REGIONE: Sardegna
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Insaccati
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Il "coccoi de fracca", o "salsiccia alla fiamma", è un insaccato di carne di maiale o di cinghiale, reperibile sul mercato in formato da 120 cm.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il coccoi de fracca nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).
Prodotto principalmente dal comune di Villasalto, appartiene alla cultura culinaria tradizionale sarda.
La preparazione viene tramandata da generazione in generazione.
Dal sapore deciso e piccante, dopo la cottura assume una consistenza sorprendentemente cremosa.
Per la realizzazione vengono impiegati:
La lavorazione del coccoi de fracca avviene in questo modo:
il sangue viene lavorato energicamente per prevenire la formazione di coaguli e solo successivamente viene aggiunto alle frattaglie ben tritate;
l'impasto viene poi condito con sale marino, abbondante pepe nero ed inserito all'interno del budello (o intestino tenue del maiale) precedentemente lavato;
la sigillatura avviene mediante annodatura o legatura con dello spago specifico per alimenti;
a questo punto, il coccoi de fracca viene lavato e lasciato riposare per poco tempo prima della cottura alla fiamma viva su legno aromatico della macchia mediterranea.
Puoi gustare il coccoi de fracca da solo accompagnandolo a delle fette di pane casereccio.
In alternativa, per un antipasto rustico, proponilo con un mix di formaggi freschi e stagionati, insaccati dolci ed aromatizzati ed olive nere condite.
Per esaltarne il sapore, accostalo ad un bicchiere di vino rosso corposo e ben strutturato.
Il coccoi de fracca è ottimo con un buon Cannonau DOC di Sardegna, aromatizzato ed equilibrato.
REGIONE: Sardegna
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Carni fresche
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT
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La "cordula", espressione del dialetto sardo che letteralmente significa "corda", è un piatto tipico dell'isola la cui preparazione prevede l'utilizzo delle interiora di agnello o capretto che vanno intrecciate a formare una sorta di treccia o corda appunto.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la cordula nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).
A prima vista la cordula è un piatto che potrebbe essere confuso con la "trattalia", altro piatto tipico sardo.
In realtà ci sono alcune differenze fondamentali tra i due piatti.
Innanzitutto per la cordula vengono utilizzati esclusivamente gli:
Un'altra importante differenza è data dal fatto che:
Dunque la cordula risulta un piatto più semplice, ma con un sapore comunque intenso e deciso.
Gli ingredienti necessari per la preparazione della cordula sono:
La preparazione è la stessa della trattalia, ovvero:
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Gastronomia
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Il "corvesco", conosciuto comunemente con il nome di "primaticcio" o "carne di capretto", è un alimento tipico della regione Puglia dal sapore agreste e morbido, che è in grado di catturare l'attenzione di chiunque lo assaggi.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il corvesco nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Il corvesco è primariamente morbida e possiede un elevato nutrimento, tra cui le proteine, le quali sono essenziali per la struttura muscolare.
Il suo aspetto è invitante, tanto è vero che si presenta:
Grazie alla singolarità del suo sapore, è un alimento largamente adoperato nella gastronomia regionale.
Il corvesco altro non è che:
Vengono nutriti solo con il latte materno e le genitrici, sono a loro volta, alimentate solo dalla natura incontaminata presente nei pascoli della regione.
Per merito di questa accortezza, il sapore del corvesco conserva i suoi tratti distintivi, ossia il sapiente equilibrio tra "selvaggio e delicato".
Se sei un’amante dei prodotti tipici e vuoi sbalordire i tuoi invitati con una ricetta semplice e particolare allo stesso tempo, la carne di corvesco può essere l'ingrediente che stai cercando.
Puoi decidere di realizzare il caratteristico "corvesco alla pugliese", cuocendo la carne al forno con i seguenti ingredienti:
Infine lo servirai in tavola come a "pietanza d’eccellenza"!
Cominciamo con la preparazione del corvesco alla pugliese, quindi:
Ora, con l'aiuto di un coltellino dalla lama appuntita e sottile, praticate dei tagli abbastanza profondi nel cosciotto del corvesco, poi:
Successivamente dovrete occuparvi delle patate, pertanto:
Cospargete il tutto con riccioli di strutto o di burro e per concludere date una spruzzata con il pangrattato.
Per quanto riguarda la cottura, preriscaldate il forno a 170°C e cuocete per circa 1 ora e 20 minuti.
Abbiate cura di girare il cosciotto a metà cottura.
Capirete che il corvesco alla pugliese sarà pronto quando la carne sarà ben dorata.
Affettate il cosciotto e servite subito in tavola!
Vi proponiamo anche un'altra ricetta per cucinare il corvesco, si tratta del
Anche per questa preparazione gli ingredienti sono pochi e facili da reperire, ovvero:
Iniziamo con la preparazione del corvesco al vino bianco, perciò:
Mettete la carne in un tegame, a fuoco molto basso, senza altro condimento, così da farla sgrassare, e fate cuocere per 7-8 minuti, mescolando spesso.
A questo punto sminuzzate:
Rosolate il composto con 3 cucchiai di olio extravergine, per 10 minuti.
Ora, unite la carne di corvesco, bagnate il tutto con 1 bicchiere di vino bianco e fate cuocere, a fiamma moderata, per 40 minuti.
Trascorso il tempo di cottura, potete servire ai vostri ospiti ben caldo!
La peculiarità di questo prodotto è che, anche dopo la cottura, la carne conserva il gusto pungente e l’ aroma deciso, i quali sono capaci di valorizzare la portata al punto da renderla "memorabile".
REGIONE: Calabria |
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione |
Un tempo i contadini vivevano solo con ciò che offriva l'agricoltura e l'allevamento.
In molti luoghi della Calabria certe tradizioni sono ben radicate e la loro fama e soprattutto la bontà e la genuinità delle loro ricette si è diffusa ormai in tutta la penisola italiana ed è conosciuta a livello nazionale.
La cotenna di maiale è un "piatto tipico" del luogo, ma molto apprezzato anche altrove.
In cosa consiste esattamente la cotenna di maiale?
Si tratta di:
Parliamo della pelle dell'animale, chiamata "cotenna" o anche "cotica".
Serve a preparare piatti sani, saporiti e molto particolari, come i classici "cotechini" che si vedono nei supermercati soprattutto nel periodo dei Natale e Capodanno.
In termini calorici la cotenna di maiale serviva in passato a dare molta energia ai lavoratori che andavano a lavoro nei campi e si stancavano molto.
Quindi non è indicato affatto per le diete perché ricco di calorie.
La cotenna di maiale si può gustare sia da sola, preparata con un ottimo sugo da mangiare con il pane, oppure si può usare in ricette diverse associandolo ad altri ingredienti.
Qualche esempio?
Le frittole di maiale si preparano con altre parti del maiale, oppure la cotenna coi fagioli, molto apprezzata soprattutto nelle fredde serate invernali.
Qualsiasi piatto fatto con le cotenne di maiale è uno dei più preparati durante ogni festività!
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pesce
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Le cosiddette "cozze piccinne allu riènu" sono dei molluschi diffusissimi in Puglia, in particolar modo, nell'area salentina.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le cozze piccinne allu riènu nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Sostanzialmente sono delle "chioccioline" e durante l'estate si notano facilmente perché non tendono a nascondersi sottoterra o tra gli scogli.
Queste lumachine si sistemano spesso addosso a sostegni naturali come vegetali o fusti anche secchi.
L'habitat naturale di queste creaturine è, dunque, fuori dall'acqua e puoi trovarle facilmente in Puglia, mentre è assai raro trovare qualcuno che le venda.
Gli ingredienti necessari per la preparazione delle cozze piccinne allu riènu sono:
Le cozze piccinne allu riènu sono una vera e propria prelibatezza e possono essere utilizzate per preparare:
Per prepararle è necessario:
Condite con:
Mescola bene per insaporire le cozze piccinne allu riènu e servile tiepide o a temperatura ambiente, magari assieme ad un bino bianco o rosato e del pane casareccio per accompagnarle.
Per la preparazione della pasta il procedimento è più o meno lo stesso, ma dopo essere state sbollentate, le lumachine vanno ripassate assieme al condimento del piatto.
Puoi aggiungere alle cozze piccinne allu riènu spezie e aromi a volontà, preferendo:
Regione: Sardegna |
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
La "cozzula 'e belda" è una specialità gastronomica tipica della Sardegna!
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la cozzula 'e belda nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).
Si tratta di una focaccia nel cui impasto sono presenti i "ciccioli", chiamati anche "cicoli" o "friccioli", ovvero quei gustosissimi pezzettini di carne che si ottengono dal grasso della pancia del maiale.
La cozzula 'e belda è dunque un piatto semplice e rustico, che risale ad una tradizione contadina e a quando, dopo la macellazione del maiale, si conservavano, per utilizzarle in seguito, tutte le sue parti.
Se vuoi cimentarti nella preparazione della cozzula 'e belda occorre dunque che ti procuri:
Per la preparazione della cozzula 'e belda comincia così:
Cuoci la cozzula 'e belda a forno caldo a 220° per circa 20 minuti, fino a completa doratura!