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Regione. Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

Se ti è mai capitato di fare un giro in uno dei forni calabresi, non avrai di certo potuto ignorare la grande varietà di prodotti da forno, dolci e salati, che i fornai calabresi propongono alla clientela.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i taralli morbidi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Fra questi prodotti ce n'è uno in particolare che risale ad un'antica tradizione contadina:

  • i taralli morbidi.

Se non ne hai mai sentito parlare, ora ti starai sicuramente chiedendo di cosa si tratta.

taralli morbidi sono un prodotto da forno tipico della tradizione italiana del sud.

Ingredienti

Gli ingredienti base per la preparazione dei taralli morbidi sono essenzialmente:

  • farina;
  • olio extra vergine di oliva;
  • uova;
  • sale;
  • lievito di birra;
  • acqua;
  • semi di finocchio;
  • peperoncino.

Presentazione

  • anelli di pasta;
  • cotti in forno;
  • dopo una lunga fase di lievitazione.

Anticamente venivano prodotti in quasi tutte le case e cotti nei forni a legna.

Tipologie

I taralli morbidi possono essere aromatizzati in una miriade di modi diversi, ed i più famosi, in Calabria, sono:

  • quelli all'anice, pianta tipica del territorio.

Tuttavia, ne esistono numerose varianti, come quelli:

Categorie

I taralli morbidi possono essere divisi in due categorie esistono:

  • quelli duri;
  • quelli morbidi.

Tradizioni

I taralli morbidi sono un'ottima alternativa alle merendine per una buona colazione o una merenda.

Possono essere consumati insieme ad un cucchiaio di marmellata o di crema di nocciole, oppure possono essere inzuppati nel latte, nel rispetto di un'antica tradizione dei contadini calabresi.

Si consiglia, in ogni caso, di consumarli appena sfornati.

Tuttavia, possono anche essere conservati per diversi giorni, surgelandoli dopo averli inseriti in sacchetti accuratamente sigillati.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria  

Descrizione

Sei un amante della liquirizia e non riesci proprio a farne a meno? In tal caso, la Calabria è il posto giusto per soddisfare la tua voglia di liquirizia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la liquirizia all'anice nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Descrizione

E se sei pronto a scoprire nuovi sapori, la "liquirizia all'anice" è qualcosa che devi assolutamente assaggiare almeno una volta nella vita.

Sicuramente, anche chi non è un esperto, avrà sentito parlare della liquirizia.

Si tratta:

  • della radice di una pianta;
  • dal sapore dolciastro;
  • spesso viene utilizzata anche come aroma per piatti sia dolci che salati.

Secondo alcune fonti, la "migliore liquirizia del mondo" cresce proprio in Calabria, ed in particolare sulla Costa Ionica.

In questa zona, infatti, è il particolare tipo di clima a favorire la fioritura di questo tipo di radice dal profumo intenso e dal sapore dolciastro.

Ingredienti

Gli ingredienti per arrivare ad avere la liquirizia all'anice sono:

  • radice di liquirizia;
  • aroma naturale di anice.

Produzione

In Calabria, i principali produttori di liquirizia si trovano nella zona della cittadina di Rossano.

Ed è proprio a Rossano che viene prodotta una delle specialità calabresi:

  • "la liquirizia all'anice".

Nel caso di questo particolare tipo di prodotto, la radice della liquirizia viene:

  • mescolata ad un aroma naturale di anice, altra pianta tipica del paesaggio calabrese, dal sapore fresco ed intenso.

Il risultato è un accostamento assolutamente perfetto, in quanto i due sapori ed i due aromi si bilanciano perfettamente, producendo un gusto intenso ma assolutamente equilibrato.

Proprietà benefiche

Oltre ad essere molto gustosa, la liquirizia all'anice gode anche di proprietà benefiche, quali:

  • l'anice conferisce un effetto lenitivo e rinfrescante;
  • utile contro la tosse;
  • ideale per i fumatori.
Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria  

Descrizione

Delizie della confetteria calabrese la "liquirizia alla menta".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la liquirizia alla menta nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Per gli amanti della liquirizia, la regione Calabria è sicuramente un posto da sogno.

Proprio qui, infatti, è concentrata la maggior produzione di liquirizia.

Per quanto riguarda la scelta, sicuramente non c'è da preoccuparsi:

  • qui troverai bastoncini di liquirizia da mangiucchiare direttamente;
  • potrai gustarla sotto forma di graziosi "rombetti" o "rettangolini".

La pianta

La liquirizia è una pianta erbacea che cresce in maniera spontanea in ogni periodo dell'anno.

I fiori della liquirizia sono:

  • bianchi ed azzurri;
  • vengono utilizzati in erboristeria;
  • per la preparazione di tisane ed altri prodotti curativi.

La radice della liquirizia, invece, viene estratta dai produttori calabresi, che amano conferirle gli aromi più svariati, per offrire alla clientela un' ampia scelta.

 

Ingredienti

Ed è proprio in Calabria, in particolare nelle province di Rossano e di Corigliano Calabro, che si trova la più grande produzione di:

  • "liquirizia alla menta".

Si tratta, essenzialmente, della:

  • comune radice di liquirizia, che viene però, aromatizzata con foglie di menta.

Ciò conferisce al prodotto un sapore forte, ma allo stesso tempo fresco ed equilibrato.

Effetti benefici

Oltre all'ottimo sapore, la liquirizia è nota per i suoi numerosi effetti benefici:

  • lenisce le pareti della gola;
  • aiuta a combattere la tosse;
  • inoltre, rappresenta una gustosa alternativa ai chewing-gum o alle caramelle per i fumatori o per chi ha deciso di smettere di fumare.

Le liquirizie alla menta possono essere acquistate in piccole scatole in metallo o in cartone, contenenti piccoli rettangolini di liquirizia.

Il formato ideale da condividere con la famiglia e gli amici!

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi

Descrizione

Lo stocco alla ghiotta è una ricetta della tradizione calabrese per la preparazione dello "stoccafisso", pesce molto diffuso nella cucina meridionale.

Certificazioni

Si tratta di un piatto in origine "povero", proprio di una "cucina contadina" che privilegiava alimenti semplici, ma dall'alto valore nutritivo ed energetico come il pesce essiccato.

Oggi questo piatto è considerato una vera eccellenza nella cucina calabrese e si basa su quello che è stato certificato come Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano (PAT), ovvero lo "stocco di Mammola", paesino della provincia di Reggio Calabria, dove viene lavorato il merluzzo proveniente dal Baltico.

Questo va poi tenuto in ammollo in acqua per alcune ore prima di impiegarlo.

Ingredienti

Lo stoccafisso viene tradizionalmente preparato in pentole di terracotta, dove si inizia a soffriggere in un filo d'olio la:

  • cipolla di Tropea affettata finemente.

Quando questa è appassita si aggiungono:

  • i pomodori;
  • le patate tagliate a pezzi;
  • le olive verdi e nere;
  • quindi lo stoccafisso di Mammola in tranci.

Si aggiusta di sale e si condisce con:

  • l'immancabile peperoncino rosso calabrese.

Cottura

La cottura deve avvenire a fiamma molto lenta, con pentola coperta e per almeno mezz'ora, evitando di mescolare gli ingredienti, ma al limite scuotendo soltanto la pentola sul fuoco.

Degustazione

Tradizionalmente servito durante il cenone della vigilia di Natale, lo stoccafisso si presta come piatto unico molto sostanzioso.

Sebbene con il pesce si abbini generalmente il vino bianco, il gusto complesso e sapido del piatto si accompagna bene anche con un rosso come un Cirò o un Aglianico.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi

Descrizione

La "sardella salata di Crotone", conosciuta anche con il nome di "caviale calabrese" o "caviale dei poveri", è un prodotto tipico calabrese ed in particolare della provincia di Crotone.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la sardella salata di Crotone nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

Gli ingredienti per la creazione della sardella salata di Crotone sono:

  • pesce azzurro fresco;
  • peperoni totepo;
  • sale;
  • fiori di finocchio selvatico;
  • olio extravergine di oliva.

La salsa

La sardella salata di Crotone è una salsa piccante non molto conosciuta nel mondo, ma davvero molto gustosa.

La "salsa" è composta di base da:

  • pesce azzurro freschissimo.

Questo pesce viene pescato quando è ancora molto piccolo e con la lisca tenerissima.

Stiamo parlando dei cosiddetti bianchetti o meglio conosciuti in Calabria come "nunnata".

Abbinamenti

Altro ingrediente fondamentale per preparare la salsa sono:

  • i peperoni totepo.

Questi peperoni sono caratterizzati da:

  • una forma tondeggiante;
  • da un gusto più o meno piccante.

L'essiccazione

I peperoni, però, vanno:

  • prima fatti "essiccare al sole";
  • poi ripassati al forno;
  • ed infine spezzettati.

Dopo aver mescolato insieme il pesce ed i peperoni essiccati, vanno aggiunti:

  • sale;
  • fiori di finocchio selvatico.

Il composto viene conservato all'interno di barili e messo a macerare, fino a diventare così una crema a cui andrà aggiunto:

  • dell'olio extra vergine di oliva.

La sardella salata di Crotone viene utilizzata in cucina solitamente per:

  • condire primi piatti;
  • spalmata sul pane o crostini caldi.

Curiosità

Bisogna ricordare, inoltre, che esiste anche un'altra versione della sardella salata di Crotone, molto ricercata, chiamata "rosamarina", che è fatta con il pescato di triglie.

Le triglie appena pescate hanno un colore rosato, il che rende più particolare la salsa e gli conferiscono un sapore leggermente più dolciastro.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi

Descrizione

La rosamarina calabrese, nota che come "sardella calabrese" è una delle conserve ittiche più apprezzate e saporite dell'intera regione.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la rosamarina nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

La "rosamarina" di Amantea è una delle conserve ittiche più insolite, originali e gustose di tutto il territorio italiano.

Chiamata anche "caviale dei poveri" o "mustica" (dal nome della brocca di creta usata per conservarla), è di origine Araba e a base della neonata di sarde e acciughe.

Si produce lavorando i bianchetti, i minuscoli pesciolini che devono svilupparsi in esemplari adulti e che sono pescati tra Marzo ed Aprile.

Altri centri di produzione della rosamarina sulla costa ionica sono:

  • Rossano;
  • Trebisacce;
  • Cirò;
  • Schiavonea;
  • Cariati;
  • Mirti. 

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione della rosamarina sono:

Preparazione

Di seguito vi spieghiamo come avviene la preparazione della vera sardella calabrese:

  • una volta pescati si puliscono i "bianchetti", e li si lasciano asciugare;
  • a questo punto si pone sul fondo della mustica un sottile strato di sale fino ed abbondante polvere di peperoncino rosso, fresco e piccante;
  • quindi si stende la neonata, da ricoprire con sale e peperoncino rosso, e proseguendo alternando i prodotti fino a riempire il contenitore;
  • la rosamarina è pronta dopo un paio di giorni, quando i pesciolini sono aromatizzati e disidratati dal peperoncino e dal sale;
  • si può procedere a questo punto a imbottigliarla in un barattolo di vetro con olio extravergine di oliva e vostra conserva è pronta.

conserva di sardelle calabresi, anche detta rosamarina

Degustazione

La rosamarina, non va mai consumata da sola. 

É molto apprezzata per la preparazione degli antipasti, infatti viene usata nella realizzazione:

  • del canapè;
  • di tartine.

Inoltre è molto amata come "companatico", oppure per dare un sapore intenso ai sughi ed alle salse per condire i perciatelli o i bucatini, tipiche paste calabresi.

Si consiglia di usare questo prodotto a piccole dosi per via del suo gusto veramente intenso.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria  

Descrizione

In una lista di dolci pasquali tipicamente calabresi, una cosa che di certo non può mancare è la famosissima "cuzzupa".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la cuzzupa nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

Si tratta, appunto, di un dolce preparato principalmente durante il periodo di Pasqua, appartenente ad un'antica tradizione della regione Calabria.

La forma del dolce varia a seconda della fantasia del pasticcere o, più tradizionalmente, delle "nonne" calabresi, che si dilettano nella preparazione di numerose cuzzupe da distribuire a parenti e amici.

La particolarità di questo dolce, in ogni caso, è la presenza, al centro, di:

  • un uovo sodo, simbolo della Pasqua;

che può essere sbucciato e mangiato insieme al resto del dolce.

Secondo la tradizione, l'uovo è un simbolo di buona fortuna.

Ingredienti

Gli ingredienti della cuzzupa sono piuttosto comuni e facilmente reperibili, ovvero:

Lievitazione

È importante che la "lievitazione" avvenga in un luogo caldo ed asciutto, affinché il processo possa non interrompersi.

Molto spesso, il dolce viene aromatizzato con:

  • il cioccolato, o con una crema molto particolare chiamata, tradizionalmente "annasperu".

Presentazione

Si tratta di una:

  • miscela di albume d'uovo;
  • zucchero;
  • succo di limone;

che va sbattuta continuamente affinché non si solidifichi.

Dopo la cottura, questo tipo di crema viene spalmato sulla cuzzupa.

È importante che ciò venga fatto mentre il dolce è ancora caldo, per fare in modo che la crema vi si leghi perfettamente.

Molti bambini, dopo Pasqua, consumano il dolce avanzato in una tazza di latte caldo!

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria  

Descrizione

Il "pane con la giuggiulena" è un pane tipico calabrese prodotto specialmente nella provincia di Reggio Calabria (Pani 'i Giuggiulena).

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane con la giuggiulena nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Lievitazione

La "giuggiulena" è il termine dialettale che sta ad indicare i "semi di sesamo".

Dalla pianta di sesamo si ottengono piccoli frutti che, raggiunta la piena maturazione, si aprono e fanno cadere i loro semi, piccolissimi e di colore giallo-marroncino, semi preziosi spesso impiegati per migliorare il gusto dei prodotti da forno.

Ingredienti

Il  pane con la giuggiulena , così come tutti i prodotti caserecci, sono realizzati con:

  • lievito naturale (lievito madre), così come vuole la tradizione regionale.
  • farina di grano duro;
  • sale;
  • acqua tiepida.

Preparazione

Si impastano gli ingredienti, si ottiene una pasta morbida che dovrà lievitare diverse ore, quindi si formano tante pagnottelle rotonde su cui si distribuiscono i semi di sesamo.

Dopo una "seconda lievitazione" i pani sono pronti per essere infornati e cotti nel tipico forno a legna.

La crosta del pane con la giuggiulena assume un colore scuro e ogni forma ha un peso medio di 1,5-2 kg.

Degustazione

Il "pane con la giuggiolena" si sforna fresco e profumato in qualsasi periodo dell'anno e qualche volta i semi di finocchio possono sostituire quelli di sesamo.

In entrambi i casi si parla di prodotti molto apprezzati che costituiscono il vanto dei maestri panificatori calabresi.

Valori nutrizionali 

Alla bontà del pane vanno considerati anche:

  • i benefici e l'alto valore nutrizionale dei semi di sesamo.

Per la presenza di "acido oleico" e i "semi di sesamo" aiutano ad abbassare il livello di colesterolo.

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