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REGIONE: Sardegna
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno

Descrizione

La "spianata", nota anche come "spianada", "cozzula", "panedda" o "poddine" è un pane tipo della Sardegna del nord.

Caertificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la spianata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Caratteristiche

Insieme al pane carasau è il pane sardo più conosciuto in tutto il mondo.

La spianata è:

  • un tipo di pane senza mollica, molto simile come forma alla piadina romagnola, poiché anch'essa ha una forma rotondeggiante ed è molto sottile.

La spianata, ancora oggi viene realizzata rispettando l'antica tradizione.

Ingredienti

Gli ingredienti che vengono utilizzati per la preparazione della spianata sono:

  • semola di grano duro;
  • lievito madre;
  • sale;
  • acqua.

Preparazione

L'utilizzo del lievito madre è fondamentale, affinchè l'impasto possa lievitare bene.

La spianata viene lavorata in questo domo:

  • con il matterello su dei ceppi di legno, proprio come si faceva un tempo;
  • mentre la lievitazione avviene su dei teli di lino.

Una volta lievitato l'impasto viene sempre steso con il matterello e infornato nel forno a legna.

Il forno non deve essere molto caldo, infatti, solitamente la spianata viene infornata dopo il pane carasau, che al contrario ha bisogno di molto calore.

Per far in modo che la superficie diventi lucida, la spianata viene bagnata con:

  • una soluzione di acqua e sale e poi infornata nuovamente.

Una volta cotta, se ben conservata, può durare fino ad una settimana.

Degustazione

La spianata è ottima per accompagnare:

  • zuppe o minestre;
  • può essere farcita con formaggi, salumi e verdure, diventando così un ottimo pranzo al sacco.
Regione: Sardegna 
Tipologia di prodotto: Grassi (burro, margarina, oli)

Descrizione

"L'olio di lentischio" della Sardegna, in lingua sarda "ozzu de semene", è un prodotto di qualità che si ricava dal lentischio.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'olio di lentischio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Caratteristiche

Un arbusto umile, puntellato da scenografiche bacche rosse, il lentischio è un albero diffuso in tutta l'isola, e dà vita a un olio dalla sapidità intensa che racchiude in sé numerose proprietà salutari.

Definito in passato "l'olio dei poveri", oggi questa prelibatezza sta vivendo una seconda vita di successi.

Ingredienti

Gli ingredienti utilizzati per la creazione dell'olio di lentischio sono:

  • frutti di lentischio.

Proprietà organolettiche

Un vero e proprio "elisir" di gusto che si caratterizza per le sue note corpose, il suo odore aromatico e le sue proprietà salutari.

Usato fin dall'antichità, quest'olio, insieme a quello d'oliva hanno insaporito i piatti dell'arte culinaria tradizionale sarda.

Le sue essenze sono talmente intense, che per avvertire sulle papille gustative il suo gusto ne bastano solamente poche gocce, da versare preferibilmente a crudo sulla pietanza.

Degustazione

Grazie all'olio di lentischio, una semplice insalata si trasforma in un’esperienza gustativa davvero unica!

Tuttavia, la combinazione perfetta viene regalata al palato anche da una sola goccia di quest'olio su un bel piatto di pesce.

Proprietà benefiche

La sapidità non è però l'unica caratteristica di questa prelibatezza made in Sardegna.

L'olio di lentischio, infatti, è al centro di studi scientifici importanti che hanno messo in risalto le sue proprietà nutritive e curative.

Tra i diversi studi, quello del biologo nutrizionista Marco Mereu, nel quale si legge che quest'olio di lentischio abbassa i livelli del colesterolo cattivo.

REGIONE: Sardegna
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali

Descrizione

La "pianta del mirto" è il simbolo della tradizione contadina della regione Sardegna.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la pianta del mirto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Caratteristiche

Molto apprezzata nella gastronomia tipica dell'isola, la pianta del mirto, detta in lingua dialettale "mulsta", "murta" o "murtaucci", può raggiungere i tre metri di altezza e viene coltivata anche a scopo ornamentale.

Le foglie di mirto presentano:

  • un colore verde brillante, sono opposte e lanceolate.

La fioritura avviene verso la fine della primavera, ed è rappresentata da piccoli fiori a cinque petali, bianchi, bellissimi e profumatissimi.

Il frutto della pianta del mirto è:

  • una piccola bacca bluastra di forma rotonda.

Il periodo della raccolta impegna molto i contadini:

  • si passano appositi rastrelli in legno sui rami per far cadere le bacche, che andranno raccolte in tinelli posti sotto la pianta;
  • se la pianta deve essere potata si va direttamente a recidere i rami traboccanti di frutti.

Vengono raccolte anche le foglie, destinate ad uso medicinale e alla realizzazione di infusi e tisane.

Proprietà salutari

Per le loro riconosciute "proprietà antisettiche", le foglie di mirto vengono bruciate e poi utilizzate per disinfettare gli ambienti.

Dalle foglie di mirto si estraggono i tannini, polifenoli dal grande potere antiossidante e astringente molto usati nei prodotti farmaceutici.

Le foglie e le cortecce delle piante di mirto, facilmente reperibili sul territorio, vengono impiegate anche nella lavorazione delle pelli.

Degustazione

Molto famoso è il Mirto di Sardegna, un liquore che si ottiene facendo macerare le bacche mature in una giusta quantità di alcol.

Regione: Sardegna
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

Il "pane 'e cariga", anche detto "pane 'e mendula", è un delizioso prodotto agroalimentare tipico dell'Anglona, regione storica situata nel nord della Sardegna.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane 'e cariga nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Caratteristiche

il pane 'e cariga tradizionale ha:

  • una forma rotonda;
  • uno spessore di 2-3 cm;
  • un ampio diametro di 25-30 cm.

Fragrante e genuino, il pane 'e cariga è una prelibatezza alla quale è impossibile rinunciare, capace di conquistare fin dal primo assaggio anche i più esigenti buongustai.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del pane 'e cariga sono:

  • fichi secchi tagliati a pezzettini;
  • farina di grano duro;
  • acqua tiepida;
  • lievito.

Origini

Càriga è un termine del dialetto logudorese che in italiano possiamo tradurre come "fico secco".

Difatti, questo soffice e profumato pane è spesso arricchito con ingredienti poveri, ma altrettanto genuini e golosi, come:

  • i fichi essiccati al sole e la frutta secca.

Di qui anche la denominazione pane 'e mendula, ovvero:

  •  pane con mandorle.

La forma e lo spessore è quello tipico delle classiche focacce sarde di semola di grano duro, onnipresenti nelle tavole dei sardi, sia nella quotidianità che nelle giornate di festa.

Pane 'e cariga un tempo era considerato un cibo da riservare alle grandi occasioni e veniva preparato con dedizione dalle massaie, utilizzando esclusivamente ingredienti locali.

Oggi è considerato una squisitezza da assaporare durante tutto l'anno ed è possibile acquistarlo dal fornaio di fiducia, arricchito non solo con la frutta secca ma anche con l'uva passa.

Inutile dire che ci si può cimentare nella realizzazione del pane 'e mendula anche nel calore della propria abitazione, per trascorrere una mattinata all'insegna dei mestieri e dei sapori antichi.

Ciò che tuttavia contraddistingue questo prodotto e ne esalta la bontà, è la cottura nel forno a legna e l'utilizzo di farine di grani antichi.

REGIONE: Sardegna
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Il "pane guttiau" è un pane tipico della Sardegna, diffuso ormai in tutta la regione ma che ha le sue origini nella zona centro-settentrionale dell'isola, in particolare nel territorio della Barbagia.

Ingredienti

Il pane guttiau non è altro che una variante del pane carasau, altro pane tipico della zona centrale della Sardegna.

Il pane guttiau è un pane realizzato con:

Il carasau infatti, è costituito da sfoglie molto sottili e dalla particolare croccantezza.

Il pane guttiau è una versione arricchita del pane carasau.

Caratteristiche

La caratteristica principale del guttiau è il suo condimento, realizzato con:

  • sale e olio extravergine di oliva, quest'ultimo molto diffuso nell'isola.

Nella lingua italiana il termine sardo guttiau può essere tradotto con "gocciolato".

Infatti, le sfoglie di pane carasau venivano bagnate con gocce di olio, condite con un pizzico di sale e infine riscaldate in forno o alla brace in maniera tale da conferire al pane una maggiore croccantezza.

Origini

Questa preparazione molto semplice si ricollega alla tradizione della cucina agro-pastorale della Sardegna.

Il pane carasau e di conseguenza il pane guttiau venivano preparati periodicamente in tutte le case.

Oggi questa tradizione, a parte qualche raro caso, si è persa per via della complessità del procedimento, ma è comunque possibile trovare il pane guttiau già pronto in molti panifici della Sardegna.

Degustazione

Il guttiau veniva tradizionalmente consumato durante i pasti per accompagnare salumi e formaggi.
Regione: Sardegna
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

La Sardegna vanta un'ampia produzione di pane tipico, preparati oggi come allora secondo le antiche ricette tramandate di generazione in generazione.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane cicci nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Caratteristiche

A Desulo, cittadina del nuorese di 2300 abitanti, è tradizione realizzare il delizioso "pane cicci", anche detto semplicemente "pane di Desulo".

Così come il famoso pane carasau, anche questa specialità è composta da diverse sfoglie di pasta dalla forma rotonda e dal colore piacevolmente dorato.

Il pane cicci ha:

  • un diametro di 20 cm ed è spesso 1 cm;
  • le sue sono dimensioni contenute.

Proprio per questi motivi, il pane cicci era l'alimento ideale per i pastori che trascorrevano intere giornate fuori casa.

Ingredienti

Gli ingredienti utilizzati per la preparazione del pane cicci sono:

  • farina;
  • semolato;
  • lievito naturale;
  • sale;
  • acqua tiepida.

Origini

Il pane cicci era il cibo perfetto da infilare nella bisaccia e gustare in abbinamento ai prodotti tipici della gastronomia locale: formaggio di pecora e di capra, salsiccia e musteba.

Un tempo veniva preparato in casa dalle massaie, impastando a mano la farina, la semola, su frummentu (il lievito madre naturale), il sale e l'acqua tiepida.

Il pane cicci è caratterizzato da un impasto particolarmente secco, non ha mollica e al suo interno rimane leggermente gonfio.

Degustazione

Il pane cicci può essere facilmente diviso a metà e farcito con i cibi che si preferiscono, non solo salumi e formaggi, ma anche pomodori e insalata dell'orto.

Inutile dire che è ottimo anche gustato:

  • insieme a delle calde zuppe, in alternativa al classico pistoccu, tipico della cucina ogliastrina.

Oggi il pane cicci è considerato come una vera specialità da portare in tavola nelle grandi occasioni e da far gustare ai numerosi turisti che si recano in visita sull'isola!

REGIONE: Sardegna
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

La ricotta mustia è una particolare varietà prodotta con il latte di pecora ed è diffusa in tutta la Sardegna.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la ricotta mustia nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Caratteristiche

Il gusto è molto delicato, abbastanza salato e con un leggero sentore di affumicato.

Infatti il nome mustia deriva proprio dal caratteristico processo di affumicatura.

Ogni forma ha un diametro di circa 18 cm ed il suo peso può oscillare tra gli 0,8 kg ed i 2 kg. La pasta all’interno è bianca ed al tatto risulta morbida ma anche compatta. Invece la crosta è molto sottile e presenta varie sfumature di colore a seconda del grado di affumicatura.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della ricotta di mustia sono:

  • siero di latte di pecora;
  • sale.

Preparazione

Oggi questo tipo di ricotta è lavorata esclusivamente in maniera artigianale.

  • Per prima cosa viene prodotta con siero agitato e riscaldato fino ad 85 °C;
  • quando inizia ad affiorare il formaggio, l’agitazione del liquido viene interrotta e si fa rapprendere per almeno 10 minuti;
  • la massa ottenuta viene quindi spostata in appositi stampi a cilindro che dovranno riposare per una notte intera con un disco di legno sopra;
  • in seguito, viene eseguita la salatura a secco e dopo un giorno si passa all’affumicatura, ottenuta bruciando varie piante aromatiche per 5-6 ore;
  • per finire, la ricotta viene lasciata ad asciugare per altri 2-3 giorni prima di poter essere consumata.

Degustazione

La ricotta mustia si mangia fresca ma può essere sottoposta a lunghi periodi di stagionatura che la rendono ideale per essere grattugiata.

Inoltre, si sposa molto bene con pancetta, salumi e verdure ma può essere impiegata anche per preparare torte salate e sformati.

Regione: Sardegna
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

La "spianada" conosciuta anche come"poddine" , "spianata", "cozzula"  o "panedda" è una delle varietà di pan e che costituiscono il tesoro gastronomico tradizionale della Sardegna! 

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la spianada nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Caratteristiche

Il termine "poddine", che deriva dal latino "pollen, pollinis", nel dialetto sardo indica il "fior di farina", ovvero una farina ottenuta setacciando il frumento duro macinato con un crivello più sottile.

Quello che i sardi chiamano "su poddine", sarebbe il pane ottenuto con questo tipo di farina, che  si presenta basso e di forma rotonda come una piadina ed è molto simile alla "pita" della tradizione greca e araba.

Ingredienti

Se vuoi cimentarti in questa tradizionale ricetta per la creazione della spianada dovrai munirti dei seguenti ingredienti:

  • 1 kg di farina di semola di grano duro;
  • 200 g di lievito madre, chiamato nel dialetto sardo "la madrigga";
  • acqua
  • sale.

Lavorazione

  • In una ciotola capiente sciogli nell'acqua tiepida il lievito;
  • aggiungi 200 g di farina ed amalgama bene fino ad ottenere un impasto omogeneo che dovrà lievitare;
  • tienilo coperto, per tre ore circa in un luogo caldo;
  • trascorso questo tempo, unisci l'impasto alla farina rimanente e aggiungi circa 300 ml di acqua tiepida (a cui avrai aggiunto del sale) lavorando bene e a lungo con le mani finché il composto sarà liscio e compatto;
  • dall'impasto ricava delle porzioni della grandezza di una mela e stendi ciascuna di esse con un mattarello in modo da ottenere sfoglie sottili e rotonde, del diametro di circa trenta centimetri;
  • mettile a lievitare per tre ore circa e poi cuocile in forno caldo a 250°, finché non appariranno dorate in superficie.
Regione: Sardegna
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

Le "sebadas" sono il dolce più conosciuto della Sardegna, che ormai è riconosciuto in tutto il mondo.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le sebadas nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Origine

L'origine del nome sebadas (trasformato nel tempo al plurale in seadas), sono tutt'ora controverse:

  • alcuni lo attribuiscono agli spagnoli, visto che la Sardegna è stata dominata dagli spagnoli fino agli inizi del'700;
  • altri, invece, lo associano al termine latino sebum (grasso animale), che serve nella preparazione del dolce.

Le sebadas, conosciute anche con il nome seadas o sebada, erano un piatto considerato povero, che faceva parte dell'alimentazione dei contadini, i quali le consumavano come secondo piatto o addirittura come piatto unico.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della sebadas sono:

  • farina di semola;
  • strutto;
  • farina;
  • pecorino fresco;
  • buccia di limone o di arancia;
  • olio extra vergine di oliva;
  • miele.

Lavorazione

Per preparare le seadas occorre:

  • unire la farina di semola allo strutto, ne servono 20 grammi per ogni 100 grammi di farina;
  • impastare la farina con lo strutto è un processo molto lungo e faticoso: l'impasto va piegato, ripiegato e steso più volte fino ad ottenere la giusta consistenza, che deve essere liscia ed elastica;
  • dalla sfoglia si ricavano poi dei cerchi da sovrapporre;
  • dopo aver aggiunto il ripieno di formaggio fuso (pecorino) e buccia grattugiata di limone o arancia, per dare una punta di acidità al dolce;
  • i dischi vengono poi chiusi bene ai lati, facendoli somigliare a dei grossi ravioli e poi fritti in abbandonante olio caldo;
  • una volta pronte le sebadas vengono ricoperte di delizioso miele.

Per chi preferisce una versione più leggera, esistono anche le sebadas all'olio di oliva, che, quindi, non contengono strutto.

REGIONE: Sardegna
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Miele

Descrizione

Il "miele di Eucalipto" è il miele maggiormente prodotto in Sardegna ed è anche uno dei più ricercati.

 Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il miele di eucalipto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Origini

La pianta di eucalipto, proveniente dall'Australia, è arrivata sull'isola nei primi anni del 1900 ed è servita a risanare i terreni paludosi.

La fioritura, molto abbondante, avviene con l'arrivo dell'estate ed attrae le api in cerca di nettare.

Caratteristiche

Questo tipo di miele presenta un colore diverso a seconda delle fasi di lavorazione:

  • è di un bel colore ambrato durante la smielatura, ma diventa color avorio con la cristallizzazione.
  • il profumo è inconfondibile e intenso;
  • l'aroma fa venire in mente la "liquirizia";
  • il sapore è dolce, ma non troppo con retrogusto lievemente salato molto gradevole.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del miele di eucalipto sono:

  • fiori di eucalipto;
  • nettare;
  • melata.

Degustazione

Il miele di eucalipto è particolarmente consumato a colazione, si abbina benissimo con i formaggi mediamente stagionati, ma è ottimo anche con il parmigiano reggiano e con i pecorini sardi freschi.

Proprietà salutari

Sembra che il miele di eucalipto abbia notevoli proprietà terapeutiche, per questo motivo è utilizzato per:

  • preparare tisane;
  • dolcificare il latte in caso di tosse, mal di gola e tutti i sintomi influenzali.

Oltre a rappresentare un vero toccasana per le infiammazioni dell'apparato respiratorio, il miele di eucalipto è apprezzato anche per:

  • l'alta percentuale di antiossidanti, le sostanze che proteggono l'organismo dagli effetti negativi dei radicali liberi.

In pasticceria

Il miele di Eucalipto della Sardegna è impiegato in pasticceria per confezionare un particolare torrone tipico del territorio, croccante e delizioso.

Grazie al lavoro degli apicoltori sardi è possibile reperire un miele artigianale di prima qualità che oggi rappresenta un grande vanto della produzione regionale.

REGIONE: Sardegna
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

Il "coccoi a pitzus", noto anche col nome di "su scetti" o "pasta dura", è un tipico pane sardo che, secondo un'antica tradizione, viene preparato in occasioni particolari.

 Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito coccoi a pitzus nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Tradizioni

Si tratta di un prodotto da forno pregiato che arricchisce:

  • la tavole natalizie;
  • pasquali (il coccoi cun s'ou);
  • degli sposi (coccoi de is sposus).

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la lavorazione del coccoi a pitzus sono:

  • semola di grano duro;
  • acqua;
  • sale marino prodotto in Sardegna;
  • fermenti naturali (fermento su fromentu);
  • lievito di birra (a discrezione).

Caratteristiche

Le particolarità di questo pane sono:

  • la forma, tonda e con un foro al centro;
  • le decorazioni, i "pitzus", infatti, sono i pizzi che ornano questo pane.

Essi vengono creati, lungo tutto il suo perimetro inferiore e sulla crosta superiore, con l'ausilio di due arnesi:

  • la "serretta" e uno speciale coltellino che, in dialetto sardo, si chiama "gotteddu de pesai" o "arrasoyedda".

La crosta del coccoi a pitzus si presenta:

  • croccante e con una tonalità dorata;
  • la sua mollica è molto morbida e di colore bianco.

A seconda della ricorrenza per la quale viene preparato, il coccoi a pitzus risulta ulteriormente abbellito con:

  • nastrini di raso oppure con uova sode colorate.

Preparazione

Si inizia con la lavorazione del coccoi a pitzus, quindi si procede seguendo queste indicazioni:

  • l'impasto viene lavorato e allungato a mano;
  • gli si dà la forma circolare e si procede con la creazione delle decorazioni;
  • il tempo di riposo prima della cottura è di circa 65 minuti, e avviene ponendo l'impasto lavorato su dei teli di lino;
  • quindi, il coccoi a pitzus viene cotto al forno per circa 50 minuti, a una temperatura di 220° C.
Regione: Sardegna
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

I "ravioli dolci", detti in dialetto "puligioni", "bruglioni", "pulicioni", "buldzoni", sono un tipo di pasta fresca spesso condita con semplice salsa di pomodoro tipici della zona della Gallura.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i ravioli dolci nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).

Origini

I ravioli dolci erano in passato molto usati nei periodi primaverili, quando latte e ricotta erano prodotti in abbondanza, e consumati per lo più negli "stazzi" (termine sardo che si riferisce ad antichi luoghi di ritrovo per gruppi di pastori e contadini).

Nel tempo sono nate sagre dedicate a questo tipo di pasta e si è stabilita l'usanza di prepararli in occasione di festività religiose.

Ingredienti

Gli ingredienti utilizzati per la preparazione del ripieno dei ravioli dolci sono:

Il ripieno è preparato a base di ricotta:

  • mescola 500 gr di ricotta ovina sarda;
  • 1 cucchiaio di zucchero;
  • 1 uovo;
  • 1 cucchiaio di farina;
  • sale;
  • prezzemolo;
  • buccia di limone grattugiata ed otterrai l'impasto perfetto per i ravioli galluresi.

Invece per quanto riguarda la sfoglia dei ravioli dolci, gli ingredienti sono semplicissimi, ovvero:

Preparazione

Puoi facilmente impastare i ravioli dolci in casa, facendo attenzione a tirare una sfoglia nè troppo morbida nè troppo dura.

La consistenza è fondamentale per il buon esito della ricetta.

Lavorazione

Formato il ripieno dei ravioli dolci, dovrai:

  • tagliare la pasta a quadrotti;
  • posizionare sopra ad ognuno una pallina di ripieno;
  • richiudere ogni raviolo avendo cura di inumidire le dita per favorire la chiusura della pasta.

La cottura avviene in acqua bollente e salata per pochissimi minuti.

Il condimento classico è a base di pomodoro con un'abbondante pioggia di ricotta stagionata o pecorino sardo di qualità.

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