REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pesce
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La Puglia è terra di grandi tradizioni culinarie che da anni si tramandano da famiglia in famiglia.
E queste tradizioni si sposano perfettamente con i prodotti del luogo, come le famose "anguille di Lesina".
Pesce gustoso:
In questa regione è molto ricercato come prodotto ittico e viene poi portato in tavola nella classica ricetta della "scapece di lesina".
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la scapece di Lesina nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Gli ingredienti necessari per la preparazione delle anguille di Lesina alla scapece sono i seguenti:
Le anguille di Lesina in questa particolare e tipica ricetta devono essere:
Secondo questo procedimento, dopo averle cucinate e tagliate in piccoli pezzi, si possono conservare in contenitori di vetro per poi trovarseli in un secondo momento sempre in dispensa.
Un altro modo di gustare le anguille di Lesina "alla scapece" è di assaporarle insieme ad ortaggi di stagione, per portare in tavola tutta la Puglia nei suoi elementi che la caratterizzano di più.
Frutti della terra e del mare, uniti per dare più sapore al banchetto e per garantire piatti genuini e freschi, tipici di una terra che dedica molto spazio alla produzione locale.
Secondo la tradizione la scapece di lesina è un piatto che risale addirittura ai tempi di Federico II di Svevia, che amava gustare questa ricetta mediterranea e chiedeva spesso ai suoi chef di poterla mangiare nei suoi banchetti.
Se ti trovi dalle parti della Puglia, prova ad assaggiarla e scoprirai perché in tanti la apprezzano sin dai tempi più antichi.
REGIONE: Sicilia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Miele
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Certificazione Prodotto: PAT
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Gli "arancini di riso", in dialetto "arancinu" o "arancina", è una palla di riso fritta, una specialità apprezzata in tutto il mondo!
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito gli arancini di riso nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).
Gli arancini di riso sono uno dei prodotti più tipici della Sicilia:
Un filone di pensiero lo concepisce tondo, un "inno" alle "arance siciliane", a cui somiglia per il colore dorato della frittura.
Un'altra fazione di siciliani lo vuole a cono, che richiami l'Etna, soprattutto quando lo si spezza a metà, caldo di frittura, e ne esce il vapore.
Gli ingredienti per la preparazione di 12 arancini di riso sono:
Gli ingredienti per la preparazione del "ripieno tradizionale al ragù" degli arancini di riso sono:
Gli arancini di riso possono essere tondi o a cono.
Il ripieno è fatto di riso condito e può essere arricchito con vari ingredienti, come:
Nei tipici banchetti siciliani, dove gli arancini vengono venduti come delizioso cibo da passeggio, solitamente si offre al cliente il cartoccio col trittico:
Per cucinare gli arancini di riso bisogna, innanzitutto, preparare un ottimo risotto al dente.
Il riso deve cuocere in molto brodo, in modo da insaporirsi.
Quando è pronto, si formano le "palline" o i "conetti" e si impanano, passandoli prima in una pastella leggera di farina inumidita e poi nel pangrattato o nella farina di mais.
A questo punto vanno fritti in abbondante olio e serviti caldissimi.
Il baccalà alla vicentina: il piatto veneto originario del 1400 che si prepara con stoccafisso e sarde.
Il baccalà alla vicentina è un piatto molto caratteristico della provincia di Vicenza. Tanto amato che esiste persino una Confraternita e un Festival annuale. Va mangiato come vuole la tradizione: accompagnato da polenta al cucchiaio. In alternativa, può essere consumato in una delle sue varianti previste dalla gastronomia regionale.
Il baccalà alla vicentina è un piatto molto semplice, dal sapore inconfondibile. Questo l’ha reso uno dei piatti tipici del veneto conosciuti in tutto il mondo.
A dispetto del nome, la ricetta tradizionale non è preparata con il vero e proprio baccalà, ma con lo stoccafisso. La lunga cottura rende le carni di questo pesce tenere, il latte ingentilisce il gusto.
Esistono numerose varianti del merluzzo alla vicentina. Il punto fermo è l’olio di cottura, che deve essere di qualità e abbondante. Il baccalà, inoltre, non deve mai essere rimescolato durante la sua cottura. Sono questi i capisaldi di una ricetta diffusissima e di indubbia qualità.
La Venerabile Confraternita del bacalà alla vicentina suggerisce una ricetta che è il frutto di studi e comparazioni tra le diverse varianti presenti sul territorio vicentino. Si tratta del risultato delle numerose ricette diffuse nelle trattorie più famose della zona, tra gli anni ‘30 e gli anni ‘50.
Le origini di questo particolare piatto sembra risalgano al lontano 1432, anno del naufragio di una spedizione guidata dal mercante veneziano Pietro Querini. Si racconta che l’equipaggio riuscì a salvarsi, rifugiandosi in un’isola della Norvegia. Accolti dagli abitanti del luogo, i marinai appresero presto i metodi di conservazione del merluzzo: essiccato come l’attuale stoccafisso. Tornando a casa, portarono con loro un po’ di quel pesce che incuriosì i cuochi vicentini. I cuochi si accorsero presto che quel pesce conservato in quel modo particolare poteva essere un’ottima alternativa al pesce fresco. Così, iniziarono a sperimentare dei modi per adattare quel nuovo alimento. Uno di questi fu proprio il baccalà alla vicentina.
Ecco quali sono gli ingredienti per preparare il baccalà alla vicentina per 12 persone, secondo la Venerabile confraternita:
Il baccalà alla vicentina può essere conservato in frigorifero, ben coperto, anche per 1 o 2 giorni.
In generale, la cottura tradizionale è eseguita sui fornelli. In alternativa, il baccalà può essere cotto al forno, in un tegame di terracotta. Infine, per ottenere una sensazione più fresca al palato, potete aggiungere il prezzemolo tritato all’ultimo.
La ricetta del baccalà e patate fa parte dei piatti tipici del Molise. Conosciuto anche come baccalà arracanato, questo piatto è diffuso, con le sue varianti, in tutto il Centro Sud. Una sfiziosa panatura rende questo pesce croccante e piacevole al palato.
Si tratta di un piatto ricco e molto gustoso. Può essere consumato come piatto unico, in inverno, ma anche durante la primavera. In Molise esistono diverse varianti su come cucinare il baccalà. Una di queste prevede la cottura alla brace e un condimento molto semplice, fatto solo di olio e prezzemolo. Ma vediamo come cucinare il baccalà con le patate, secondo la tradizione molisana.
Il baccalà è un ingrediente molto utilizzato nella cucina Molisana. Le ricette con baccalà sono infatti molto diffuse. Anticamente, la sua versione con le patate veniva preparata nel giorno della vigilia di Natale.
Si tratta di un piatto tipico servito nei giorni di magro, quando cioè la tradizione vuole che non si consumi la carne a tavola.
Inizialmente, questo piatto veniva cotto nel camino, completamente ricoperto dalla cenere e da qualche brace non viva.
In alcune zone del Molise viene preparato anche per la festa di San Giuseppe.
Sin dai tempi antichi, il baccalà è stato visto come un alimento energizzante e un alleato per favorire il tono muscolare. Ricco di proprietà nutritive, il merluzzo sotto sale è una valida risorsa di proteine: 100 grammi di questo pesce contengono 39 grammi di proteine. Un ottimo sostituto anche alla carne.
Il baccalà è inoltre povero di grassi, qualità che lo rende un ottimo alimento da inserire anche nelle diete.
Al suo interno è presente la lisina, un amminoacido essenziale che il corpo non sintetizza da solo. Sono presenti anche calcio, omega3 e vitamina A. Gli Omega3, in particolare, hanno un effetto benefico sulla circolazione e sul contrastare l’accumulo di trigliceridi e colesterolo cattivo.
Il contenuto di fosforo del baccalà, invece, incide sulla memoria e sulla concentrazione, ritardando gli effetti delle malattie neurogenerative che subentrano in tarda età.
La vitamina A, infine, aiuta le difese immunitarie nella loro risposta contro gli agenti esterni, i malanni stagionali e l’azione dei radicali liberi.
Un alimento completo, tradizionale e utile all’organismo.
Vediamo di seguito gli ingredienti che serviranno per realizzare il nostro baccalà con le patate, uno dei piatti più apprezzati tra le ricette molisane.
Il consiglio in più potrebbe essere quello di aggiungere alla ricetta tradizionale anche capperi e olive. Dipende molto dai gusti personali.
Il baccalà da utilizzare deve essere stato già tenuto in ammollo e aver perso il sale in eccesso che è proprio della sua conservazione.
State attenti a non esagerare col sale, tenendo in considerazione che il baccalà è già saporito di suo. Nel frattempo, preparate le patate.
Servite caldo.
"Baccalà e peperoni" è uno dei principali piatti tipici della cucina tradizionale lucana e in generale del sud d'Italia.
È una ricetta estiva facile da preparare, gustosa al palato, e che regala alla tavola quella deliziosa nota vivace e colorata, che i diversi tipi di peperoni donano alla pietanza.
Tante sono le ricette con baccalà e tante quelle con i peperoni.
In Basilicata hanno pensato bene di metterle insieme in un unico piatto!
Baccalà e peperoni si uniscono per dar vita a un secondo piatto di mare estivo, sostanzioso abbastanza da essere servito come piatto unico.
Anche se il pesce in genere non ti fa impazzire, il sapore succulento dei peperoni lo rende irresistibile.
Un piatto tipico della cucina lucana che non può mancare nella tua lista dei preferiti delle ricette tipiche italiane.
Vediamo insieme come realizzarlo.
Il baccalà è un pesce magro utilizzato in molte ricette regionali italiane.
Inoltre è un valido alleato se volete perdere i chili di troppo e tornare in forma, non solo per il suo basso apporto calorico, ma anche per la sua azione drenante.
Insomma, il baccalà è un alimento insostituibile per chiunque desideri mangiar sano senza rinunciare al gusto.
Prima di utilizzare il baccalà, è necessario:
metterlo in ammollo tagliato in pezzi, per almeno 12 ore, cambiando spesso l'acqua.
Poi, sciacquatelo sotto l'acqua corrente e tagliatelo in pezzi più piccoli.
Il peperone è da sempre l'ortaggio principe dell'estate.
Il peperone ha:
Il peperone aiuta a:
Per godere a pieno di tutte le sue proprietà nutritive, l'ideale è mangiarlo crudo!
Come cucinare i peperoni?
Se i peperoni risultano indigesti, un trucco utilizzato dalle nostre nonne è quello di:
Se non fosse sufficiente, allora provate ad arrostirli in forno e spellarli.
Per cucinare il baccalà e peperoni per 4 persone vi occorrono:
Per realizzare baccalà e peperoni occorrono pochi e semplici passaggi:
Nel frattempo, affettate i peperoni e poi uniteli in padella, con un cucchiaio di aceto di mele.
Mescolate il tutto e aggiustate di sapore con sale, pepe e paprica.
Aggiungete il prezzemolo fresco tritato e le olive.
A questo punto, con un mestolo dovrete:
Baccalà e peperoni è una delle ricette lucane più facili da preparare.
Anche i meno esperti ai fornelli sapranno realizzare un piatto della cucina regionale italiana gustoso e bello da portare in tavola.
REGIONE: Sicilia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Gastronomia
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I "badduzzi di risu", nome del dialetto che significa "palline di riso", è un piatto tipico della tradizione siciliana, diffuso in tutta la regione e in particolare nei territori di Enna e Caltanissetta.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i badduzzi di risu nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).
La storia di questa pietanza ha radici antichissime.
È molto probabile, infatti, che la sua comparsa nella tradizione culinaria dell'isola sia dovuta agli Arabi, in quanto la cultura del riso è stato importata in Sicilia proprio durante la loro dominazione.
I badduzzi di risu presentano una preparazione particolare e ricca di ingredienti, ma che risulta abbastanza semplice.
Si inizia in questo modo:
Quindi si friggono nell'olio fino ad avere una doratura omogenea.
Gli ingredienti necessari per la preparazione dei badduzzi di risu sono:
Secondo la ricetta originale, queste particolari polpette vanno:
Non mancano comunque le "varianti" della ricetta tradizionale, le quali interessano soprattutto il:
Questo piatto veniva preparato specialmente nel periodo invernale e servito come primo o come pasto completo, vista la sua consistenza.
In alcune zone dell'isola i badduzzi di risu vengono serviti senza l'accompagnamento del brodo e usati in questo caso come antipasti.