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Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

Il "torrone a poglia con mandorle" è un tipico dolce della tradizione calabrese, meglio conosciuto dagli abitanti della zona con il termine turruni.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il torrone a poglia con mandorle nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Quando si parla di torrone a poglia con mandorle si tratta in sostanza di:

  • un torrone di mandorle e miele;
  • a forma di lingotto;
  • ricoperto di glassa di zucchero o di cioccolato fondente. 

Prepararlo in casa non è poi così difficile: tutto quello che ti servirà sono gli ingredienti giusti e un po' di attenzione durante la cottura.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del torrone a poglia con mandorle sono:

Preparazione

Vediamo ora insieme come preparare questo torrone con le mandorle:

  • mettete in un pentolino il miele ed aggiungervi un pizzico di vanillina;
  • poi cuocete a bagnomaria, a fiamma moderata, finché il miele non arriva a bollore;
  • con l'aiuto di una spatola in legno, mescolate continuamente fino a quando il composto non raggiunge il punto di cottura cosiddetto "alla palla forte" (potrete verificarlo facendo cadere un po' di miele nell'acqua fredda e notando come questo si romperà quasi come se fosse ghiaccio);
  • unite un po' per volta gli albumi che avrete precedentemente montato a neve;
  • continuate a mescolare fin quando il composto non raggiungerà nuovamente lo stato di "palla forte", dopodiché spegnete il fuoco;
  • nel frattempo fate caramellare lo zucchero con dell'acqua, e versatelo poi a filo sul composto di miele e albumi;
  • mescolate il tutto con cura ed infine incorporate le mandorle, precedentemente spellate;
  • versate il l'impasto ancora caldo dentro apposite forme rettangolari e con l'aiuto di un mattarello cosparso di zucchero a velo, stendete delicatamente il composto;
  • per finire bagnate la sua superficie con del succo di limone e posizionate su di esso un foglio di ostia, facendo lo stesso anche per il lato opposto;
  • una volta intiepidito, tagliate dei pezzetti grandi più o meno 10 cm x 3 cm.

Degustazione

A seconda dei gusti, è possibile anche ricoprire il torrone a poglia con mandorle di cioccolato fondente oppure renderlo più morbido, semplicemente aggiungendo qualche albume in più nell'impasto.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

Il "pezzo duro" o"u pezzu duru" è uno dei principali gelati tipici della tradizione calabrese, il suo nome deriva proprio dalla sua composizione che dopo la preparazione lo porta ad avere questa consistenza molto dura.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pezzo duro nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origine

La trasizione fa risalire "u pezzu duro" alla cittadina di Gioiosa Ionica (o Jonica) a Reggio Calabria dove veniva prodotto dai mastri gelatai e consumato durante le feste estive.

Particolarmente apprezzato durante le festivita della tarda estate e in occasione del ferragosto.

Caratteristiche

Il pezzo duro è composto da 3 diversi strati, ognuno di diverso gusto:

  • il primo è il cioccolato;
  • il secondo è la crema;
  • infine il torrone.

Dopo che è stato realizzato, il pezzo duro viene conservato in frigo per diverso tempo, solitamente almeno un paio di giorni, e questo lo porta ad assumere questa consistenza particolarmente dura, dal quale appunto deriva il suo nome.

Il vero calabrese sa che l'unico pezzo duro è quello "classico", tuttavia con l'avanzare del tempo la ricetta tradizionale si è arricchita andando a creare sempre nuovi gusti. Abbiamo oggi infatti il:

  • pezzo duro alle nocciole;
  • pezzo duro al pistacchio;
  • pezzo duro alla mandorla e fondente;
  • pezzo duro al fior di latte e caffè.

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione del pezzo duro sono:

  • latte;
  • uova;
  • zucchero;
  • aromi naturali.

Sagre

A fine Agosto, nel comune di Gioiosa Ionica, viene imbastita una vera e propria sagra dedicata al pezzo duro.

Se vi capitasse di passare nei dintorni di questo comune è un evento che non potete assolutamente perdere, sia per l'incredibile allegria e cura con cui viene preparata dagli appassionati residenti del luogo, sia ovviamente per provare il gusto unico di questo magnifico gelato.

Durante la sagra potrete parlare con i simpaticissimi mastri gelatai della zona che non vedranno l'ora di farvi assaggiare il prodotto di cui vanno tanto fieri.

Atmosfera allegra e buona musica di sottofondo vi faranno passare dei bellissimi momenti.

Per gli amanti potrete passeggiare per i mercatini dell'artigianato e delle creatività che vengono preparati ogni anno appositamente in occasione della sagra.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

I "crostini di grano" sono dei biscotti croccanti tipici calabresi preparati con ingredienti semplicissimi!

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i crostini di grano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

Gli ingredienti base per la preparazione dei "crostini di grano" sono:

  • farina bianca di frumento;
  • margarina;
  • sale;
  • lievito come ingredienti base.

Varianti

Ci sono anche delle varianti dei crostini di grano, li potrai trovare anche a base di:

  • farina integrale e di farina di mais.

In ogni caso, non perdono la loro fragranza e croccantezza che ben si sposa con diversi cibi tipici della tradizione calabrese.

I crostini di grano vanno benissimo in sostituzione del pane ed il grande vantaggio è che riescono a conservarsi per parecchio tempo senza perdere la freschezza e la fragranza.

Degustazione

Il miglior modo per gustare i crostini di grano è:

  • come sostituto del pane in accompagnamento alla 'nduia.

La morbidezza dell'insaccato piccante in contrasto con la croccantezza del crostino regalerà una bella esperienza al tuo palato.

Lo stesso vale per formaggi morbidi come stracchino o ricotta.

Anche un semplice filo d'olio extra vergine d'oliva di produzione regionale può essere sufficiente per arricchire il sapore dei crostini di grano.

In cucina

Un altro modo di consumare i crostini di grano consiste:

  • nell'aggiungerli a zuppe di vario genere;
  • ammorbidendoli con del sugo o sminuzzati in un'insalatona.

Una ricetta interessante è la "panzanella", dove i crostini di grano si uniscono a:

  • pomodori;
  • basilico;
  • olio;
  • sale;
  • pepe.

Tutti questi ingredienti danno vita ad un piatto povero, ma che mette di buon umore chi lo assaggia.

Accanto alla tipica ricetta tradizionale, sono in produzione anche crostini aromatizzati con spezie quali origano, rosmarino, cipolle o peperoncino.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

La "fragranza di un buon prodotto da forno", la "tradizione della lavorazione manuale", il "retrogusto speziato e particolare dell'anice".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le scaldatelle nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

Tutto questo e molte altre qualità si possono trovare nella bontà inimitabile delle "scaldatelle", dette anche "saldateddi", simili ai taralli, tipici della tradizione gastronomica calabrese e particolarmente radicate presso il paesino di Bova, in provincia di Reggio Calabria.

Si possono trovare come prodotti tradizionali anche in Puglia ed in Campania, come accade per molti piatti italiani, tipici di più regioni.

Preparazione

Proprio come i taralli, le scaldatelle sono un ottimo snack per quando si ha voglia di spezzare la fame con qualcosa di semplice, leggero e genuino.

Gli ingredienti di base delle scaldatelle sono infatti quelli poveri e rustici della terra calabra, emblema del settore agricolo e delle piante aromatiche che crescono spontanee sui monti della regione.

Ingredienti

Per quanto riguarda "l'impasto" dselle scaldatelle è fatto con:

  • farina di tipo 0;
  • olio extravergine di oliva;
  • lievito;
  • anice.

L'anice a volte viene sostituito dai semi di finocchio o dal cimino, per mantenere quel sapore aromatico unico.

Nonostante gli "ingredienti base" rappresentano la natura rustica dei prodotti calabri, è soprattutto la "preparazione" a rendere particolari questi bocconcini.

Lavorazione

Le scaldatelle sono:

  • rigorosamente preparate a mano;
  • impastate e piegate a ferro di cavallo o a forma di ciambelline.

Le scaldatelle vengono fatte lievitare e poi vengono cotte in acqua ed olio, per un risultato fragrante e gustoso, mangiato come stuzzichino salato, ma anche in alcune varianti dolci, ottime per la colazione.

REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati

Descrizione

"L'olio extravergine di oliva del Savuto" è uno dei prodotti più pregiati del territorio calabrese.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'olio extravergine di oliva del Savuto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Provenienza

La sua denominazione deriva dalla collocazione geografica dell'area di produzione, che corrisponde alla zona nei pressi di Cosenza e vicino al fiume Savuto.

Le olive verdi che sono utilizzate per preparare questo delizioso e saporito olio si lavorano nel periodo tra Settembre e Dicembre.

Caratteristiche

Il loro colore molto intenso e il sapore marcato e a tratti fruttato rende l'olio un mix di sapori e odori caratteristici che sono molto ricercati qui in zona dagli intenditori.

Come per ogni raccolta tipica delle olive, si procede sia in modo manuale con la raccolta terreno per terreno, che attraverso l'uso di uno "squotitore" che aiuta a velocizzare il processo.

Dopo che le olive sono lavorate nel frantoio antico possono attraversare il periodo della stagionatura all'interno di specifici contenitori in acciaio inox.

Conservazione

L'olio extravergine di oliva del Savuto si conserva bene e senza perdere le sue qualità organolettiche, ed il sapore per circa 1 anno e viene messo in vendita dopo un'opportuna etichettatura che tende a sottolinearne le sue caratteristiche essenziali e la sua originalità, con tanto di tracciabilità.

Degustazione

L'olio extravergine di oliva del Savuto può essere usato in qualsiasi preparazione, ma è consigliabile non adoperarlo per cucinare, ma per condire, data la sua raffinatezza che si esalta nel palato.

Ecco perché è l'ideale per condire piatti o insalate e accompagnare dolcemente ogni piatto che si porta in tavola.

 REGIONE: Calabria
 TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
 CERTIFICAZIONI: PAT

Descrizione

I "fichi freschi cotti al forno" sono una specialità calabrese, perfetti per essere consumati come spuntino o come contorno a pranzo e a cena.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i fichi freschi cotti al forno nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Questa ricetta prettamente tradizionale, tramandata dalle massaie di famiglia in famiglia, utilizza solo fichi freschissimi di stagione che sono coltivati nel territorio locale.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione dei fichi al forno sono:

Preparazione

La preparazione dei fichi al forno viene fatta "senza" l'utilizzo di macchinari, ma solo con le mani esperte delle donne:

  • dapprima si devono lavare i fichi;
  • poi si asciugano per bene;
  • infine si procede alla cottura che avviene in forno, si porta ad una temperatura di circa 150 gradi e poi quando è caldo abbastanza si inseriscono i fichi;
  • non serve un tempo prolungato per cucinare i frutti che in meno di un'ora sono già pronti per essere sfornati.

Conservazione

La ricetta dei fichi freschi cotti al forno, prevede che siano conservati e resi ancora più dolciastri aggiungendo anche del miele di fichi o dello sciroppo.

Le botteghe che si occupano di vendere i prodotti tipici del luogo fanno attenzione ad effettuare un ulteriore processo di "pastorizzazione" mettendoli in forno per pochi minuti, garantendo il sottovuoto e quindi la messa in vendita.

Varianti

La ricetta dei fichi freschi cotti al forno è stata modificata a seconda dei gusti personali ed oggi si possono trovare anche:

  • caramellati;
  • con la pasta frolla;
  • inseriti come ingrediente base per torte e crostate.
REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione

Descrizione

Un tempo i contadini vivevano solo con ciò che offriva l'agricoltura e l'allevamento.

Tradizioni

In molti luoghi della Calabria certe tradizioni sono ben radicate e la loro fama e soprattutto la bontà e la genuinità delle loro ricette si è diffusa ormai in tutta la penisola italiana ed è conosciuta a livello nazionale.

La cotenna di maiale è un "piatto tipico" del luogo, ma molto apprezzato anche altrove.

Ingredienti

In cosa consiste esattamente la cotenna di maiale?

Si tratta di:

  • una parte del maiale ben precisa che invece di essere buttata, viene utilizzata per preparare dei pranzetti prelibati.

Parliamo della pelle dell'animale, chiamata "cotenna" o anche "cotica".

Serve a preparare piatti sani, saporiti e molto particolari, come i classici "cotechini" che si vedono nei supermercati soprattutto nel periodo dei Natale e Capodanno.

Proprietà nutrizionali

In termini calorici la cotenna di maiale serviva in passato a dare molta energia ai lavoratori che andavano a lavoro nei campi e si stancavano molto.

Quindi non è indicato affatto per le diete perché ricco di calorie.

Degustazione

La cotenna di maiale si può gustare sia da sola, preparata con un ottimo sugo da mangiare con il pane, oppure si può usare in ricette diverse associandolo ad altri ingredienti.

Qualche esempio?

Le frittole di maiale si preparano con altre parti del maiale, oppure la cotenna coi fagioli, molto apprezzata soprattutto nelle fredde serate invernali.

Qualsiasi piatto fatto con le cotenne di maiale è uno dei più preparati durante ogni festività!

REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Come non rimanere affascinati dalla cultura locale di una regione come la Calabria?

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il finocchio di Isola di Capo Rizzuto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Tanti prodotti della terra, genuini, freschi e gustosi, sono a disposizione della popolazione e di chi ha la fortuna di poterli assaggiare.

Uno di questi prodotti tipici calabresi è il "finocchio di Isola Capo Rizzuto", una specialità tra le più apprezzate in tutta la penisola italiana.

Questo vegetale prelibato appartiene al genere detto "Ombrellifero" e può misurare anche 80 centimetri.

Capo Rizzuto vanta la produzione locale del finocchio e la sua fama è riconosciuta a livello nazionale.

Il finocchio di Isola Capo Rizzuto viene seminato direttamente e non si ricorre nella quotidianità a trapianti di alcun genere.

La sua caratteristica più predominante è rappresentata dal suo "aroma", che lo rende così speciale rispetto ad altri frutti della terra.

La località di appartenenza del finocchio di Isola Capo Rizzuto è famosa per la bellezza del suo mare!

Molti turisti si recano in villeggiatura da queste parti per godere della brezza marina e delle spiagge così belle, e rimangono altrettanto affascinati dalla bontà e dal sapore ricco che il finocchio di Isola Capo Rizzuto porta in tavola, nella sua semplicità.

Preparazione

Non serve infatti arricchirlo di condimenti forti o eccessivi, ma basta un filo di olio extravergine d'oliva e un po' di sale, giusto un pizzico, per essere il contorno perfetto per ogni secondo piatto.

Degustazione

Il pregio del finocchio di Isola Capo Rizzuto locale è che può anche essere gustato a crudo senza nulla togliere alla sua bontà.

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