione dei cuddureddi siciliani è piuttosto laboriosa, ma non complicata!

Per realizzare queste prelibatezze occorrono ben 2 giorni ed il giorno migliore per assaggiarli è proprio quello "successivo" alla cottura.

Questo perché con il riposo la loro sapidità diventa più intensa.

Nell' isola di Favignana, nelle Egadi, i cuddureddi hanno una forma a ciambella con tagli obliqui nella parte superiore, e sono costituiti da un involucro scioglievole a base di:

  • farina;
  • strutto;
  • zucchero;
  • latte.

Sono caratterizzati da un ripieno goloso realizzato con:

  • fichi secchi;
  • mandorle;
  • miele aromatizzato grazie cannella, ai semi di finocchio, ai chiodi di garofano ed ai semi di anice.

Il tutto viene arricchito dal profumo dalla scorza di limone e dalle note alcoliche del liquore all' amaretto.

A Misilmeri, invece, i cuddureddi sono un dolce fritto tipico di Carnevale, realizzato con un impasto a base di:

  • acqua;
  • zucchero;
  • farina di grano duro;
  • scorza di limone;
  • olio d' oliva.

Una volta cotti, verranno cosparsi di zucchero e cannella!

Ingredienti

Gli ingredienti per il ripieno dei cuddureddi sono:

  • 250 gr di semolino;
  • 500 gr di miele;
  • 100 gr di mandorle tritate;
  • 1 bicchiere di vino bianco;
  • 100 gr di buccia di limone;
  • 1 pizzico di cannella;
  • 1 cucchiaino di liquore d’arancia;
  • 2 bustine di vanillina;
  • 2 chiodi di garofano;
  • 1 pizzico di noce moscata;
  • 1 foglia di alloro;
  • 1 buccia d’ arancia.

Gli ingredienti per la pasta di questi dolcetti sono:

  • 500 gr di farina;
  • 100 gr di zucchero semolato;
  • 100 gr di burro;
  • 1 uovo;
  • 1 bicchiere di latte;
  • 1 bicchiere di vino bianco possibilmente secco;
  • 1 buccia grattugiata di limone;
  • 1 bustina di vanillina;
  • 1 bustina di lievito per dolici;
  • 1 pizzico di sale;
  • 1 vasetto di confettini colorati.

Preparazione

Per creare i nostri dolcetti natalizi è necessario seguire attentamente questi passaggi:

  • prendi una pentola e riponici il miele, il vino, i chiodi di garofano e la foglia di alloro;
  • fai sciogliere il tutto a fuoco lento per 10 minuti;
  • togli i chiodi di garofano ed aggiungi tutti gli ingredienti che abbiamo elencato per il ripieno;
  • cuoci per ulteriori 10 minuti e nel mmomento in cui il tutto si staccherà dale pareti della pentola, allora sarà pronto!

Prendi questo impasto ed adagialo in una terrina, coprila con un canovaccio e lasciala riposare in frigor per una notte intera.

Il giorno sucessivo, dopo aver lasciato riposare l' impasto, metti la farina setacciata con lo zucchero, il lievito e la vanillina su un piano di lavoro e crea una fontana.

Ora devi:

  • inserire nella fontana che hai appena creato il burro ammorbidito, la buccia grattuggiata di una arancia, un pizzico di sale, il vino ed il latte un pochino alla volta;
  • impasta bene e lascia riposare la pasta per circa una oretta in frigor.

A questo punto lavoriamo il ripieno dei cuddureddi come segue:

  • prendi il ripieno e mettilo su un tavolo e crea tante strisce lunghe dal diametro di una salsiccia;
  • poi prendi la pasta dei biscotti natalizi, metti anche lei su un piano di lavoro e stirala cercando di raggiungere uno strato molto sottile;
  • prendi un taglia pasta e ritaglia tante striscioline lunghe circa 15x10 cm;
  • prendi il ripieno e metticelo sopra senza coprire l' intera superficie;
  • chiudi bene e crea una piccola "ruota".

Degustazione

Se desideri, è possibile guarnire i cuddureddi a piacere!

Puoi prendere dei confettini colorati e cospargere i tuoi dolcetti.

Secondo i tuoi gusti, puoi decidere di accompagnare queste stupende e deliziose prelibatezze con dello "zibibbo" oppure con del "vin santo"!

Cottura dei cuddureddi

La cottura prevista per i cuddureddi è di circa 20 minuti in forno già caldo a 180°C.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Certificazioni

Il "pane di Monreale", in dialetto "u pani ri Murriali", è un prodotto siciliano che da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha ricevuto la certoficazione PAT, ovvero Prodotto Agroalimentare Tradizionale della regione Sicilia.

Lavorazione

La lavorazione di questo tipo di pane prevede che l'impasto sia maneggiato a lungo e che sia sottoposto ad una doppia lievitazione.

Al termine di quest'ultima, viene diviso in pagnotte o in lunghi filoncini.

Prima della seconda lievitazione il fornaio lascia cadere in superficie un'abbondante spolverata di semi di sesamo, che arricchiranno sia l'odore che il sapore del pane.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del pane di Monreale sono:

  • semola di grano duro;
  • acqua;
  • sale;
  • lievito madre;
  • semi di sesamo.

Presentazione

Esteticamente il pane di Monreale si presenta con:

  • una crosta abbastanza scura e molto croccante;
  • al suo interno ha una mollica gialla alta e soffice.

Ancora oggi le tecniche di lavorazione e gli ingredienti usati sono gli stessi di un tempo, per rispettare la tradizione e mantenere intatte tutte le caratteristiche del pane.

L'unica differenza sta nella sostituzione del lavoro manuale con le impastatrici meccaniche, avvenuta a metà del '900, anche se in alcune piccole realtà di panifici siciliani si preferisce ancora lavorare a mano l'impasto.

Tradizioni

Gli abitanti di Monreale sono affezionati al loro pane ed a tutti i prodotti tipici della loro terra tanto da dedicar loro una festa ogni anno nel mese di Maggio.

Si tratta della "sagra du pani ri Murriali", nata come "sagra del pane", e trasformatasi negli anni in una vera e propria "celebrazione" di tutti i prodotti di qualità siciliani come:

  • formaggi;
  • marmellate;
  • salumi;
  • liquori;
  • dolci.

Degustazione

Una fetta di pane di Monreale è un piacere a tavola!

E' un prodotto fantastico soprattutto se accompagnato dagli ottimi salumi e formaggi siciliani.

L'aggiunta di melanzane e pomodori secchi sott'olio rende "speciale" il pranzo!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "pupi di zucchero" sono dolci caratteristici dell'arte dolciaria siciliana.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i  pupi di zucchero nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

In dialetto palerminato si dicono "pupi ri zuccaro" o anche "pupaccena", si preparano ogni anno nel giorno dei Morti per mantenere viva un'antica tradizione locale.

Secondo una vecchia usanza palermitana, nel giorno dedicato alla commemorazione dei Defunti in tutte le case ci deve essere "u’ cannistru", una cesta piena di frutta secca e di dolci tra cui i pupi di zucchero.

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione di questi dolcetti sono:

  • zucchero;
  • acqua;
  • succo di 1 limone.

Preparazione

Per preparare questi dolci basta veramente poco:

  • in un pentolino si versa zucchero ed acqua nelle giuste quantità;
  • si pone sul fuoco e si fa bollire;
  • si aggiunge il glucosio, subito dopo il succo di un limone e si mescola il tutto;
  • per capire quando è il momento di togliere il tegamino dal fuoco basta immergere nel liquido uno stecchino di legno, sulla punta si deve formare una bolla;
  • quindi si mette il pentolino nell'acqua fredda per fermare la cottura del liquido.

Nel frattempo si ungono gli stampi della forma preferita con olio di mandorle e si riempiono con il liquido preparato.

Cottura

Le formine vanno messe in forno ad una temperatura molto bassa, max 130 gradi, quando il composto è ben rassodato si tolgono gli stampi dal forno e si fanno raffreddare bene.

Non resta che decorare i dolci ottenuti con i coloranti alimentari per pasticceria.

In passato i pupi di zucchero riproducevano epici cavalieri ed eroici paladini, al giorno d'oggi invece i pupi di zucchero rappresentano in gran parte i personaggi dei fumetti più amati dai bambini.

I&T Srl Innovativa

P.IVA 09780790961
CF 09780790961
Via Vertoiba 2, - 20137 Milano

Sistemi di Pagamento

 MasterCard  PayPal  Sepa Visa 

 

Seo by @enitto