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Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

Il "melone giallo" è una pianta rampicante largamente coltivata nelle regione mediterranee per i suoi frutti dolci e profumati.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il melone nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Varietà

Col temine melone si indica:

  • sia la pianta che il frutto stesso.

Esistono diverse varietà di melone:

  • quello denominato 'cucumis melo var. inodorus' è un melone dalla buccia gialla chiamato anche "melone giallo d' inverno" per la sua caratteristica di conservarsi a lungo e poter essere consumato anche nel periodo invernale.

Il melone giallo d'inverno è prodotto da più di cinquant' anni in Sicilia, in particolare nel territorio trapanese.

È infatti conosciuto anche come "melone giallo di Paceco" perché quella è la sua culla d'origine.

Da lì la sua coltivazione si è sviluppata nei territori dei comuni limitrofi in tutto l'alto Belice.

Presentazione

Il melone giallo d' inverno è una pianta che:

  • si adatta bene a territori aridi, con poche precipitazioni e comunque scarsamente irrigati;
  • il colore della sua buccia è di un giallo intenso;
  • la polpa è più chiara, bianca e morbida, meno profumata di quella dei meloni estivi.

Raccolto

Se raccolto a "maturazione" va consumato nel giro di pochi giorni come tutti gli altri meloni, ma grazie alla sua peculiarità, viene raccolto prima della completa maturazione e una volta pulito dalla terra, viene alloggiato in cassette di cartone forate insieme ad altri frutti.

Si conserva così per lunghi periodi:

  • fino a Natale e oltre.
Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Verdura

Descrizione

La "patata novella di Messina" è un prodotto agroalimentare tipico della Sicilia, coltivata specialmente nella pianura costiera detta Valle del Niceto.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la patata novella di Messina nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Raccolta

La coltura di questa patata risale al Secolo scorso e fece la sua prima apparizione nella zona della Costa Ionica.

La raccolta della patata novella di Messina inizia nei primi giorni di Marzo e prosegue fino al mese di Giugno.

In passato questo tubero ha rappresentato l'alimento di sostentamento principale per le famiglie contadine.

Proprietà benefiche

La patata novella di Messina ha proprietà salutari fondamentali per la salute e da sempre è considerato il cibo migliore per curare la "dissenteria" e la "diarrea".

Questa patata è:

  • molto digeribile;
  • ha poche fibre;
  • una discreta percentuale di vitamine e sali minerali.

Le "sostanze solubili" sono concentrate verso la "buccia", quindi sarebbe meglio cuocere la patata a secco e non bollita.

La cottura ottimale è quella sotto la cenere ma va bene anche al forno, per conservare le caratteristiche nutrizionali del tubero.

In cucina

La patata novella di Messina trova numerosi usi nella cucina siciliana.

Il piatto tipico che puoi preparare utilizzando queste patate è il "piscistoccu".

Ingredienti

Si tratta di un piatto a base di:

  • stoccafisso;
  • patate;
  • capperi;
  • olive;
  • salsa di pomodoro.

L'accoppiamento tra patata novella di Messina e pesce è tipico della cucina siciliana, che ha il merito di aver abbinato il tubero al polpo.

Al di là del pesce, le patate novelle di Messina sono perfette come:

  • contorno agli arrosti di carne;
  • possono essere cotte sia al forno che in padella;
  • normalmente preparate con tutta la buccia.
Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta

Descrizione

Le "pere ucciardona" sono un frutto originario della Sicilia, coltivato nelle zone circostanti l'Etna.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le pere ucciardona nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

Questa varietà di pera è:

  • piriforme;
  • ha il peduncolo doppio e decentrato;
  • la superficie ruvida;
  • la buccia gialla con puntini color ruggine;
  • la polpa, di un giallo tenue, è morbida e succosa.

Raccolto

La raccolta delle pere ucciardona ha inizio alla fine di Ottobre e sono reperibili nei mercati per tutto l'inverno e fino a Marzo.

Ogni frutto pesa circa 200 gr e fornisce intorno alle 100 calorie.

Proprietà salutari

Le pere ucciardona sono preziose per una buona alimentazione, sono:

  • ricche di fibre;
  • di potassio e di vitamine.

Il consumo abituale delle pere ucciardona aiuta la:

  • digestione;
  • regola la funzione intestinale;
  • abbassa il colesterolo cattivo.

La "dolcezza" del frutto è dovuta alla presenza del fruttosio per cui può essere gustato anche dai soggetti diabetici.

La "pira ucciarduna" è molto apprezzata, grazie alla cremosità della sua "polpa" piace molto anche ai più piccoli, grattugiata o frullata diventa uno spuntino rinfrescante e nutriente.

In cucina

Con le pere ucciardona si preparano:

  • succhi dissetanti e composte deliziose da gustare a colazione facendo un pieno di energia.

In pasticceria

Nell'ambito della "pasticceria" questi frutti si sposano benissimo con la cioccolata e formano un binomio perfetto con le creme di ricotta.

Anche un semplice dolce casalingo può diventare una ghiottoneria se farcito con una confettura a base di pere aromatizzate alla cannella.

Tutti apprezzano l'abbinamento "formaggio e pere", da provare l'accostamento del gorgonzola con la frutta secca e le pere ucciardone, una vera esplosione di sapori.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta

Descrizione

La bastarduna di Calatafimi è un frutto tipico e apprezzato del territorio siciliano, prevalentemente trapanese!

Certificazioni

 

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la bastarduna di Calatafimi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

La bastarduna di Calatafimi è una particolare qualità di fico d'India, a pasta gialla, tipico del periodo autunnale e, più precisamente, Novembrino.

È un frutto molto apprezzato.

Quando è maturo al punto giusto:

  • la sua polpa è compatta, morbida e piacevole;
  • il sapore dolce con note intense e decise.

Coltivazioni

La pianta della bastarduna di Calatafimi fa parte della categoria delle "piante grasse", che si contraddistinguono per essere:

  • resistenti;
  • molto longeve;
  • propense a crescere in natura senza bisogno di particolari cure o quantità eccessive di acqua.

Si tratta di piante imponenti, costituite da:

  • grandi foglie spesse, grosse e dure, che fungono anche da tronco, ricoperte di spine, che le proteggono da eventuali manifestazioni atmosferiche violente e dalla maggior parte dei parassiti infestanti.

Degustazione

Il fico d'India qualità bastarduna di Calatafimi è un frutto da tavola apprezzatissimo a fine pasto, grazie al sapore particolare che sgrassa e rinfresca la bocca.

In alcune ricette è utilizzato per impreziosire le insalate.

Il bastarduna di Calatafimi è un prodotto ricco di:

  • vitamine;
  • minerali;
  • proprietà nutritive sane e benefiche.

Tantissime persone amano preparare con la bastarduna di Calatafimi:

  • marmellate;
  • confetture;
  • succhi o centrifugati.

Confezionato così diventa un'ottima colazione!

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta

Descrizione

"L'ovaletto di Calatafimi" è un'arancia prodotta esclusivamente nel territorio collinare di Calatafimi in provincia di Trapani.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'ovaletto di Calatafimi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Non è nota l'origine genetica della pianta, probabilmente è derivata da una trasformazione gemmaria di un "agrume calabrese".

Questo frutto è apparso per la prima volta agli inizi del 1900, in un aranceto del piccolo paese siciliano.

È un'arancia:

  • bionda che matura in primavera, da Aprile fino a Giugno inoltrato;
  • ha una forma allungata;
  • i suoi spicchi non contengono semi;
  • la buccia dell'Ovaletto è abbastanza liscia e sottil;
  • ha un colore tenue sui toni del giallo-arancione;
  • la polpa è arancione chiaro e ricca di succo.

In cucina

L'ovaletto di Calatafimi ha una buccia particolarmente profumata ed è molto indicata per aromatizzare le pietanze.

L'arancia può essere l' ingrediente che dà quel tocco in più alle salse e ai condimenti.

In pasticceria viene impiegato per profumare:

  • creme;
  • sorbetti e dolci.

Con l'arancia si realizzano:

  • marmellate e confetture;
  • è il componente principale nella preparazione di ottimi liquori.

Utilizzo

Dai suoi fiori si estrae un olio essenziale largamente impiegato in "profumeria".

Proprietà benefiche

L'arancia è un frutto prezioso che non dovrebbe mai mancare in una sana alimentazione.

L'apporto di vitamina C è notevole, combatte:

  • i sintomi influenzali;
  • ha proprietà diuretiche;
  • è disintossicante;
  • contribuisce a migliorare le difese immunitarie.

Un bicchiere di succo d'arancia è un toccasana per i soggetti fumatori che più di tutti hanno bisogno di combattere i radicali liberi e aumentare le proprie difese antiossidanti.

Consumando due frutti al giorno si possono prevenire le infezioni e lo stress.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Aromi

Descrizione

"L'origano" è una pianta della famiglia delle "lamiaceae", di cui esistono diverse specie.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'origano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tipologie

In Italia se ne distinguono quattro tipologie:

  • origano comune, che è una pianta perenne molto facile da trovare;
  • origano meridionale, che cresce in zone boscose in alcune regione del sud;
  • origano maggiorana, giunto in Italia a partire dall' Asia;
  • origano siciliano, specie più rara delle altre e quindi "pregiata" che cresce in zone di montagna.

Nello specifico, l'origano siciliano si trova nei territori montani delle province di Catania e Siracusa.

Fioritura e raccolta

L'origano siciliano è una pianta spontanea che fiorisce nei primi mesi estivi.

Dopo la raccolta, è lasciato essiccare in appositi spazi ad "energia solare".

Le caratteristiche dell'origano siciliano conferiscono un aroma particolarmente riconoscibile, più forte degli altri tipi di origano.

Proprietà benefiche

Il valore di questa pianta è riconosciuto sia in cucina che nell'ambito dell'erboristeria.

Le proprietà dell'origano sono ormai note e proprio per questo spesso è usato per la preparazione di infusi terapeutici dagli effetti:

  • analgesici;
  • antisettici;
  • espettoranti e tonici.

Inoltre, l'origano siciliano sembra essere utile nella prevenzione del:

  • cancro alla prostata.

In cucina

Le sue ottime proprietà non oscurano il buon gusto che può conferire a diverse pietanze in cucina.

In particolare, l'origano siciliano si sposa perfettamente con ingredienti freschi di orto, quali:

  • pomodori e melanzane;

ma è ottimo anche come parte del condimento per piatti sia a base di carne che di pesce.

Ottima è la focaccia bianca con olio, origano e sale.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

Se ti trovassi a passeggiare per le strade di alcune zone della Sicilia  nei mesi che vanno da Settembre a Dicembre, scopriresti che sui balconi di molte case sono appesi i meloni invernali, il giallo "cartucciaru"e il verde "purceddu".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il melone invernale giallo nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

Si tratta di due tipologie di frutti raccolti in estate, normalmente ad Agosto, ma conservati per diversi mesi al fresco in modo da fargli raggiungere la piena maturazione e quel loro sapore dolce al palato molto piacevole.

Il "melone invernale giallo" ha:

  • una buccia gialla;
  • la sua forma è piuttosto allungata;
  • mentre quello "purceddu" è più rotondo e ha la buccia verde;
  • entrambi internamente sono chiari.

Origini

Testimonianze scritte fanno pensare che i due frutti fossero coltivati già nel '300.

Conservare i meloni cartucciaru e porceddu fino a Dicembre, periodo in raggiungono l'apice della loro dolcezza, ha associato nel tempo i due frutti al Natale.

Le tavole imbandite per il pranzo di Natale in Sicilia, infatti, vedono sempre la presenza di questi meloni, in particolar modo di quello dalla buccia verde, talvolta adoperato anche per creare dei meravigliosi centro tavola o inserito nei cesti regalo da donare in occasione delle feste.

In cucina

Ottimo da gustare come:

  • frutto di fine pasto;
  • talvolta è abbinato ai salumi per un antipasto fresco e leggero.

Inoltre, questo melone invernale giallo entra nella tradizione siciliana delle dolci "granite".

Ottimo è il dolce "cremolato" al melone.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Dolci

Descrizione

La "mostarda" è un dolce a base di mosto d'uva dalle antiche origini.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la mostarda nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

Fin dai tempi passati, infatti, il periodo della "vendemmia" in Sicilia era atteso non solo per la preparazione del vino, ma perché parte del mosto d'uva era destinato alla preparazione di questo dolce, simile nella consistenza ad un budino.

Esistono diverse varianti della mostarda, talvolta è preparata con:

  • succo di fichi d'India;

ma la ricetta originale prevede come ingrediente principale esclusivamente il "mosto d'uva", unito spesso a "frutta secca".

Ingredienti

La mostarda può essere preparata anche in casa, basta procurarsi:

  • 1 litro di mosto d'uva bianca.

Gli altri ingredienti che ti serviranno sono solo:

  • 100 gr di amido di mais;
  • 100 gr di noci sgusciate.

Inoltre, il gusto è spesso arricchito con "abbondante cannella", ma la quantità puoi variarla in base ai tuoi gusti.

Preparazione

Il primo passaggio consiste nel:

  • far cuocere il mosto d'uva insieme all'amido di mais a fuoco lento, avendo cura di girare per amalgamare bene i due ingredienti;
  • quando il composto inizierà a coagulare, aggiungi le noci ridotte in granella e continua la cottura;
  • quando la consistenza sarà abbastanza compatta, spegni il fuoco e trasferisci la mostarda in un vassoio o in qualche formina.

Prima che si raffreddi del tutto, spolvera la mostarda di "cannella".

Degustazione

Questo dolce va servito freddo, magari con una spruzzata di panna montata da accompagnamento e un buon calice di vino passito.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta
Certificazione Prodotto: PAT

Certificazioni

Le "pere virgola" sono un frutto tipico della Sicilia e rientrano nell’elenco Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), stilato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le pere virgola nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

Sono coltivate nella zona del versante orientale dell’Etna e si raccolgono nella seconda decade del mese di Settembre.

L’albero è mediamente vigoroso e le foglie, di forma ovale, presentano margini seghettati.

I frutti sono:

  • raggruppati;
  • piccoli ed aliformi.

Caratterisctiche

Le pere virgola sono dette "Pira Virgulusi" in dialetto siciliano.

La "forma" è:

  • piriforme;
  • tozza e schiacciata ai poli opposti;
  • il picciolo è di media lunghezza;
  • la superficie è liscia e regolare.

La "buccia" delle pere virgola ha:

  • un colore rossastro nella prima fase di accrescimento;
  • verde chiara alla raccolta;
  • giallo chiaro alla maturazione che avviene in "fruttaia".

Sulla buccia vi è anche:

  • una punteggiatura color ruggine.

La "polpa" è:

  • bianco giallastra;
  • fondente;
  • succosa;
  • dolce;
  • aromatica;
  • con qualche cellula sclerenchimatica.

Il peso di ogni pera virgola si aggira intorno ai 150-200 grammi.

Un frutto di dimensioni medie ha appena 100 calorie.

Proprietà salutari

Le pere virgola sono ricche di zuccheri semplici, quali:

  • fruttosio;
  • sorbitolo e glucosio;

indicati nelle diete ipocaloriche e nell'alimentazione dei diabetici.

Il "glucosio" stimola la produzione di "serotonina" promuovendo un’ azione "antidepressiva".

La polpa è fonte di fibre naturali solubili ed insolubili che contribuiscono a controllare i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue ed a migliorare le funzionalità digestive.

Le pere virgola hanno un alto contenuto di:

  • potassio;
  • vitamina A e C.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA PRODOTTO: Frutta
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

La "nespola di Trabia", nota anche come "nespola rossa", è un frutto che si coltiva in Sicilia, esattamente nella piccola cittadina di Trabia, poco distante da Palermo.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la nespola di Trabia nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

In passato la nespola di Trabia era considerata nei mercati uno dei frutti più pregiati e ancora oggi è molto apprezzata grazie alle sue proprietà organolettiche.

La nespola di Trabia ha:

  • una grandezza media;
  • una buccia non molto spessa che, in piena maturazione, assume un colore arancione molto acceso;
  • la polpa è dolce, morbida e compatta.

La dolcezza del clima nei mesi primaverili favorisce la maturazione della nespola, la raccolta è più abbondante nei mesi di maggio e giugno.

In cucina

Con le nespole di Trabia si possono ottenere prodotti artigianali tipici di ottima qualità, con la polpa si preparano:

  • marmellate deliziose largamente utilizzate nella preparazione di dolci;
  • dai noccioli invece si ottiene il "Nespolino", un liquore dal sapore molto delicato che lascia in bocca un gradevole sapore di mandorla.

Il retrogusto leggermente amaro fa del Nespolino un ottimo digestivo!

Origini

La pianta di nespole è arrivata in Sicilia dai paesi orientali, circa due secoli fa.

Trattandosi di una pianta sempreverde dal fogliame ricco, a quel tempo il "nespolo" era considerata solo una pianta decorativa e utilizzata per abbellire le dimore dei ricchi.

Quando si scoprì la bontà del frutto ebbe inizio la "coltivazione intensiva" della pianta che ancora adesso viene portata avanti con fatica.

"'A Trabbìa", come si dice in dialetto siciliano, i contadini amano la propria terra e non possono rinunciare alla bontà delle loro nespole.

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Vegetali
Certificazione Prodotto: PAT

Descrizione

La "zucchina di Misilmeri", detta anche "friscaredda", è una delle zucchine tipiche della zona del palermitano.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la zucchina di Misilmeri nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Infatti "Misilmeri" è un comune che si trova nell'area metropolitana del capoluogo siciliano.

Il clima mediterraneo permette appunto di avere una coltivazione di questo tipo di ortaggio, utile per preparare diversi piatti tipici della cucina siciliana.

La forma è molto particolare, visto che varia moltissimo rispetto a quella delle zucchine normale.

Anche il colore cambia in un verde più chiaro.

Storia

Infatti questa variante di zucchina è una delle più utilizzate ed è famosa perché della pianta non si butta via niente.

Il popolo siciliano, a causa anche di una povertà frequente, ha sviluppato un ottimo senso pratico, coltivando tante piante che possono essere utilizzate per qualsiasi tipo di scopo.

In cucina

La zucchina di Misilmeri molte volte viene utilizzata per:

  • farcire i famosi "panini siculi" che si mangiano per strada.

La Sicilia, infatti, ha una cultura culinaria sullo "Street Food" davvero molto vasta.

La zucchina di Misilmeri viene utilizzata appunto per farcire i gustosi cibi che troviamo.

Infatti, come già detto, di questa pianta non si butta niente!

Conosciutissima è la "pasta con i tinnirumi", ovvero:

  • i germogli e le foglie, e la pasta ottiene un sapore particolare e intenso.

Una valida alternativa alla pasta con le zucchine comuni!

Regione: Sicilia
Tipologia Prodotto: Frutta

Descrizione

Con la denominazione "mandarino tardivo di Ciaculli" si intende una varietà di mandarino coltivato nel comune palermitano di Ciaculli, un piccolo e grazioso borgo di campagna.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il mandarino tardivo di Ciaculli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Si dice "tardivo" proprio perché la sua "maturazione" avviene più tardi rispetto agli altri agrumi.

Si tratta di un frutto particolare:

  • molto dolce e profumato;
  • con la buccia sottile di un bel colore giallo-arancione.

È molto apprezzato anche perché ha "pochi semi" ed è molto succoso.

Il mandarino tardivo di Ciaculli matura fino a Marzo e per questo motivo viene detto "marzuddu".

Raccolta

La produzione non è molto abbondante e si deve al lavoro costante dei piccoli produttori della zona.

La fase di "raccolta" è abbastanza delicata e deve essere fatta "a mano", i frutti vengono maneggiati con cura e messi in sacchetti di tela per non danneggiare la buccia.

Origini

Il mandarino tardivo di Ciaculli è una varietà nata intorno agli anni '40, dovuta ad una trasformazione spontanea di un altro tipo di mandarino:

  • il "mandarino avana".

Attualmente la produzione del mandarino tardivo di Ciaculliè è molto importante ed è tra i prodotti di qualità più prestigiosi dell'agricoltura siciliana.

Grazie al suo sapore intenso e inconfondibile, questo mandarino è ricercato anche dai maestri gelatieri per la preparazione di sorbetti.

Proprietà curative

Da tempi remoti i semi del mandarino tardivo di Ciacullisono sono impiegati nella "medicina cinese" per:

  • curare malattie infiammatorie e per calmare i dolori muscolari.

La polpa del mandarino tardivo di Ciaculli è:

  • ricca di fibre;
  • di vitamine;
  • di beta-carotene.

 Il mandarino tardivo di Ciaculli:

  • stimola la digestione;
  • stuzzica l'appetito;
  • è particolarmente indicata per i soggetti che soffrono di inappetenza.

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