REGIONE: Calabria |
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
Quando si tratta di "tradizioni popolari", "storia" e "leggenda" tendono a mescolarsi, rendendo molto arduo il compito di distinguere la verità dalle supposizioni o dalla fantasia dei popoli.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il bucconotto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).
L'alone leggendario ricopre anche le ricette della tradizione italiana donando ai racconti delle loro origini qualcosa di mitico e misterioso.
Sono discordanti le opinioni a proposito della nascita del "bucconotto", detto anche "bocconotto", sono dei:
Essendo prodotti tipici di più zone, ogni regione è depositaria della propria leggenda d'origine che ritiene essere l'unica attendibile.
Gli ingredienti necessari per la preparazione della frolla del bucconotto sono:
Gli ingredienti da utilizzare per la preparazione del "ripieno" sono:
In Abruzzo si crede che il bucconotto sia nato nel Settecento, secondo una "leggenda".
Questa leggenda narra che:
In territorio murgiano si attribuisce la nascita del bucconotto ai contadini dell'entroterra, che trovarono il modo di cucinare qualcosa di molto nutriente e ad alta conservazione, adatto al loro mestiere.
In Calabria, infine, si pensa che il bucconotto sia la variante "più economica" di dolcetti ripieni di pasta di mandorle, risalenti addirittura al 1300.
I bucconotti calabresi hanno:
Esiste la variante di "Mormanno" e quello di "Amantea", entrambe le zone in provincia di Cosenza, quest'ultimo dalla forma più ovale!
Regione. Calabria |
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
Molti sono i dolci tipici del periodo natalizio o invernale, tutti molto calorici, scelti appositamente per poter combattere il freddo all'insegna del buon gusto e dei sapori intensi.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i buffeddi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).
Non c' è niente di più bello che mangiare qualcosa di tipico davanti al fuoco di un camino, o ai piedi dell'albero di natale colorato.
In Calabria è tradizione cucinare:
I "buffeddi" sono dei panzerotti dolci, di pasta sfoglia a forma di mezzaluna, farciti con ingredienti molto sostanziosi e fritti nell'olio.
Sono particolarmente radicati nella zona della Calabria Greca e diffusi a livello popolare.
Pare infatti che un tempo, fossero uno dei piatti preferiti delle famiglie meno abbienti, per via della loro preparazione abbastanza semplice e dei loro ingredienti nutrienti.
La farcitura dei buffeddi esiste in alcune varianti, altrettanto sostanziose e saporite.
Esistono varianti di ingredienti per i nostri buffeddi ovvero li possiamo trovare con i seguenti ripieni:
E se il ripieno di ceci, ricotta o patate di questi deliziosi panzerotti non fosse abbastanza nutriente, ci pensa "la cottura" a fare il resto, e a rendere questa ricetta perfetta per i periodi invernali.
Una volta farciti, i buffeddi vanno infatti sigillati e gettati nell'olio bollente.
Si dice che nelle case calabresi, chi è addetto alla preparazione dei dolci natalizi, divida l'impasto in tre parti:
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Gastronomia
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I "busiati" sono un formato di pasta fresca tipica della Sicilia, preparata con semplice acqua e farina.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i busiati col pesto alla trapanese nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
La loro forma "attorcigliata" é ottenuta arrotolando la pasta attorno al fusto di una pianta, definita "ampelodesmo", da cui si ricava il "buso".
In mancanza del buso, può essere usato uno "stecchino per spiedini".
I busiati si ottengono:
Per preparare il "busiati col pesto alla trapanese", di origine antica, bisogna:
Aggiungere poi ai busiati:
I busiati col pesto alla trapanese verranno condite con il pesto!
Aggiungere ricotta siciliana grattuggiata e pomodorini.
Gli ingredienti per preparare i busiati col pesto alla trapanese sono:
Il pesto alla trapanese presenta commistioni antiche, fra quello genovese e ingredienti della cucina siciliana:
Il condimento dà ai busiati un sapore autentico e genuino, che ricorda tempi antichi e influenze di vari popoli.
I busiati col pesto alla trapanese sono un piatto gustoso e unico, che ti permetterà di stupire amici e parenti grazie ad ingredienti sani e naturali.
Regione: Puglia |
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria |
I "calzoncelli" pugliesi sono i più antichi dolci natalizi della tradizione pugliese: sono originari della provincia di Foggia, ma con il passare del tempo si sono diffusi in tutta la Regione.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i calzoncelli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
In base alla località sono chiamati "Cuscini degli angeli" o "Chusscine de Ge’su’ Ba’mmine", cioè Cuscino di Gesù Bambino.
Il nome dialettale deriva dal fatto che hanno tipicamente una "forma a cuscinetto", ma possono avere anche dimensioni e formati diversi.
Esistono varie versioni dei calzoncelli in base alla zona di produzione, tuttavia si caratterizzano sempre per essere:
All'esterno sono:
La farcitura tradizionale è a base di:
In altre zone il ripieno è costituito da:
Altre versioni usano per il ripieno marmellata di uva o di mele cotogne, mentre l'impasto è a base di:
In genere le varianti di calzoncelli si distinguono soprattutto per il "tipo di farcitura", ma tutte adottano esclusivamente "ingredienti di origine naturale".
Prima di essere serviti li si intinge, una volta freddi, nel vincotto di fichi riscaldato, quindi si spolvera la superficie con:
Regione: Sicilia |
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria |
Le "cassatelle", o "cassateddi", sono antichi e tradizionali dolci originali di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i cassateddi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).
Le cassateddi, per quanto è concesso sapere, grazie ad alcuni scritti in cui sono nominate, risalgono al 1700 e venivano servite come delizioso dessert ed era considerato molto raffinato, tanto sulle tavole nobili quanto su quelle alto e medio-borghesi.
Erano tipici del periodo di Carnevale.
Tutt'oggi, sono considerate dolcetti da non far mancare in occasione del "Martedì Grasso".
Sono diffuse in tutta la Sicilia e conosciute in tutt'Italia.
Grazie ad importanti pasticceri siciliani, che sono emigrati in America, sono apprezzate oltreoceano.
Si tratta di ravioli dolci fritti, ripieni di una crema realizzata con:
È un dolce particolarmente ricco e goloso, che solitamente non si consuma come dessert a fine pasto, ma per merenda, accompagnato da vini o spumanti dolci.
Gli ingredienti per l'impasto dei cassateddi sono:
Si devono lavorare tutti gli ingredienti, con le mani, in una terrina, fino ad ottenere una palla di pasta morbida e abbastanza asciutta.
La pasta deve riposare, avvolta in pellicola alimentare, per almeno un'ora.
Ingredienti per la crema di ricotta sono:
Per realizzare la crema, basta semplicemente mescolare il tutto, fino a rendere il composto cremoso e spumoso.
La pasta va tirata con l' apposita macchina o, meglio ancora, a mano col mattarello.
Deve essere molto sottile, al massimo 3 mm.
Quando la pasta sarà stesa bisogna posizionarvi sopra, a debita distanza, delle generose cucchiaiate di crema di ricotta e ritagliare la pasta attorno, realizzando dei ravioli.
I cassateddi vanno chiusi e sigillati, pinzando i bordi con le punte di una forchetta.
A questo punto si friggono in olio bollente, finché non vengono a galla.
REGIONE: Sicilia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pasta fresca
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT |
Le "cavate" sono un tipo di pasta tipico della regione Sicilia, che è inserito nell' elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
È una tipica pasta fresca fatta con:
Le cavate sono:
Produrre questa pasta non è difficile.
Dopo aver setacciato la farina, si aggiunge:
Si continua poi impastando in modo da creare un impasto morbido, liscio ed omogeneo.
Creato l'impasto, questo va lasciato riposare, avvolto nella pellicola, per circa 15 minuti per renderlo più elastico.
Le cavate, essendo una pasta fresca, si prestano bene per una consumazione "sul momento", in modo da conservare tutta la morbidezza ed il sapore iniziale.
Tuttavia possono essere conservati in frigo fino a quattro giorni oppure possono essere congelati.
Questo tipo di pasta fresca si presta bene per tutti i primi che richiedono condimenti rustici, quali: