REGIONE: Calabria |
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi |
Nella regione delle colline catanesi, e in particolare nel comune di Marcellinara, viene tramandata ancora oggi la tradizione degli "animaletti di provola" modellati a mano per adornare le tavole nei giorni di festa.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito gli animaletti di provola nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).
Si tratta di un formaggio a pasta filata, prodotto con "latte vaccino crudo", al quale viene data la forma di:
Gli ingredienti necessari per la preparazione degli animaletti di provola sono:
Per la lavorazione degli animaletti di provola, il latte viene portato alla temperatura di 50/60 gradi, poi raffreddato aggiungendone di freddo.
Viene unito il "caglio" e si aspetta che la pasta maturi.
Appena pronta, questa viene filata e lavorata a mano per darle la forma desiderata.
I piccoli capolavori così ottenuti vengono fatti raffreddare in acqua fredda, e messi in salamoia.
Infine vengono appesi e lasciati asciugare.
Una volta finito, gli animaletti di provola si presentano con:
Tradizionalmente usati per "abbellire" le tavole nei giorni di festa, vengono poi mangiati da soli o in abbinamento con miele o confettura di mandarino e un buon bicchiere di vino rosso di media struttura.
Regione: Sardegna |
Tipologia di prodotti: Formaggi |
Latticino derivante dalle tradizionali attività agricolo-pastorali dell'isola, la "ricotta di pecora" altrimenti detta anche "arrescottu spongiau" è uno dei prodotti tipici sardi più genuini e più apprezzati dagli amanti del formaggio fresco e delle produzioni casearie.
L'arrescottu spongiau è stata anche inserita nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT), dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Lavorata secondo antiche tecniche tramandate di generazione in generazione giunge nelle nostre tavole con tutta la freschezza che la caratterizza.
Si tratta di una pregiata ricotta:
Esiste però anche la versione stagionata che tende ad assumere un colore giallo paglierino.
L'arrescòttu spongiàu viene prodotta da oltre un secolo, come testimoniato con orgoglio dalla gente del luogo.
La sua lavorazione si concentra in particolare nell'area del Basso Sulcis comprendente i comuni di:
Tuttavia, i caseifici abbondano in tutto il territorio regionale, dove arrescottu spongiau occupa da sempre un posto di rilievo.
Non potrebbe essere diversamente, dal momento che la ricotta è l'ingrediente per eccellenza di molte rinomate preparazioni della cucina sarda, sia dolce che salata.
Gli ingredienti primari per la preparazione dell'arrescottu spongiau sono:
Prova a realizzare dei "ravioloni" con un morbido ripieno di questa ricotta aromatizzata con delle foglioline di mentuccia fresca;
Si tratta di "paste tipiche della tradizione dolciaria sarda", preparate con:
REGIONE: Sardegna
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT |
"L'axridda" è un formaggio tipico della Sardegna che viene prodotto secondo una tecnica molto particolare e di origine antica, di cui si trova testimonianza anche in "Plinio il Vecchio".
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'axridda nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).
Axridda in sardo significa proprio "argilla" e il "Su casu cun s'axridda", così è chiamato nel dialetto locale, nasce nel territorio di Escalaplano, nella zona pastorale del Gerrei in provincia di Cagliari , dove questa tradizionale tecnica di lavorazione viene tramandata di generazione in generazione e sopravvive ormai solo presso pochi produttori locali.
Gli ingredienti necessari per la preparazione dell'axridda sono:
L’argilla è un "isolante naturale" che viene estratto da una cava locale, protegge il formaggio dall'aumento della temperatura esterna ed è in grado di mantenere un grado ottimale di umidità al suo interno.
Inoltre, difende da eventuali parassiti e consente di raggiungere stagionature anche superiori ai 12 mesi.
Grazie a questa particolare lavorazione l'axridda si presenta:
Si avverte infatti un forte sentore di pecora, ma arricchito da erbe, fieno e frutta secca, pur essendo un formaggio a pasta dura o semidura e stagionato, sembra sciogliersi in bocca in un'esplosione di sapore.
Va abbinato ad un buon rosso corposo o anche un passito!
Regione: Sicilia |
Tipologia di prodotto: Formaggi |
Il "belicino" è un formaggio e prodotto tipico della Sicilia.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il belicino nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).
Viene prodotto con:
All'aspetto è:
Il colore è bianco, dovuto anche all'assenza di stagionatura, infatti il belicino, subito dopo la salatura, può essere già consumato.
È un formaggio dal sapore e aroma delicato proprio per l'assenza di stagionatura, e quindi predilige i vini bianchi.
Gli ingredienti necessari per pa preparazione del belicino sono:
Dalla forma cilindrica, con facce piane e scalzo leggermente convesso, il belicino si produce a partire dal:
Successivamente la cagliata viene:
Alla pasta poi vengono aggiunte:
e poi viene riposta in fuscelle di giunco.
In seguito, le forme vengono immerse nel prodotto residuo della ricotta per 4 ore e successivamente salate in salamoia.
Il formaggio può essere consumato:
Questo formaggio ha una storia "abbastanza recente", infatti viene prodotto a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale nella provincia di Trapani, precisamente nei comuni di:
REGIONE: Sardegna
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi
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Il "Bonassai" è un tipico prodotto caseario sardo, ottenuto dal latte ovino.
Il Bonassai esiste dal 1966, quindi è un prodotto di nascita recente.
Si inserisce nella categoria dei "pecorini", in quanto è un formaggio ottenuto dalla lavorazione del latte di pecora.
È un formaggio:
Non è adatto per essere grattugiato né per condire la pasta ma si consuma a fette, da solo o col pane.
Può essere servito con:
la sua pasta morbida, infatti, si amalgama piacevolmente con la consistenza della confettura.
Gli ingredienti necessari per la preparazione del Bonassai sono:
Il pecorino Bonassai è un formaggio:
In fase di stagionatura, che dura poco più di due settimane per evitare che si indurisca troppo, viene ricoperto da amido di mais, per mantenerlo umido e addolcirne il gusto.
Una sua particolarità è che può essere congelato.
Il Bonassai è un cosiddetto formaggio da tavola, da consumare a fette o spalmato sul pane, anche pane carasau.
Si può:
Il Bonassai è un pecorino dolce, dal sapore poco incisivo ma delicato e piacevole.
Si abbina a vini bianchi leggermente mossi, non esageratamente alcolici.
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi
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CERTIFICAZIONE PRODOTTO: IGP |
La "burrata", originaria di Andria, è un formaggio fresco pugliese dal gusto avvolgente e dal cuore morbido.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la burrata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Divenuta ormai simbolo della gastronomia pugliese, la burrata ha ottenuto il riconoscimento IGP.
Gli ingredienti necessari per la preparazione della burrata sono:
Il latte utilizzato per la produzione della burrata puglise è rigorosamente di "vaccino".
La forma di questo formaggio è:
Il composto così ottenuto è chiamato "stracciatella".
Dopo averla composta, la burrata è chiusa e sigillata grazie ad un tuffo in acqua bollente subito seguito da un altro tuffo in acqua ghiacciata.
La nascita della burrata si collega ad una storia particolare.
Sembra che un certo Signor Bianchino Lorenzo, proprietario di una masseria agli inizi del '900, si sia trovato in difficoltà nel portare il latte prodotto dalle sue mucche in città a causa di un forte freddo che aveva portato con sé una nevicata abbondante.
Per non perdere il latte decise di improvvisare una produzione casearia seguendo i principi della mantéche, un involucro di pasta filata utilizzato al tempo per la conservazione del burro.
Così mescolò insieme dei ritagli di pasta filata con il latte e la crema da esso derivata per poi avvolgere il tutto in altra pasta filata.
Fu così che, dall'originale intento di trasformare il latte per non perderlo, il Signor Bianchino inventò il prodotto destinato ad avere così tanto successo in Puglia, in Italia e nel mondo.