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REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno

Descrizione

Il "pane cotto" è soprannominato "della nonna" (in dialetto siciliano pani cottu ra nonna), ed è un antico piatto della tradizione alimentare isolana.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane cotto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Piatto della cucina povera, si basa su ingredienti semplicissimi, a volte di recupero, e risulta essere particolarmente adatto alle fredde sere d’inverno.

Infatti fornisce la giusta quantità di carboidrati e proteine usando alimenti della cultura contadina.

Ingredienti

L’ingrediente principale è rappresentato dal "pane casereccio", che viene insaporito dal:

  • pecorino stagionato siciliano grattugiato;
  • dalle foglie di alloro;
  • dall’olio extravergine di oliva di produzione locale;
  • dal sale marino.

Lavorazione

  • Per preparare il pane cotto della nonna si mettono le fette di pane casereccio in un tegame e si versa acqua fino a coprirle;
  • quindi si aggiunge il sale marino e le foglie di alloro;
  • si mette la pentola sul fuoco e la si porta a ebollizione;
  • dopo aver lasciato trascorrere alcuni minuti, il pane cotto, caldissimo, deve essere versato nel piatto.

Una volta nel piatto, viene condito con un filo di olio extravergine di oliva per essere poi cosparso con un’abbondante quantità di pecorino siciliano stagionato grattugiato.

In tutto la preparazione non richiede più di 20 minuti.

Degustazione

Il piatto viene servito in tavola accompagnato dal Sambuca di Sicilia Bianco.

Si tratta di un vino locale fermo che si sposa perfettamente con il sapore aromatico del pane cotto.

Caratteristiche

Infatti si caratterizza per il suo gusto:

  • delicato;
  • fresco;
  • asciutto;
  • il colore bianco paglierino con riflessi verdognoli;
  • il profumo intenso.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "panzerotti" sono un dolce tipico della pasticceria catanese, molto amato da grandi e piccoli.

Caratteristiche

Queste deliziose paste fresche sono formate da:

  • una sottile pasta frolla al burro che può essere preparata con o senza l'aggiunta dei tuorli d'uova.

Benché la ricetta sia il fiore all'occhiello di Catania, è difficile poter stabilire quale sia la versione autentica.

Ciò che è certo, è che i panzerotti sono una golosità alla quale è impossibile resistere, specialmente a colazione o a merenda.

È possibile gustare questi dolcetti in tutti i bar della città, insieme al classico cappuccino o al caffè.

Presentazione

I panzerotti siciliani si distinguono per:

  • la loro forma a cupola, leggermente rialzata nella parte centrale.;
  • racchiudono un ripieno sfizioso e profumato.

Ingredienti

Il ripieno dei panzerotti solitamente è a base di:

  • crema al cioccolato;
  • crema pasticcera;
  • crema bianca.

La crema bianca nei panzerotti siciliani è preparata "senza uova", mescolando e portando ad ebollizione:

  • latte;
  • zucchero;
  • amido di mais;
  • un pizzico di vaniglia.

Ad ultimo si aggiunge la panna montata per rendere la crema più consistente e soffice!

Ricetta

I panzerotti sono semplicissimi da fare in casa e se desideri puoi sperimentare questa ricetta.

Impasta:

Aggiungi un cucchiaino di ammoniaca mescolato con 125 ml di latte e un pizzico di sale.

Lascia riposare il panetto ottenuto in frigorifero per un'oretta, dopodiché stendi la pasta frolla.

Ricava dei dischi e riponi al centro di ognuno un po' di crema a tua scelta.

Cottura

Richiudili a formare dei "panzerotti" ed infine cuocili nel forno preriscaldato a 180° per 15 minuti.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

Nella bellissima regione Sicilia, tra le due città di Avola e Noto, in provincia di Siracusa, si producono dei dolcetti dall'aspetto grazioso e dal gusto delizioso, di antichissima tradizione e legati alle usanze liturgiche popolari.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i facciuni di San Chiara nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

Stiamo parlando dei facciuni di San Chiara, dei gustosissimi dolcetti fatti con:

  • pasta di mandorle;
  • simili a piccole cupole;
  • solitamente farciti con confetture di arance o cedro, oppure con frutta secca.

Decorazioni

Vengono poi decorati con:

  • cioccolato;
  • in certi casi, con dei confettini colorati.

Si tratta di pasticcini davvero gustosi e molto nutrienti, per via degli ingredienti decisamente calorici.

Origini

Il loro nome deriva da due elementi curiosi.

Pare che venissero avvolti, secondo tradizione, in un incarto che rappresentava probabilmente il "viso di un angelo".

Oggi questo particolare può essere replicato da una decorazione in carta dorata.

Sono inoltre detti di "Santa Chiara", per via della loro storia.

Pare infatti che risalgano al Medioevo, periodo in cui monasteri e conventi avevano una grande influenza sulle tradizioni culturali e culinarie.

Le suore di clausura dell'ordine di Santa Chiara preparavano prodotti dolciari per poi venderli e ricavarne denaro per il convento.

Curiosità

Anche il siciliano Verga le nomina in una delle sue novelle, "La vocazione di Sant'Agnese", come prova del fatto che questo prodotto è da secoli rappresentativo della tradizione gastronomica locale e meritevole, per bontà ed importanza culturale, di essere ricordato grazie alla penna dell'autore.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno

Descrizione

Quella di preparare il "pane di casa" è una tradizione molto comune in Italia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane di casa nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Ogni regione, però, ha usanze diverse tutte da scoprire.

In Sicilia, ad esempio, il pane di casa era ed è ancora oggi di "pasta dura".

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del pane di casa sono:

  • farina di grano duro;
  • sale;
  • lievito di birra;
  • olio evo;
  • acqua tiepida.

Caratteristiche

Realizzare il pane di casa è decisamente molto semplice ed offre la possibilità di portare in tavola una pietanza gustosa ed allo stesso tempo particolarmente nutriente.

Per prima cosa, è utile ricordare che per preparare il pane di casa non si deve utilizzare il classico lievito di birra, ma il "criscenti".

Se hai intenzione di cimentarti in questa impresa devi anche ricordare di preparare l’impasto la sera prima della cottura in modo tale da lasciarlo lievitare per tutta la notte.

Le forme

A rendere così speciale il pane di casa sono anche le particolari forme tramandate di generazione in generazione.

Tra le più conosciute ci sono:

  • la forma "a cacuorcila" o a "scaccia ri tumazzu".

Per realizzare queste forme è sufficiente creare con l’impasto una sorta di salsicciotto nel quale fare un incavo nella parte centrale.

Volendo, questo tipo di pane potrebbe essere anche:

  • farcito con del caciocavallo.

La forma più tradizionale, invece, è il:

  •  "pistolu", facilmente realizzabile dando una forma sinuosa ma lineare all’impasto.

Una cosa è certa, preparare il pane fatto in casa o, per dirla in dialetto siciliano, " è davvero semplicissimo oltre che ideale se si ha intenzione di stupire i propri commensali.

Proprio il pane di casa, infatti, è a dir poco gradito anche dai palati più esigenti!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

In Sicilia, con il termine dialettale "màccu di grano" si identifica una purea che serve per preparare delle zuppe.

Origini

Il màccu più diffuso è quello di "legumi", in particolar modo di "fave", ma nella zona di Aidone (provincia di Enna), si prepara anche con il grano duro grossolanamente macinato a pietra.

Con tale farina grezza, che viene venduta in sacchetti preconfezionati, si realizza una purea calda che va consumata semplicemente con un filo di olio e.v.o. versato a crudo.

Si tratta di un piatto povero, ma molto nutriente che, nell'antica tradizione culinaria siciliana, arricchiva la tavola delle famiglie meno abbienti.

Oggi questa minestra è preparata seguendo la ricetta originale e la sua tipicità le ha consentito di essere inserita nell'elenco dei PAT (Prodotti Alimentari Tradizionali).

Presentazione

La consistenza del màccu di grano, una volta pronto, è quella di:

  • una zuppa di semolino;
  • la particolarità di questa purea è che può essere usata per preparare un'altra succulenta pietanza ''di recupero'', il "màccu fritto".

Degustazione

La zuppa avanzata, infatti, se posta a raffreddare in una spianatoia, diventa una sorta di polenta fredda.

Quest'ultima va tagliata a fettine che poi si friggono nell'olio e.v.o., diventando così un piatto unico, da servire sia come portata che come antipasto, o il contorno ideale per carne o pesce in umido.

Con il màccu di grano raffreddato si possono poi preparare delle:

  • polpette, da friggere previa impanatura di uovo e pane grattato;
  • non mancano delle varianti alla ricetta originale che prevedono l'aggiunta di "pasta" alla tradizionale zuppa di màccu.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Le "sfinci di San Giuseppe" sono un delizioso dolce fritto tipico della pasticceria siciliana, realizzato tradizionalmente in occasione della "Festa del Papà".

Caratteristiche

Le "sfinci" sono una specialità oggi apprezzata in tutto il mondo e, come tale, è possibile degustarla in ogni periodo dell'anno.

La ricetta originale nasce nella Sicilia occidentale, più precisamente a Palermo, come rivisitazione elaborata e golosa delle comuni frittelle.

Le sfinci di San Giuseppe è:

  • un dolce dall'interno morbido ed alveolato;
  • molto simile ad una spugna dalla forma irregolare.

Non a caso, il termine "sfincia" deriva dal latino "spongia", ovvero "spugna".

Ingredienti

Le sfinci di San Giuseppe sono preparate con un impasto elastico molto semplice, i cui ingredienti principali sono:

  • la farina;
  • le uova;
  • il latte;
  • lo zucchero;
  • il lievito.

Preparazione

Una volta pronta la pastella, le sfinci vengono cotte a lungo nello strutto bollente, fino a crescere di volume e diventare dorati e leggermente croccanti all'esterno.

Ciò che rende le sfinci di San Giuseppe un vero e proprio fiore all'occhiello della pasticceria siciliana, è senz'altro:

  • la "ricca farcitura a base di ricotta di pecora";
  • pezzetti di cioccolato;
  • scorza d'arancia.

Alcuni aggiungono anche della:

  • squisita granella di pistacchi;
  • delle ciliegie candite come ulteriore decorazione.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pasta

Descrizione

Con il termine "maccaruna", o il più incisivo "maccarrùna" della Trinacria occidentale, si fa riferimento ad un particolare formato di pasta, consumato in Sicilia durante le festività.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i maccaruna nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Tale prodotto si presenta:

  • composto da lunghi filamenti tubolari, ruvidi al tatto e provvisti di un lume scanalato.

Dal punto di vista estetico, ricordano vagamente:

  • i bucatini, tuttavia, rispetto a questi ultimi mostrano superfici irregolari con pareti più carnose.

Ingredienti

Per la preparazione dei maccaruna sono necessari i seguenti ingredienti:

  • farina di grano duro;
  • acqua;
  • sale;
  • uova.

Lavorazione

Secondo l'originale tecnica di produzione, che è anche la più rinomata, ogni fase di lavorazione deve avvenire sullo "scannaturi", una tavola lignea che conferisce al prodotto rugosità e porosità.

Su questo supporto, il composto viene:

  • allungato manualmente e diviso in pezzetti;
  • questi ultimi vengono poi energicamente arrotolati sulle lunghe "busìne" (steli di spighe essiccate).

Quando lo stesso impasto viene invece processato da macchinari elettrici, restituisce filamenti più aggraziati, talmente lineari da garantire impeccabili mise en place.

Degustazione

Portando a tavola un buon piatto di maccarruna, stupirai i tuoi ospiti e delizierai i tuoi sensi, assaporando il core verace della gastronomia sicula.

Avrai inoltre facoltà di:

  • friggerli;
  • infornarli;
  • mantecarli, poichè non temono le manipolazioni e non perdono di consistenza.

A queste leccornie, potrai accompagnare qualsiasi sugo, dai più semplici ai più speziati, ottenendo pietanze saporite e scenografiche.

Abbinamenti

Sposali al:

  • pesto di mandorle;
  • accostali al ragù di salsiccia;
  • abbracciali al sugo con le sarde ed aromatizzali con scorze di agrumi.

Otterrai, di volta in volta, risultati magistrali!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "pupi cull'ova", detti anche "cuddure" o "aceddi cull'ova", sono dolci tipicamente pasquali, prodotti in Sicilia a fine Quaresima.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i pupi cull'ova nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

A livello estetico, appaiono come:

  • grossi biscotti dorati;
  • rivestiti di ghiaccia reale;
  • sormontati da una o più uova sode.

Sulla candida coltre zuccherina, vengono poi apposte molteplici decorazioni edibili, che ne vivacizzano l'aspetto e ne incrementano la sapidità.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione dei pupi cull'ova sono:

  • farina 00;
  • farina di semola di grano duro;
  • uova;
  • zucchero;
  • strutto;
  • lievito per dolci;
  • vanillina;
  • latte;
  • ammoniaca per dolci;
  • uova;
  • confettini colorati;
  • zucchero a velo;
  • succo di limone.

Lavorazione

L'impasto di base consiste in una speciale pasta frolla, aromatizzata con:

  • cannella o con scorze di limone.

Assaporando un pezzo di pupi cull'ova, rivivrai con la fantasia i ricordi più belli della tua infanzia, quando le merende erano semplici e la pasticceria genuina.

Ciò che subito ti colpirà, è il sapore celestiale di questo dolce, che sembra quasi voler bilanciare la grana rustica della frolla.

I pupi cull'ova sono concentrati di bontà e maestria, decorati a mano in modo certosino.

Prestigio

Queste ghiottonerie di "haute patisserie" sono infatti ricche di:

  • pieghe;
  • trecce;
  • fiocchi;
  • spirali;
  • dall'intricata simbologia e dal sontuoso aspetto.

Degustazione

Puoi gustarli al mattino, davanti una tazza di latte, o provali al pomeriggio, accompagnandoli al caffè.

I pupi sono così fragranti e gustosi che puoi servirli a fine pasto, abbinandoli al passito o ad una crema di liquore.

Regalali ai tuoi cari, omaggiali ai colleghi, offrili agli amici o donali ai più piccoli, leggerai nei loro occhi un bagliore di stupore!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "mastazzola" detti anche "mustazzola" o "mostaccioli", sono piccoli biscotti ambrati, prodotti in terra sicula alla vigilia di Ognissanti.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i mastazzola nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Le varietà di questo dolce sono assai numerose, e differiscono tra loro per la lista degli ingredienti.

Nell'agrigentino, ad esempio, vengono prodotti con il "vino cotto", nel palermitano, invece, la base è farinosa.

Il livello di sapidità, dipende strettamente dalla tipologia dell'edulcorante impiegato, tra i quali figurano:

  • il miele;
  • lo sciroppo;
  • lo zucchero;
  • la melassa.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la creazione dei mastazzola sono:

  • farina di grano duro;
  • zucchero;
  • sciroppo di carrube;
  • mandorle tostate;
  • chiodi di garofano;
  • cannella;
  • scorza di arancia;
  • alloro.

Procedimento

Ogni impasto dei mastazzola subisce:

  • una lavorazione manuale;
  • una suddivisione in cordoni;
  • una porzionatura.

Le forme romboidali ottenute, rotolano poi nei semi di sesamo e vengono decorate con mandorle intere.

Assaporare un mostacciolo è un'esperienza multisensoriale, che sorprende il palato, soddisfa la vista ed eccita l'olfatto!

Degustazione

Per gustarli al meglio, accompagnali ad una tazza di vin brulé e mordili lentamente.

Lascia che le tue papille gustative processino ogni singolo aroma, scandendo minuziosamente i sentori della:

  • cannella;
  • dell'arancia;
  • delle mandorle;
  • delle carrube.

Curiosità

Secondo la tradizione locale, questi biscotti vanno gustati in compagnia o regalati ai propri cari, soprattutto in corrispondenza delle Festività Natalizie.

La presenza del "cinnamomo", però, dona loro un effetto afrodisiaco, che ne fa un prodotto ambito tra gli amanti.

I mastazzola sono "perle della pasticceria tradizionale popolare", che renderanno unico e speciale ogni attimo della tua giornata.

Portandoli in tavola ravviverai le riunioni, arricchirai i pranzi, vivacizzerai le serate e rallegrerai i dopocena.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

La Sicilia è la patria del torrone da più di un secolo e deve questo suo primato principalmente alla tradizionale produzione del "torrone di Caltanissetta".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il torrone di Caltanissetta nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

L'autentico torrone di Caltanissetta viene prodotto artigianalmente rispettando una ricetta che si tramanda da generazioni.

Gli ingredienti di base per la preparazione del torrone di Caltanissetta sono:

  • miele;
  • albume d'uovo;
  • zucchero;
  • sciroppo di glucosio.

Lavorazione

Ancora oggi il torrone di Caltanissetta viene fatto cuocere e mescolato in caldaie dal fondo di rame che ricordano le caldaie utilizzate anticamente.

La cottura dura otto ore a fiamma bassissima.

Una volta ultimata la cottura, alla base del torrone vengono aggiunti:

  • pistacchi e mandorle di varietà locali.

Tutto l'impasto viene versato in spesse e alte cornici di legno rettangolari chiamate telai e viene distribuito e lavorato con matterelli di legno.

Infine si aggiungono ancora mandorle e pistacchi sulla superficie e i telai vengono messi sotto delle presse affinché l'impasto si compatti e si livelli ulteriormente.

Una volta raffreddato il torrone di Caltanissetta viene tolto dai telai e tagliato in pezzature da 50, 100 o 250 grammi.

Esistono due varietà di torrone di Caltanissetta:

  • quello a pasta dura o quello a pasta friabile.

Tradizione

A Caltanissetta, per festeggiare e tenere viva la tradizione del torrone artigianale si celebra la "Festa del torrone" nei giorni 8 e 10 di Dicembre.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pasta fresca
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Certificazioni

Le "cavate" sono un tipo di pasta tipico della regione Sicilia, che è inserito nell' elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Ingredienti

È una tipica pasta fresca fatta con:

  • farina;
  • sale;
  • acqua;
  • olio.

Presentazione

Le cavate sono:

  • una pasta corta;
  • dalla forma allungata,
  • con un incavo verso l'interno, molto simile ai cavatelli, formato ben conosciuto in tutta Italia.

Preparazione

Produrre questa pasta non è difficile.

Dopo aver setacciato la farina, si aggiunge:

  • l'acqua;
  • il sale;
  • l'olio.

Si continua poi impastando in modo da creare un impasto morbido, liscio ed omogeneo.

Creato l'impasto, questo va lasciato riposare, avvolto nella pellicola, per circa 15 minuti per renderlo più elastico.

Lavorazione

  • Successivamente, con l'impasto si formano delle forme allungate che vanno tagliate in modo da formare pezzi lunghi circa 1 cm.;
  • ogni pezzo, poi, va modellato dando la classica forma incavata all'interno tipico di questo tipo di pasta.

Degustazione

Le cavate, essendo una pasta fresca, si prestano bene per una consumazione "sul momento", in modo da conservare tutta la morbidezza ed il sapore iniziale.

Tuttavia possono essere conservati in frigo fino a quattro giorni oppure possono essere congelati.

Questo tipo di pasta fresca si presta bene per tutti i primi che richiedono condimenti rustici, quali:

  • la salsa di pomodoro, fatta come da tradizione, nella sua semplicità, è il partner preferito delle cavate;
  • anche i sughi di carne o i pesti si sposano bene con questa pasta fresca.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Le "colombe pasquali" siciliane denominate anche palummeddi e "pastifuorti",sono specialità dolciaria pasquale della parte orientale dell'isola e, più precisamente, dell'area Iblea.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le colombe pasquali nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

Un prodotto dal gusto e dal profumo generoso, realizzato con:

  • zucchero;
  • farina;
  • aromatizzato con cannella.

Caratteristiche

Caratterizzate da una consistenza importante, queste colombine di pastaforte assumono altresì la foggia di "piccoli galletti" o di "deliziosi rombi".

Sapientemente decorate con disegni o con punzoni, prima della cottura in forno, spesso vengono arricchite da un uovo sodo.

Una decorazione, quest'ultima, tipica del periodo pasquale essendo proprio l'uovo uno dei simboli più importanti della Santa Pasqua.

Una volta decorati, i dolci vengono fatti asciugare per alcuni giorni a temperatura ambiente, per poi essere infornati.

Il risultato è straordinario e molto scenografico.

Per mezzo della cottura, una parte dello zucchero, fondendosi, forma una deliziosa base dorata, mentre la colomba si sbianca!

Origine

Una ricetta antica, quella delle colombe pasquali, tramandata di generazione in generazione.

Si racconta che in passato questi dolci fossero speciali doni di scambio tra fidanzati.

Un vero e proprio prodotto d'eccellenza, dall'estetica impeccabile, che in una delle versioni odierne viene altresì arricchita dai maestri pasticceri siciliani con:

  • una golosa glassa al pistacchio.

Anche quest'ultimo è uno dei prodotti d' eccellenza dell'isola!

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